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- No, glielo giuro, non ne so niente.
Harry si girò sul letto agitato, il volto sudato, gli occhi ancora chiusi, in preda a un incubo.
- Vorrei dirglielo ma non posso - urlò Harry nella sua stanza - signor Weasley, non penso che le papere di gomma abbiano una funzione specifica.
- Harry - Ron che aveva il letto accanto al suo lo scosse per le spalle - Harry svegliati.
Harry aprì gli occhi ritrovandosi davanti Ron Weasley con un'espressione divertita sul volto.
- Non penso che mio padre ti sottoporrebbe alla maledizione Cruciatus per sapere la funzione di una papera di gomma - disse Ron cercando di non scoppiare a ridere.
- Eccome se lo farebbe - sussurrò Harry senza farsi sentire.
Ron nel frattempo avvisò Harry che davanti alla porta della camera aveva trovato una lettera e una scatola di cioccolatini indirizzati a lui, e che ovviamente si era preso la briga di aprire solo questi e di finirli.
Harry strinse tra le mani la lettera che l'amico gli aveva consegnato.
- Chi te la manda?
- Non lo so, la leggerò dopo.
A quelle parole Ron uscì dalla stanza per la colazione.
- Ci vediamo giù per colazione.
Finalmente Harry poteva aprire quella lettera ed emise un gridolino quando si accorse che era una lettera in rima. Doveva essere Dean Thomas.
"Harry scusa se ho tardato a dirti i miei sentimenti,
Ma mi vergognavo a dirli ai quattro venti.
Se non ti dispiace ti vorrei parlare,
spero che tu questo lo possa accettare.
Ci vediamo alle quattro, davanti alla Foresta Oscura ovviamente,
nel frattempo cercherò di figurarti nella mia mente".
Harry osservò la lettera sorridendo. Sembrava che Dean Thomas fosse piuttosto interessato a lui e questo infuse in lui una grande paura , e pensò che "temere l'amore è temere la vita, e chi ha paura della vita è già morto per tre quarti".

Nota autrice
Ecco il capitolo, spero che la storia vi continui a piacere. Baci stellari ✨

Drarry - Hit Me Baby One More TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora