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Malfoy aveva aspettato Neville dopo pranzo, presentandosi trenta minuti prima nel luogo stabilito. Si ritrovò a passare in rassegna tutti i libri della biblioteca pur di non dover pensare al pomeriggio che lo aspettava. Non sapeva come comportarsi, soprattutto visto le rimostranze, più che giustificate, che Paciock aveva nei suoi confronti.
- Malfoy.
La voce di Paciock che era appena arrivato riportò Draco alla realtà.
- Ti avevo detto di chiamarmi Draco.
- Andiamo? - chiese Paciock ignorando il campanello di allarme che gli diceva che in qualche modo, da un momento all'altro, la situazione avrebbe finito col torcersi contro di lui.
Malfoy fece con la mano segno di precederlo e già quel piccolo gesto aveva finito con il confermare le paure di Neville. Quando però Draco gli scostò la sedia e gli accarezzò il collo sensualmente, l'autocontrollo di Neville vacillò.
- Mi piacciono le ragazze - urlò attirando l'attenzione di tutti i presenti, che si voltarono ridacchiando.
Piton che era appena passato di fronte all'ingresso della biblioteca e aveva assistito alla scenata, si bloccò sull'uscio e dopo un attimo di esitazione entrò.
- Signor Paciock, non mi aspetto che lei capisca l'importanza di mantenere il silenzio in biblioteca. Immagino che per lei sia particolarmente importante riferire le sue preferenze. Quanto deve essere sublime rientrare tra le sue grazie.
- Ma... P... Profess... - Neville non riuscì a terminare la frase.
- Cinquanta punti verranno tolti a Grifondoro per il suo comportamento inappropriato.
Dopo aver pronunciato la sua sentenza, Piton afferrò i lembi del suo mantello e con un movimento fulmineo uscì dalla biblioteca.
- È meglio se me ne vado - disse Neville sconsolato e con il cervello che gli ribolliva.
Malfoy tentò di dissuaderlo ma non ci riuscì.
Quello che Malfoy non sapeva è che il suo incontro con Neville aveva avuto uno spettatore. Harry aveva sentito in giro che Malfoy e Paciock avrebbero studiato insieme nel pomeriggio, e già la notizia gli era sembrata strana. Quindi si era appostato in biblioteca munito del suo mantello dell'invisibilità. Era rimasto abbastanza calmo all'inizio, anzi cominciò a pensare di aver esagerato. Ma quando aveva visto le accortezze di Draco nei confronti di Neville, aveva completamente perso le staffe. Come al solito innumerevoli citazioni cominciarono a vorticare nella sua mente.  Dapprima pensò "è meglio essere feriti dalla verità che consolati da una menzogna", ma l'unica frase che lampeggiava nella sua mente era "la vendetta è un piatto che va gustato freddo".

Nota autrice
Spero che la storia vi piaccia e che vi faccia fare qualche risata. Ovviamente mi rendo conto di non essere Dostoevskij, ma non escludo che prima o poi Harry lo citi. Baci stellari ✨

Drarry - Hit Me Baby One More TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora