Capitolo 18

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SEVERUS’S POV
Se possibile oggi l’atmosfera è ancora più tesa.
Abbiamo preparato due tavoli in giardino; uno con il cibo ed uno con le bevande. Alcool soprattutto. Ce ne sarò bisogno.
“Ciao Minerva, ma che piacere rivederti!”. La nonna di Hermione mi abbraccia calorosamente.
“Piacere io sono Draco” mi dice un ragazzo molto somigliante a Lucius, porgendomi la mano.
“Piacere, Severus”gli stringo la mano ed un nuovo flash mi passa per la mente, facendomi stringere gli occhi. Io sono dietro una cattedra e Draco, molto più giovane, è davanti a me porgendomi un quaderno.
Minerva corre a chiamare Hermione che in pochi secondi mi raggiunge. Dopo essersi accertata che stessi bene torna da Gaia. È tutto il giorno che cerca di calmarla ma invano.
Io mi avvicino al tavolo con Minerva e prendo del vino per entrambi.

“Severus, che piacere!” una mano si poggia sul mio bicipite. Vedo Minerva spalancare gli occhi. Mi volto e davanti a me c’è una donna con lunghi capelli biondi e occhi azzurri.
“Salve, lei è?”. Prima che mi potesse rispondere vedo Lucius trascinarla lontano da me. Si allontanano da tutti quanti e li vedo discutere animatamente, anche se non posso sentire cosa dicono.
Girandomi vedo Gaia che è su tutte le furie e in quel momento capisco chi sia la donna.
“Narcissa”
“Già” conferma Minerva.
“Ma come mi conosce? Io non l’ho mai vista”
“Forse Lucius gli ha parlato di te”
“Impossibile, non si parlano da quanto ne so io”
“Sono stato io a dirgli di te. Mio padre mi aveva detto che tu ed Hermione sareste venuti qui per le vacanze e io l’ho detto a lei” ci spiega Draco.
“Sembrava un po’ troppo entusiasta di vedermi”
“Mia madre è fatta così”. Minerva solleva un sopracciglio non del tutto convinta.
Trascorrono un altro paio d’ore. Nel frattempo ci hanno raggiunto un’altra decina di persone  tra amici e parenti di Lucius.
Peccato manchino i popcorn, li avrei mangiato di gusto guardando la sfuriata di Gaia, nel momento in cui Narcissa si era avvicinata troppo a Lucius. Ero lì vicino che stavo prendendo da bere quando ho sentito la ragazza sibilare il nome dell'ex moglie di Malfoy, ha messo i brividi perfino a me. Per sicurezza mi sono allontanato perché non avrei mai voluto essere bersaglio casuale di qualsiasi cosa sarebbe potuta volare.
Narcissa aveva sfiorato il braccio di Lucius dicendogli che era davvero da molto tempo che non si vedevano.
"Narcissa..."
"Sì?" le ha risposto lei, con fare provocatorio.
"Qui, come tu saprai sicuramente, non sei la benvenuta. Perciò vedi di comportarti almeno in maniera intelligente e stai lontana da Lucius. E per lontana, intendo lontana. Devi stare dalla parte opposta a dove è lui"
la voce di Gaia si stava alzando nonostante lei cercasse di mantenere un tono tranquillo. Narcissa deglutisce lievemente, a quanto pare ha capito che è meglio non farla incazzare e Gaia tira per una manica Lucius per portarlo via da lì, non dimenticando di lanciare un'occhiata inviperita alla donna.

Sono seduto su una sedia, un po’ isolato, guardando la maggior parte degli invitati ballare tra cui anche Hermione. È così bella. Si muove con una leggerezza e una spontaneità che ai miei occhi la rendono davvero sexy. Ogni tanto mi guarda sorridendo.
“Allora Severus come stai?” mi chiede una voce fredda alle mie spalle.
“Oh Narcissa, tutto bene grazie. Tu?”
“Bene. Scusami per prima ma volevo conoscerti. Draco mi aveva accennato di te e Lucius non è mai stato tipo da invitare persone in questo posto. Devi stargli molto simpatico”
“Ne sono felice”, non ho la minima voglia di parlarle.
“Fai il professore vero?”. Prende una sedia e si siede di fronte a me.
“Già. Professore di chimica”
“Non mi è mai piaciuta la chimica. La trovo noiosa”
“Pareri diversi”
“Ma sicuramente se avessi avuto un professore come te, avrei potuto trovarla anche interessante”. Poggia la mano sul mio ginocchio.
Un altro flash. Sono nel salotto di unna vecchia casa. Buia. I muri coperti da librerie completamente piene. Una Narcissa molto più giovane è davanti a me. ‘Lucius non lo verrà a sapere’ e mi butta le braccia al collo baciandomi. Io la spingo via e la caccio dalla porta. Cambia la scena. Siamo nello stesso salotto, parecchi anni dopo. La mia mano è stretta attorno al suo braccio e viceversa. Un filo d’argento è avvolto attorno ai nostri arti.
Mi riprendo e sposto il mio ginocchio da quel contatto.
“Severus tutto bene?” mi chiede sporgendosi verso di me e poggiandomi una mano sulla guancia.
“Non toccarmi” urlo alzandomi in piedi. Evidentemente ho urlato troppo forte perché ho attirato l’attenzione della maggior parte dei presenti.
Lucius arriva gridando alla moglie di andarsene. Draco guardava la scena con gli occhi al cielo. Minerva rideva, Gaia era ancora più in collera di prima ed Hermione mi fissava con uno sguardo terribilmente incazzato.
Dopo pochi minuti Malfoy ritorna chiedendo scusa per la scenata e la festa riprende come se non fosse successo niente. Lo vedo seguire la moglie. Non mi stupirei se trovassimo il cadavere del padrone di casa incenerito. La ragazza sembrava sputasse fuoco dagli occhi per come lo guardava.
Hermione è sparita.
“Minerva hai visto Hermione?” le chiedo preoccupato.
“Severus io la lascerei da sola fossi in te. Era davvero fuori di sé”
“Non se ne parla. Io ci voglio parlare adesso”
“A tuo rischio e pericolo. È andata nella terrazza di sopra”
Salgo le scale ed arrivo alla porta che mi separa da lei.
“Hermione…”
“Vai via” ringhia a denti stretti.
“Si può sapere che ho fatto sta volta?”
“Me lo stai chiedendo davvero? Quella donna ti ha quasi baciato!”
“Ma non è vero?”
“Ah no, non ti sei accorto di come e quanto si è avvicinata? Possibile che tu sia così stupido?”
“Ma non hai visto che mi sono tolto?”
“Dovevi farlo prima. Non la dovevi neanche far avvicinare”
“Quando mi ha toccato ho visto una cosa”. Ora negli occhi di Hermione oltre alla rabbia, potevo vedere la curiosità.
“Se te lo racconto mi prometti che non darai di matto?”
“Sev-”
“Non tirare conclusioni affrettate. Ascoltami prima. Ho visto me e lei da giovani. Eravamo in un vecchio salotto. Mi ha baciato dicendomi che Lucius non sarebbe mai venuto a saperlo. Io l’ho respinta e l’ho cacciata. Poi c’eravamo di nuovo noi due, ma adulti, ci tenevamo il braccio destro e un filo d’argento li avvolgeva”
Sussurra qualcosa ma non riesco a sentire le parole.
“Nient’altro?”
“No. Devi dirmi qualcosa?”
“No, assolutamente no. Anzi una cosa c’è. Sei un idiota”. Alzo gli occhi al cielo e la stringo a me.
“E tu sei gelosa”
“Un po’”
“Allora lo ammetti!”
“Sarebbe stupido non farlo, è la verità”. La bacio finché non ci manca il fiato.
“Sev dici che Lucius sia ancora vivo?”
“Meglio andare a controllare”
Scendiamo in giardino. Erano andati tutti via tranne Minerva e Draco. Malfoy stava parlando con il figlio. Di Gaia nemmeno l’ombra.
“Ragazzi miei io devo andare. Speriamo di vederci presto, magari in un’altra occasione. Magari una festa di bentornato”
“Speriamo Minerva” dice Hermione. Dopo aver salutato lei e Draco rientriamo con Lucius.
Era visibilmente teso.
“Non ho fame. Vado a farmi un bagno e me ne vado a letto. Voi fate come se foste a casa vostra”
“D’accordo Lucius, grazie. Vedrai che le passerà. È solo gelosa” lo rassicura Hermione con un sorriso. Lui lo ricambia e va di sopra.

HERMIONE’S POV
Sapevo che sarebbe stata una giornata difficile ma non immaginavo così tanto.
Io e Severus siamo seduti sul divano. Lui legge un libro ed io bevo una tazza di the. Sono da poco passate le undici.
“Herm, non è che sto impazzendo?”
“Perché dici una cosa del genere?” gli chiedo stupita.
“Le visioni che ho… non mi era mai successo”
“Magari sei solo un po’ stressato. Ecco perché siamo qui. Devi cercare di rilassarti”
“Non è facile. Anche perché non sono delle semplici visioni. Non so come spiegarlo ma quando le ho mi sembra di avere dei deja vu. Tutto quello che vedo mi appare familiare, come se lo avessi vissuto”.
Non so che dire. Sicuramente non posso dirgli ‘hai ragione Severus, tu sei un mago. Ti è stata cancellata la memoria per proteggerti da delle persone che ti vogliono uccidere’ ma non posso neanche negare tutto perché sarebbe come fare un enorme passo indietro.
“Non sono un medico ne una psichiatra ma può essere che queste visioni siano dovute ad un trauma? Magari la tua mente ha rimosso delle cose ed ora vedendo persone o cose che te le ricordano stanno riaffiorando”
“Ti darei ragione se riguardassero me bambino o ragazzo ma quella che ho avuto con Narcissa rappresentava un Severus adulto; oserei dire un Severus di non più di cinque anni fa”
“Forse le cose sono un po’ distorte, sono pur sempre visioni. Non è detto che debbano essere per forza fedeli alla realtà”. Sospira; il suo sguardo è perso nel vuoto.
Quanto vorrei urlargli addosso tutta la verità! Mi fa male vederlo così. Non è completamente se stesso. Per quanto io ami questo suo lato,devo ammettere che mi manca anche quello più oscuro.
“Severus io vado a dormire”
“Va bene, ti raggiungo tra un po’”
Prima di andare in camera vado a vedere come sta Gaia.
La chiamo dalla porta della sua stanza e dopo pochi secondi mi apre.
“Gaia come ti senti?”
“Incazzata. Gli avevo detto di non invitarla”
“Non l’ha invitata lui. Ieri stavamo parlando e mi ha detto che sicuramente si sarebbe presentata qui. Se devo essere sincera penso non l’abbia fatto per Lucius ma più per Severus, la vedevo un po’ troppo interessata a lui”
“Anche se fosse, non doveva farla entrare”
“Nonostante sia un cinico e bastardo Lucius è anche un gentiluomo. Me l’hai detto tu stessa. Non l’avrebbe mai lasciata fuori dalla porta. Però hai visto che quando ha esagerato non ha esitato un attimo a cacciarla. E poi se devo essere sincera a qualcosa è servita”
“In che senso?”
“Quanto Narcissa ha toccato Severus lui ha avuto altre visioni. È un tassello di ricordi che si aggiunge”
“Almeno una cosa positiva c’è stata” mi risponde con un leggero sorriso.
“Esatto. Gaia, non dico questa sera, però parla con Lucius. Anche se non lo dà a vedere è dispiaciuto per quello che è successo”
Le do la buonanotte e vado in camera. Passando davanti alle scale sento che Lucius e Severus stanno parlano in salone.

WHAT IF SEVERUS PITONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora