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A Harry sembrò che i giorni trascorressero più lentamente da quando Malfoy aveva cercato un approccio con lui. Forse si aspettava che nonostante la freddezza con cui l'aveva accolto, Malfoy avrebbe perseverato nel suo tentativo di riavvicinamento. O forse Draco voleva solo prenderlo in giro. Questo pensiero si insinuò dolorosamente nella mente di Harry. Non si sarebbe più fidato così facilmente di Draco Malfoy. Non dopo il taglio netto con cui aveva reciso la loro frequentazione. Eppure tra il dire e il fare c'era di mezzo mare. Se da una parte Harry si ritrovò nel bel mezzo della composizione dei suoi "amorosi versi", dall'altra era violentemente tentato di sbattersi la testa contro il comodino, per punirsi autonomamente come faceva Dobby l'elfo domestico.
La pagina di pergamena era ormai intonsa di inchiostro:
"Da me sei tornato,
non me lo sono sognato.
Pensavi che di fronte al tuo ritorno avrei ceduto,
invece sei rimasto folgorato dalla diffidenza con cui ti ho ricevuto.
Purtroppo vorrei rivederti sebbene questo mi spaventi,
quindi perché non ci vediamo domani nel corridoio del secondo piano per le cinque e venti?
Spero accetterai questo invito,
perché per me tu trascendi tutto ciò che è finito".
Harry rilesse soddisfatto il suo componimento, inconsapevole del fatto che per essere poeti non bastasse fare le rime e totalmente ignaro che qualsiasi editore avrebbe gettato alle fiamme una sua possibile raccolta di poesie. Lo piegò con cura e lo legò alla zampa di Edvige. Ora doveva solo aspettare una risposta. Mentre sospirava speranzoso si trovò a pensare "Piangere è una cosa tanto piccola - / sospirare è una cosa tanto breve - / ma è di occupazioni di tal genere / che noi uomini e donne moriamo".

Nota autrice
Ecco finalmente il nuovo capitolo. Spero che vi piaccia. Baci stellari ✨

Drarry - Hit Me Baby One More TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora