Capitolo 25

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HERMIONE’S POV
“Dei bambini! Ecco con chi abbiamo a che fare noi! Non uomini adulti di 40 e più anni!” sbraito contro Severus che, nel frattempo, mi ha raggiunto in cucina.
“Oh andiamo Hermione! Non ti puoi arrabbiare per questo! Lui l’ha fatto due volte con noi, non potevo fargliela passare liscia”. Mi passo una mano sul viso, esasperata.
“L’ho fatto anche per te! Ti ho dovuta lasciare insoddisfatta due volte e poi avresti dovuto vedere la faccia di Lucius” mi dice, ridendo di gusto.
“Non me l’hai fatta vedere la sua faccia, ti vorrei ricordare”
“Ti vorrei ricordare” mi imita facendomi il verso “che era nudo”
“Pensi che non abbia visto altri uomini nudi, all’infuori di te?”
“Certo che no Hermione ma poi non avresti potuto resistermi” ci interrompe la voce di Malfoy.
“ZITTO IDIOTA!” gli fanno eco quelle di Gaia e Severus, contemporaneamente, insieme ad uno schiaffo sul braccio da parte di lei e un’occhiata glaciale da parte di lui.
Si appoggiano al tavolo della cucina mentre noi ci mettiamo di fronte, poggiati al lavabo.
“Spero per te Piton che sia una grande novità la tua, per averci interrotto in un momento così”
“Certo Malfoy, io a differenza tua, l’ho fatto solo una volta e per una cosa seria”. A quelle parole Lucius aggrotta le sopracciglia.
“Sì, lho fatto due volte ma come fai… aspetta un attimo”, s’illumina guardandomi negli occhi.
“Proprio così Lucius, hai capito bene” gli confermo con un gran sorriso.
Con un passo raggiunge Severus e lo abbraccia.
Lo abbraccia? Si abbracciano? Eh sì, è proprio un abbraccio quello.
Io e Gaia ci guardiamo, e li guardiamo, incredule.
Dopo pochi attimi, però si staccano.
“Sì sì, ora basta con le smancerie Malfoy. Piuttosto, ci sono delle cose che mi dovete spiegare. Perché io ho ancora un vuoto di memoria tra la notte della battaglia e il mio risveglio tra quei medici babbani”.
Tutti e tre guardiamo Severus sapendo quale sarebbe stata la sua reazione.
“Ebbene? Non parlate? V non vi posso neanche cruciare, sono senza bacchetta”
“Menomale” sussurra Gaia, facendomi sorridere.
“Era una cosa necessaria da fare Sev” gli dico poggiandogli la mia mano sul braccio. Lui per tutta risposta mi guarda con il sopracciglio alzato, cosa che non fa presagire nulla di buono.
“Allora vi decidete a parlare? Mi sto innervosendo”
“Beh ecco vedi…” inizia Lucius, tormentandosi le mani. È preoccupato della sua reazione e non lo biasimo, proprio per niente.
“Malfoy hai tre secondi per parlare!”
“Ti ho cancellato la memoria. Ti ho obliviato” spiega, tutto d’un fiato.
Gli occhi di Piton si spalancano, ogni muscolo del suo corpo si contrae e le vene delle braccia si gonfiano da  quanto sta stringendo i pugni.
“TU COS’HAI FATTO? COSA CAZZO HAI FATTO?” gli urla con tutta l’aria che ha nei polmoni avventandosi contro Lucius, prendendolo per il colletto e sollevandolo quasi da terra.
“SEVERUS LASCIALO! LASCIALO, PER L’AMOR DEL CIELO! LASCIALO HO DETTO!”, lo imploro tirandogli la mano che non ha la minima intenzione di mollare la presa dalla maglietta, mentre Gaia lo tira per il braccio rimasto libero.
Non l’ho mai visto così furioso ma, a quanto pare, Lucius sì. Non sta facendo niente per liberarsi. Lo guarda fisso negli occhi, aspettando.
Improvvisamente la mano di Piton molla la presa.
“Quando ti sarai calmato raggiungimi nel mio studio, ti spiegherò il resto”. Nella sua voce non c’è alcun segno di rabbia, anzi. C’è solo una grande comprensione.

SEVERUS’S POV
“Hermione non dirmi di calmarmi, cazzo! Mi ha obliviato. Mi ha cancellato la memoria, mi ha privato del mio passato per due anni!”. Ero seduto in cucina insieme ad Hermione e Gaia, quest’ultima ci aveva raggiunto dopo essersi assicurata che il marito stesse bene.
“Te lo abbiamo già ripetuto un milione di volta, era necessario. Ha dovuto farlo” sospira Hermione, sfinita.
“Non credere che lui sia stato felice idi fare una cosa del genere! Per due anni ha avuto gli incubi. Severus eri e sei il suo migliore amico, cosa pensi abbia provato a fare una cosa del genere? Dovresti solo ringraziarlo, probabilmente, anzi sicuramente, non saresti qui in questo momento”.
Mi passo una mano sul viso, lasciandola ferma sugli occhi. Non so cosa pensare. Faccio un respiro profondo e mi alzo.
“Voi restate qui! Voglio stare da solo con lui”, intimo loro, fulminandole con uno sguardo.
Salgo le scale, le gambe sembrano dei macigni. Sono stanco. Non capisco perché ha dovuto farmi una cosa del genere.
Spalanco la porta senza bussare.
“Educato come sempre” mi schernisce lui.
“Malfoy non sono in vena di scherzi”
“D’accordo Sev. Siediti. Vuoi del Whisky, del vino?”
“No” rispondo secco, accavallando le gambe, cosa che faccio ogni volta che cerco di non perdere la pazienza. Si siede sulla poltrona di fronte alla mia.
“Come ti ho già detto prima, e da quanto ho sentito ti hanno ripetuto più volte anche le ragazza, ho dovuto farlo. Con l’attacco di Nagini saresti morto se Hermione non fosse intervenuta subito”
“Questo già lo so, mi devi spiegare perché non mi sono smaterializzato dove volevo”
“Non.interrompermi.Piton” ringhia a denti stretti. Stretti come i miei pugni, poggiati sui braccioli della poltrona.
“Dicevo. Hermione ti ha salvato. Sarei intervenuto io, infatti mi ero nascosto poco distante da là, avevo capito quali erano le intenzioni di Voldemort. Come ho anche intuito quali fossero le tue. Per tu sfortuna ti conosco fin troppo bene. Poco prima che ti smaterializzassi completamente, mi sono aggrappato a te e ho cambiato meta. Così facendo ti sei spaccato”
“La prossima volta fatti gli affari tuoi”
“Certo, la prossima volta ti lascio morire, non preoccuparti. Ci ho smaterializzati in una stradina di Londra. Tu volevi tornare ad Hogwarts, a combattere. Che idiota! Non saresti durato più di tre secondi per come eri ridotto. Comunque… appena mi sono accorto che ti eri spaccato, ho curato leggermente la ferita, ti ho obliviato e poi ho innestato dei ricordi. Non potevo lasciarti semplicemente senza memoria. Ah, ho anche nascosto il Marchio Nero. Dopodiché ti ho portato in quell’ospedale babbano dicendo che ti avevo trovato così lungo una strada”. Lo guardo, senza proferire parola. Vorrei essere arrabbiato con lui, ne ho tutto il diritto ma non ci riesco più. Restiamo in silenzio per qualche minuto.
“E come mai ora c’è tutta questa urgenza di farmi tornare la memoria?”
“Perché i pochi Mangiamorte che sono rimasti fedeli al Signore Oscuro vogliono vendicarlo. Hanno saputo del tuo doppiogioco e ti vogliono uccidere, o meglio, torturare”
“Ecco perché il Marchio Nero è tornato a farsi sentire. Ecco perché hai messo tutte quelle barriere a proteggere la villa. Che mi vengano a cercare! Li ucciderò tutti, fosse l’ultima cosa che faccio!”.
Sento la rabbia impossessarsi di nuovo di me.
“Non dire idiozie! Non puoi farti semplicemente trovare. Non sei ancora nelle condizioni di poterli affrontare?”
“Che cosa intendi?”
“Sono quasi del tutto sicuro che i tuoi poteri non siano più li stessi, la bacchetta non ti risponderà immediatamente come faceva una volta. Ci vorrà del tempo perché tu ne riprenda pieno possesso. Ecco perché, per il momento, devi restare ancora qui. Da domani la bacchetta tornerà tua, ma solo nei momenti in cui ci alleneremo. Poi la rimetterò sottochiave. Non possiamo rischiare che ti faccia e che ci faccia del male. D’accordo?”
Ci mancava solo questa. “D’accordo” sbuffo.
“Ora vai a riposare, da domani le giornate saranno estenuanti. Buonanotte Piton”
“Notte Malfoy” rispondo, chiudendomi la porta alle spalle.
“Grazie” sussurro per non farmi sentire. Non voglio essere troppo sentimentale.
“Non c’è di che Severus, avresti fatto lo stesso per me” sento la sua voce replicare da dentro la stanza.
È sempre il solito.

WHAT IF SEVERUS PITONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora