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Harry era davanti allo specchio del bagno che osservava con attenzione i tratti del suo viso e beandosi del suo viso. "La bellezza salverà il mondo", pensò mentre si passava una mano tra i capelli neri.
Quello che non riusciva a capire era cosa possedesse Neville in più rispetto a lui. Dopotutto era lui che aveva affrontato Voldemort, cosa poteva aver fatto Neville di tanto straordinario da meritare le attenzioni di Draco?
Non riusciva a darsi una risposta, ma la cosa che gli faceva più male era il fatto che l'ultima volta che era stato con Malfoy, questo lo aveva umiliato dandogli della meretrice. Non poteva scordare la sensazione che quelle parole gli avevano provocato, come si era sentito dozzinale e squallido allo stesso tempo. E ora non poteva neanche passare sopra il fatto che Malfoy, con la stessa velocità con cui la madre di Amleto si era sposata con il cognato dopo la morte del marito, lo avesse rimpiazzato.
Voleva vendicarsi, ma non riusciva a trovare un modo abbastanza crudele da poterlo ferire. Poi d'un tratto capì e seppe cosa doveva fare.
Il giorno dopo, durante la colazione, irruppero nella Sala Grande i gufi con la posta. Davanti al posto di Malfoy si posò una lettera. Il giovane fu assalito da un brivido notando che si trattava di una strillettera. Sapeva che avrebbe dovuto aprirla immediatamente e che ignorarla avrebbe peggiorato la situazione.
- Draco si è beccato una strillettera - urlò Blaise attirando l'attenzione degli altri studenti.
Draco aprì la lettera, spaventato soprattutto dal fatto che non avesse un mittente.
La lettera si animò cominciando a inveire contro Malfoy.
- Draco Malfoy, come hai osato molestare mio nipote? Sono veramente disgustata. Ho avvertito tuo padre e se oserai molestare ulteriormente mio nipote, ti farò cacciare dalla scuola - si fermò per girarsi verso il tavolo dei Grifondoro - Tranquillo Neville, questo ragazzo non ti importunerà più.
La lettera una volta che smise di parlare si "autodistrusse".
Tutti i presenti tenevano gli occhi puntati su Malfoy che guardava turbato Neville, che di tutta risposta si alzò lasciando la stanza a grandi falcate.
In tutto questo trambusto, Harry osservava la scena con un sorriso tronfio. Certo, era stato indelicato da parte sua andare a riferire più o meno la verità alla nonna di Neville, soprattutto dal momento che sapeva che era molto bigotta. Ma la citazione che gli venì in mente giustificava il suo gesto: "Vendette giuste non esistono".

Nota autrice
Mi rendo conto che più che una fanfiction di Harry Potter sembri Mean Girls, ma che ci posso fare? È una mia grande passione. Baci stellari e sghicio tornerà di moda ✨

Drarry - Hit Me Baby One More TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora