Capitolo 2

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SEVERUS'S POV
Sono ancora fermo nella stessa posizione in cui quella ragazza mi ha lasciato. Con la mano sospesa, come se reggesse ancora il libro che, invece, mi ha strappato per andarsene in fretta e furia. Chissà dove doveva andare così trafelata.
Sarà meglio che rientri anche io, soprattutto perché devo immediatamente smacchiare questa camicia. È una delle mie preferite, speriamo che torni come nuova una volta lavata.
Chiudo la porta, mi levo la camicia e dopo averla smacchiata un po’ a mano la butto in lavatrice con il resto della biancheria sporca.
Metto un po’ di musica, vada per Frank Sinatra.
Mi siedo di nuovo sul divano, dopo essermi messo i pantaloni del pigiama. Un altro goccio di vino rosso e chiudo gli occhi lasciandomi cullare dalla musica.
Strangers in the night exchanging glances
[...]
Something in your eyes was so inviting
Something in your smile was so exciting
Something in my heart told me I must have you
Gli occhi di quella ragazza non fanno che tornarmi in mente. Quel color ambra fisso nei miei.
Chissà per quale motivo mi stava guardando così, forse l’ho spaventata senza rendermene conto? Spero proprio di no, era l’ultima delle mie intenzioni.

HERMIONE'S POV
Arrivo a casa con il fiatone. Gli ultimi metri li ho fatti correndo come una pazza. Devo isolarmi dal mondo esterno. Devo sfogarmi dopo quello che è successo. Chiudo la porta a chiave, mi siedo a terra e inizio a piangere. Era proprio lui davanti a me, Severus Piton in carne ed ossa. Ma era così diverso. Così… tranquillo, rilassato.
E perché non mi ha riconosciuta? Davvero non mi ha riconosciuta o ha fatto solo finta? No, non può essere che abbia fatto finta. Ci sarebbe stato un attimo di esitazione nel suo sguardo, nella sua voce; e invece nulla. Un’indifferenza totale.
Ma dov’è stato tutto questo tempo? Ha vissuto sempre qui? E noi che pensavamo l’avessero catturato i Dissennatori e lo avessero portato ad Azkaban. O lo avessero abbandonato in qualche posto irraggiungibile.
E invece è qui. Vivo. Sereno. Tranquillo. Gentile. Ma era davvero lui? Adesso i dubbi mi attanagliano. Forse me lo sono immaginata. Deve essere una conseguenza degli incubi che mi stanno torturando ultimamente.
Sì, ne sono certa deve essere così. Sono parole vuote, non riesco a convincermi che non fosse lui.
Mi calmo e vado in cucina preparare il the. Manca qualcosa… ma certo! Un po’ di musica.
Vediamo… Frank Sinatra, decisamente.
Strangers in the night exchanging glances
[...]
Something in your eyes was so inviting
Something in your smile was so exciting
Già. ‘Estranei nella notte’.  È proprio così che lui mi vedeva. Come un’estranea.
Vado a letto e cerco di riposare. Domattina il lavoro mi aspetta.
Chiudo gli occhi ma riesco a pensare solo ai suoi neri pece, che mi guardavano con un’aria stranita.
Severus sei vivo.
E così mi lascio cadere tra le braccia di Morfeo. È la prima notte che riesco a dormire tranquilla, coccolata da quegli occhi neri.

SEVERUS'S POV
Anche oggi c’è il sole. Una meravigliosa giornata che non ho intenzione di passare dentro casa.
Vado a fare colazione nel mio solito bar e sbrigo le ultime commissioni.
Mi ritrovo a camminare in mezzo ad Hyde Park. Vedo un uomo che sta passeggiando mentre legge un libro. Caspita devo proprio andare a comprarne qualcuno anche io. Quelli che ho in casa li ho terminati tutti e poi è da un po’ di tempo che non mi ritaglio qualche momento per leggere.
Esco dal parco e vado in cerca di una libreria.
Sono troppo distante da quella in cui vado di solito perciò opto per entrare nella prima trovo.
Eccola lì, dopo neanche cinque minuti. Sembrerebbe una piccola libreria vista da fuori. Una grande vetrata circondata da una cornice in legno, con ogni sorta di libro in esposizione. È proprio quello che fa al caso mio.
Entro ed il profumo che invade le mie narici è qualcosa di meraviglioso: carta e inchiostro.
Inizio a girare per gli scaffali e dopo poco mi accorgo di avere già cinque libri in mano.
“Ce la fa a tenerli tutti oppure preferisce una borsetta, caro?”.
Mi volto e una signora, presumo sia la proprietaria della libreria, mi sta osservando con un sorriso cordiale.
“Grazie, mi farebbe molto comodo in effetti”.
Mi porge una borsetta di stoffa in cui infilo i libri.
“Vedo che ti piace leggere”
“Sì molto. Faccio dei viaggi fantastici che nella realtà non sarebbero possibili”
“Come ti capisco, io è tutta la vita che viaggio tra le pagine.  E ogni volta non finisco mai di scoprire cose nuove”.
Rimaniamo a parlare per un tempo indefinito, secondi,minuti, ore… non lo so.
Ci accomodiamo su due poltroncine e ci beviamo un buon caffè mentre continua a raccontarmi di come sia stato difficile aprire questa libreria per lei. Ma con molti sforzi, e con ancora più forza di volontà, è riuscita a realizzare il suo sogno.
“Rosa sono tornata, scusami ma c’era un sacco di fila dal panettiere”.
Quella voce.
Mi giro ed ecco entrare la ragazza di ieri sera, con in mano due grossi sacchi di pane, che sorride a Rosa.
“Hermione ben tornata. Vieni, ti voglio presentare questo gentilissimo ragazzo. Si chiama Severus”

WHAT IF SEVERUS PITONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora