Capitolo 22

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HERMIONE’S POV
Vengo svegliata da un raggio di sole che entra dalle tende.
Lui è accanto a me, il suo braccio è stretto attorno alla mia vita. Mi godo quel contatto che tanto mi è mancato il giorno prima. Non che prima stessimo sempre abbracciati però sapere di non poter avvicinarmi a lui quando voglio è snervante.
Continuo a guardare il suo petto muoversi seguendo il respiro regolare. Gli sposto, dietro l’orecchio, una ciocca di capelli che ha davanti agli occhi e poggio le mie labbra sulle sue.
Le sento tirarsi sotto questo tocco; mi ritiro spaventata. Non avrei dovuto farlo. Chissà con quale personalità ho a che fare stamattina, sono stata davvero idiota.
“Buongiorno Hermione” mi dice avvicinandomi a sé.
Mi lascio stringere dalle sue braccia e lo bacio di nuovo. Devo approfittare di questi momenti.
“Buongiorno Sev, dormito bene?”
“Insomma, è stata una notte un po’ movimentata. Non sono per nulla rilassato”.
Mi metto a cavalcioni sopra di lui sorridendogli maliziosamente.
“Ci penso io a rilassarti, se vuoi”
“Mmm, mi sembra un’ottima idea”.
Poso le mie labbra sul suo collo iniziando a baciarlo e mordicchiarlo. Soddisfatta del succhiotto che gli ho lasciato, scendo sul suo petto. Le mie mani sono sull’elastico dei pantaloni, pronte per farlo scendere.
Severus, con un rapido movimento, ribalta la situazione. Ora il suo corpo sovrasta il mio.
Mi solleva la maglietta ed inizia a torturarmi il seno con la sua lingua. Con la mano destra mi accarezza la coscia per poi abbassarmi i pantaloncini. Io accarezzo ogni centimetro del suo corpo, voglio sentire i suoi muscoli contrarsi sotto il mio tocco. Ci guardiamo negli occhi, in quelli di entrambi ci si può leggere un enorme desiderio.
A quanto pare di enorme non c’è solo quello. Severus sta premendo la sua erezione sulla mia intimità ancora coperta dalla biancheria.
Apro la bocca ma non riesco a dire niente, escono solo gemiti di puro piacere.
“S-Sev-Severus mi stai torturando così” gli sussurro sentendo che continua a far strusciare le nostre intimità.
“Cosa vorresti?” mi chiede in tono malizioso, ma la sua voce tradisce una grande eccitazione.
“Voglio sentirti mio” gli rispondo abbassando le mutande di entrambi.
“Sei impaziente vedo”. Si appoggia alla mia entrata e inizia a spingere lentamente.
“Ragazzi è pronta la colazione! Muovetevi che poi abbiamo da fare! Tra cinque minuti dovete essere giù!”. La voce di Lucius, insieme al suono del bastone che bussa sul legno, arriva dall’esterno della nostra porta.
Ci blocchiamo immediatamente.
“Questa volta lo ammazzo davvero! È LA SECONDA VOLTA, DANNAZIONE!” dice esasperato Severus lanciando il cuscino contro la porta.
Sospiro rassegnata.
Dopo pochi minuti scendiamo in cucina.
“Nervoso oggi?”
“Non dire mezza parola Malfoy!”
“Che hai?”
“Tesoro” dice Gaia poggiandogli una mano sulla spalla e indicando me con ancora le guance arrossate “penso tu li abbia interrotti”
“Ops” esclama alzando entrambe le sopracciglia con fare colpevole.
Nel ringhio di risposta di Severus posso sentire tutte le maledizioni che non gli ha detto. Afferra una tazza di caffè e si appoggia al tavolo, guardando torvo il padrone di casa.
“Vi rifarete forza! Oggi abbiamo da fare”
“Cosa dobbiamo fare?” domando preoccupata. Non ho una bella sensazione.
"Minerva ti vuole parlare Hermione". Quando avrai finito di fare colazione raggiungimi in ufficio.
Terminata la colazione faccio come Malfoy mi ha detto. Non appena mi chiudo la porta alle spalle insonorizza la stanza.
"Avrai capito che Minerva non centra nulla"
"Sì, l'ho intuito"
"Non ci resta che capire come comportarci. È vero che dobbiamo assecondarlo però dobbiamo anche trovare il modo per farlo tornare il vecchio Severus Piton"
"Hai qualche idea?"
"Mi pare di no, altrimenti non ti avrei chiamato, ragazzina" esclama alzando gli occhi al cielo. Ora capisco perché lui e Severus sono tanto amici.
"Potremmo iniziare a dirgli che è un mago, no?"
"Ovvio che no. Non possiamo essere così espliciti. Dobbiamo concentrarci su qualcosa che lo potrebbe riguardare sia da mago che da babbano. Non devi dimenticare che quando non ricorda di essere un professore di Hogwarts è come se davanti a noi ci fosse una normale persona, un babbano per l'appunto"
"Già, hai ragione. Me l'ero quasi scordata. Allora, cosa possiamo fare?"
"Un'idea ce l'avrei però non è per nulla semplice. Soprattutto con Piton"
"Cioè?"
"Dovresti andare a letto con lui"
"Nel caso te lo fossi dimenticato, lo sto già facendo. Ci hai anche interrotti un paio di volte"
"Devi farlo quando è 'il professor Piton' e non 'Severus'"
"Cosa? Tu sei impazzito. È impossibile. Lui mi vede come la sua ex studentessa e l'insopportabile so-tutto-io"
"È l'unica cosa che può accomunare entrambe le sue personalità. Se lo conosco bene sicuramente inizierà a provocarti. Lui ama provocare le persone fino allo sfinimento. Tu dovrai approfittare di questo"
"Lo ha già fatto ieri sera. Mi ha provocata per un po' dicendomi anche che essendo un mio ex professore non ci sarebbe nulla di male se finissimo insieme. Stava scherzando, gliel'ho letto negli occhi".
Sorride, sentendo che il suo amico non è cambiato nemmeno di una virgola.
" Severus è pur sempre un uomo e tu sei una bella ragazza, se giochi bene le tue carte otterrai ciò che vuoi. Devi fargli capire che gli anni di Hogwarts ormai non contano niente. Ora siete Severus ed Hermione, basta"
"Così mi sembra di prenderlo in giro"
"Hermione, ascoltami bene. Severus è innamorato di te solo che quando è Piton non lo sa. Tu dovrai semplicemente fargli provare lo stesso sentimento in entrambe le occasioni. Per quanto possa sembrare diverso, ricorda che è pur sempre la stessa persona. Devi essere te stessa, nulla di più, nulla di meno. È così che lo hai fatto innamorare la prima volta ed è in questo modo che accadrà di nuovo".
Sospiro chiudendo gli occhi. Sembra così semplice a dirsi. Non voglio rinunciare a lui, lo amo. Ed anche lui mi ama, almeno credo. Non me l'ha mai detto in effetti. E se non mi amasse? Se il sentimento che prova per me non è forte come crede Malfoy?
"Certo che ti ama, non avere dubbi"
"Lucius! Non leggermi la mente". Esco dal suo ufficio sbattendo la porta.

SEVERUS'S POV
"Severus Piton finiscila!" urla Gaia uscendo dalla porta della villa e venendo verso di me.
Sono trascorse un paio di settimane da quando Lucius mi ha spiegato che ho una doppia personalità. Ogni giorno sono sempre più nervoso perché non riesco a trovare il modo per tornare me stesso.
Ormai ho capito che quando sono in una delle due fasi, non ricordo cosa ho fatto nell'altra. Stiamo cercando  tutti di trovare il modo per risolvere questo problema. A quanto ho capito poi dovremmo affrontare altre cose ben più preoccupanti ma, finché io sarò così, non si può far niente.
"Gaia lasciami in pace"
"Non se ne parla! Devi smetterla! Ti stai distruggendo" mi dice, indicando le nocche insanguinate delle mie mani.
"Devo scaricare lo stress in qualche modo"
"E ti sembra che prendere a pugni un albero sia il modo più appropriato?"
"Ridatemi la mia bacchetta allora"
"Ne abbiamo già parlato e sai benissimo che ora non possiamo"
"Perfetto, allora continuerò così per il momento", lei sospira e si siede su una sedia vicino.
Negli ultimi tempi ci siamo molto avvicinati. Abbiamo scoperto di avere più cose in comune di quanto pensassimo. È una ragazza davvero tosta, proprio quello che ci vuole per Malfoy.
Dopo una mezz'oretta mi siedo vicino a lei, le mani mi fanno davvero male. Mi guarda e tirando fuori la bacchetta le fa tornare intonse.
"Gaia sono stanco, è frustrante sapere di avere un problema e non trovare la soluzione"
"Non pensare che per noi sia facile, anzi, forse è ancora peggio perché oltre ad aiutarti dobbiamo stare dietro ai tuoi continui sbalzi d'umore. Soprattutto Hermione, diventerà pazza. La mattina si sveglia non sapendo se si troverà a che fare con Severus o con Piton"
"Eppure non penso di essere così poi diverso"
"Credimi Severus. È perché tu non te ne rendi conto, ma avete un completamente un altro rapporto quando sei nella tua 'fase buona'"
"Ma che genere di rapporto? Le ho chiesto più volte di dirmelo ma mi risponde sempre che non può"
"Esatto, non può dirtelo, sta a te capirlo. Solo in quel momento saremo certi che tutto sarà tornato alla normalità"
"Per quanto impegno ci metta non riesco proprio a ricordare niente. Ci penso e ci ripenso ma nulla"
"Forse è proprio questo il problema, punti sulla cosa sbagliata"
Punto sulla cosa sbagliata? In che senso?
"Dove vai adesso? Non puoi lasciarmi così!" le urlo mentre lei si sta incamminando verso la villa.

Non so da quanto tempo sono dentro la vasca. Avevo proprio bisogno di un bagno rilassante. Mi concedo pochi momenti per liberare la mente da qualsiasi pensiero.
Mi fermo ad osservare bene il bagno. Sul muro di fronte alla porta d'entrata c'è un enorme specchio con una cornice nera. Sotto ad esso c'è un piano di marmo nero lungo quasi come tutta la parete con incassati due lavandini. La parete di sinistra è per metà occupata da un armadio, accanto al quale si trova il cesto per la biancheria. Su quella di destra invece c'è la doccia in vetro e una rientranza della parete nella quale è 'nascosta' la vasca da bagno. Tra la doccia e la rientranza è appeso l'attaccapanni per gli accappatoi e gli asciugamani. Devo dire che la posizione della vasca è perfetta. Non si nota a colpo d'occhio, rendendola molto intima, però, allo stesso tempo, si ha la visuale completa del bagno.
Le prime volte in cui sono entrato non mi ero nemmeno accorto della vasca.
Poggio la testa al bordo e chiudo gli occhi.
Dopo poco sento la porta aprirsi così come l'acqua della doccia.
Hermione si avvicina allo specchio. È in intimo, i vestiti deve averli tolti in camera. Si raccoglie i capelli in uno chignon disordinato, infatti qualche ciocca le ricade sul viso. Le sue mani vanno al gancetto del reggiseno per slacciarlo.
"Signorina Granger non ti hanno insegnato a bussare?"
Lei per tutta risposta urla e si porta l'asciugamano, che avevo appeso all'attaccapanni, sul corpo per coprirsi.
"Piton mi hai fatto prendere uno spavento"
"Così impari ad essere più educata la prossima volta"
"Chiuditi a chiave. Comunque mi servirebbe il bagno, devo lavarmi"
"Certo, nessun problema"
"Da sola"
"Non ho la minima intenzione di lavarti la schiena, non preoccuparti"
"Devo stare in bagno da sola"
"Oh, capisco. Non posso alzarmi"
"Perché no?"
"Sono nudo e tu hai il mio asciugamano" le dico sorridendo maliziosamente vedendola arrossire.
Mi passa l'asciugamano voltandosi dall'altra parte. Me lo lego in vita e vado al lavandino, dove ho lasciato un asciugamano più piccolo per i capelli.
Hermione mi dà le spalle. Potrei essere già uscito dal bagno ma mi piace troppo metterla in imbarazzo.
"Signorina Granger non vergognarti, ti ricordo che ci siamo già visti mezzi nudi, più di una volta" la provoco avvicinandomi.
"Si da il caso che tu sei praticamente nudo sotto quell'asciugamano" mi risponde iniziando a indietreggiare per poi trovarsi bloccata tra me e il muro.
"Professore è un po' troppo vicino" mi dice con un fil di voce, per poi trattenere il respiro.
Avvicino le mie labbra alle sue per poi deviare al suo orecchio.
"Eppure questa notte non hai fatto altro che abbracciami" le sussurro uscendo poi dal bagno, lasciandola poggiata al muro con gli occhi sbarrati e le guance in fiamme.

Hi guys!💚
Ecco qui il nuovo capitolo, un po' in ritardo ma meglio di niente.
Purtroppo non sono molto soddisfatta, in questi ultimi giorni ho un blocco. Troppe idee che non riesco, però, a buttare giù. Speriamo che mi passi presto!

WHAT IF SEVERUS PITONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora