Capitolo 17

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SEVERUS’S POV
“Dove hai lasciato la tua bella Hermione?”
Ci mancava solo lui questa mattina.
“Stava dormendo Lucius, io avevo bisogno di stare un po’ da solo”
“Come mai? È successo qualcosa?”
“Niente di che”
“Sicuro? L’ho sentita urlare ieri sera e non erano urla di piacere. Oh andiamo Severus, lo sai che mi puoi raccontare tutto”. Si gira di spalle e mormora qualcosa che non riesco a sentire.
“Non penso sia il caso. Ci conosciamo da meno di un mese”
“Già, hai ragione però… mi stai simpatico. Quindi se per caso ti servisse qualcosa chiedi pure”, sento una lieve nota di amarezza nella sua voce.
Si siede su uno delle sdraio rimaste sulla spiaggia da ieri. Proverò a mettere da parte un po’ di astio. Certamente non mi piace che si avvicini  ad Hermione però ci ha pur sempre ospitato a casa sua.
“Ieri sera abbiamo litigato” gli dico sedendomi sulla sdraio di fronte alla sua.
“Oh  benvenuto nel club Piton. Scoprirai che è meglio non contraddirle mai almeno che tu non sappia di avere davvero ragione e, credimi, anche in quel caso è difficile tenerle buone”
“È bella tosta Gaia, eh?” gli chiedo con una leggera risata.
“Davvero tanto. Non avrei mai pensato che sarebbe riuscita a rimettermi in riga. Diciamo che quando ero sposato con Narcissa non ero un santo. Che sia chiaro, non lo sono neanche adesso però sono decisamente più tranquillo. Se solo sapessi com’ero prima, rimarresti sconvolto nel vedermi adesso”
“Mi sarebbe piaciuto conoscerti prima”, solleva un angolo della bocca in un sorriso triste “anche se ora non godi della mia piena simpatia. Stai un po’ troppo attaccato ad Hermione e la cosa mi infastidisce, non poco”
“Geloso Sev?” un’altra fitta alla testa. Io e Lucius siamo seduti su due poltrone nere, in quello che sembra un ufficio o un aula. Lungo le pareti ci sono delle mensole con sopra vasetti, boccette e fiale. 'Geloso Sev?' mi chiede ed io per tutta risposta lo colpisco con il libro che ho in mano.
“Come hai detto, Lucius?”
“Ho chiesto se sei geloso”
“No che non lo sono!”
“Piton dimmi che ti succede. Hai avuto la stessa espressione vuota che avevi ieri mentre bevevi il whisky”
“Non lo so cosa mi sta succedendo. Ieri sera ho avuto come delle visioni. E la stessa cosa è successa adesso”
“Che genere di visioni, se posso sapere?”
“Beh… ieri mi sono visto mentre facevo sesso con delle donne. Non chiedermi chi fossero perché non le vedevo in faccia. In una eravamo insieme e una donna era inginocchiata a terra nuda. Tu mi hai detto di non stancartela troppo. In quella che ho appena avuto io e te eravamo seduti in una stanza buia e tetra. Alle pareti c’erano boccette e vasetti”
“Interessante…”
“Cosa ci sarebbe di tanto interessante”
“Non avevo mai sentito nessuno a cui il whisky facesse quest’effetto"
“Neache io, se devo essere sincero”
“È per questo che avete litigato tu ed Hermione? Gli hai detto quello che hai visto ieri sera?”
“Sì, ma in realtà penso che si sia arrabbiata davvero quando mi ha chiesto se mi era piaciuto fare sesso con quelle donne e io ho annuito”
“Non puoi essere così idiota!” esclama passandosi una mano sul viso.
“Mi ha preso alla sprovvista e poi avrei dovuto dirle di no? Sarei stato credibile secondo te?”
“In effetti… comunque ti conviene andare da lei e chiederle scusa. Sai non vorrei che anche stasera le grida di piacere di Gaia venissero sovrastate da quelle incazzate di Hermione”.
“Mi sa che ti dovrai impegnare un po’ di più Malfoy perché ieri non si sentiva alcun rumore dalla vostra stanza” mi alzo dal lettino e lo lascio lì con un sorriso quasi soddisfatto, oserei dire.

La sto cercando da mezz’ora. Ho controllato tutte le stanze della casa e di Hermione nemmeno l’ombra.
Mi sporgo dalla terrazza all’ultimo piano ed eccola che la vedo nel giardino sul retro, poggiata ad un albero.
La raggiungo senza farmi sentire. Arrivato alle sue spalle le cingo la vita facendola urlare dallo spavento.
“Sei un cretino Severus” mi dice divincolandosi dalla mia presa. La lascio e mi metto seduto accanto a lei.
“Sei ancora arrabbiata?”
“Certo” risponde con un gridolino e girando il viso dalla parte opposta a dove mi trovo io.
“Ma Hermione, sul serio? Ma cosa avrei dovuto risponderti scusa? Che mi aveva fatto schifo? È sesso, il sesso è sinonimo di piacere… soprattutto con me...”, le faccio l'occhiolino. Mi arriva un pugno sul braccio.
“Stavo scherzando! Comunque non mi pare che tu fossi vergine la prima volta che l’abbiamo fatto”
“Quindi?”
“Quindi… se io ti chiedessi se il sesso che hai fatto prima di me ti è piaciuto, cosa mi risponderesti?”
Mi guarda negli occhi con le guance rosse e le labbra socchiuse.
“Colpita e affondata”. Le do un bacio sulla fronte e mi alzo rientrando in casa.

WHAT IF SEVERUS PITONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora