WHAT IF SEVERUS PITON

Prologo

SEVERUS'S POV
"Nagini uccidi!"
Gli occhi vitrei di quel maledetto serpente, il suo muso che si scaglia contro di me ed infine i suoi denti che affondano ripetutamente sul mio collo.
Il sangue inizia a uscire inarrestabile.
È finita; sto morendo senza essere riuscito a portare a termine il mio compito. Perdonami Silente.
Improvvisamente sento una mano calda premermi sul morso più doloroso.
Gli occhi di Lily mi stanno guardando... o meglio, Potter mi sta guardando. È la mia ultima occasione. Faccio uscire i miei pensieri e lui prontamente li raccoglie in una fiala. Menomale che è diventato un po' più perspicace negli ultimi tempi.
"Portali al pensatoio"
"Sì, signore"
"Guar... da... mi"
Gli stessi occhi della donna che ho amato per tutta la vita ora mi accompagnano verso la fine.

Mi sento leggero, pensavo che morire fosse più straziante se devo essere sincero. Certo, nella mia vita ho provato e provocato tanto dolore. Dovevo aspettarmelo che, in confronto, questo sarebbe stato una passeggiata.
Chissà se incontrerò, anche solo per un attimo il mio unico amico, l'unica persona che mi è stata vicino e che mi ha aiutato durante questi 38 anni: Albus. Se sarò fortunato magari riuscirò ad intravedere anche la mia amata Lily; certamente sarà abbracciata a quel maiale di Potter ma poco importa, mi basta solo rivederla per un istante. Vorrei scorgere un suo piccolo sorriso.
Ma chi voglio prendere in giro. Non rivedrò mai nessuno di loro. Ho fatto cose terribili nella mia vita e sicuramente non sarò destinato a stare nello stesso posto.

Apro gli occhi e non riesco a vedere niente. Però percepisco un forte odore di sangue e fango.
Non pretendevo di finire proprio in paradiso tra rose e tulipani ma neanche in un posto così puzzolente. Per di più dovrò passarci il resto della mia vita... osp, morte.
Piano piano inizio a distinguere qualche contorno. Vedo dei mobili, dei bauli e delle tende... ma dove diavolo... LA STAMBERGA STRILLANTE!
Com'è possibile? Allora non sono morto? Cerco di raccogliere tutte le forze che ho e mi smaterializzo. Devo arrivare al castello di Hogwarts, le urla che si sentono fin dentro questa stanza mi fanno capire che la guerra è ancora in corso e io devo andare a combattere.
Crac.
Un dolore lancinante mi trafigge tutto il corpo e sento il sangue scorrere copiosamente dalla mia spalla sinistra.
Mi sono spaccato.
Non ci posso credere, io, Severus Piton, non sono riuscito smaterializzarmi completamente. Ma dove sono finito? L'unico rumore che sento è quello della pioggia che cade. Sono zuppo. Ho freddo. Sento che sto per svenire. Dove sono? Dove diavolo sono? Ormai ha poca importanza. Questa volta sto morendo veramente.

HERMIONE'S POV
"Vulnera Sanentur... Vulnera Sanentur... Vulnera Sanentur" andiamo, andiamo professor Piton! Non può morire davanti ai miei occhi. ANDIAMO!
"Vulnera Sanentu... Vulnera Sanentur..."
"Hermione, ormai è tardi. Non possiamo fare più niente" sento Ron che mi urla queste parole mentre mi tira per il braccio portandomi nel passaggio per tornare a Hogwarts.
Getto un'ultima occhiata a Piton. I suoi occhi ormai senza più espressione sono fissi alla parete di fronte. Non voglio crederci, non sono riuscita a salvarlo.
"Hermione, muoviti!" ancora Ron che mi vuole trascinare via da lì.
Mi libero dalla sua stretta e corro verso il professore. Mi inginocchio accanto a lui e con le lacrime agli occhi gli abbasso le palpebre. Ora sembra che stia dormendo.
Addio Severus.
Mi sto per chinare sul suo viso quando vedo un Dissennatore venire verso di me.
"Ora basta! Vieni via!".
Harry mi scaraventa di peso dentro al passaggio, chiudendolo alle sue spalle.

È finita. È finita davvero questa volta. Il cadavere di Voldemort giace in un'aula vuota. Stiamo aspettando che Kingsley lo venga a prendere e lo distrugga una volta per tutte.
Sono felice che questo inferno sia terminato ma non riesco a smettere di piangere. Non riesco a togliermi dalla mente il corpo di Severus, abbandonato alla Stamberga.
"Hermione non potevi fare più niente per lui. È morto" le parole di Harry mi trafiggono come un pugnale.
È morto. Il professor Piton è morto e io, la studentessa più brillante del mio anno, non sono riuscita a fare niente.