|Dobbiamo parlare pt. 2||Oikawa Tooru|

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Erano passate ormai due settimane da quell'episodio a casa di Oikawa.
Erano le 5 del pomeriggio, ed io ero appena tornata a casa da scuola. I miei erano a lavoro, perciò ero sola. Decisi di prepararmi del tè, e quando mi sistemai sul divano per rilassarmi, con la tazza calda tra le mani, non riuscii a non ripensare a quel momento.

《E non voglio rovinare la nostra amicizia con qualcosa che probabilmente non durerà.》

Pronunciata quella frase, Tooru si pietrificò. Sembrava non saper rispondere.
Io non avevo altro da aggiungere, così feci per andarmene, ma fui bloccata da una mano che mi strinse il braccio. Mi fece voltare verso di lui, i nostri visi a pochi centimetri di distanza. Mi mise spalle al muro, il braccio poggiato su di esso per impedirmi di scappare.
《Tooru che stai-》non riuscii a finire la frase, perché lui ringhiò《Mi credi davvero una persona così poco affidabile? Credi che ti ritenga solo una "scappata e via" e che ti lascerei una volta soddisfatto? Credi che sia così stupido da rovinare un'amicizia come la nostra solo per un capriccio?》.
La sua voce sapeva essere tanto irritante quanto spaventosa. E altrettanto spaventoso sapeva essere il suo volto angelico, di solito perfetto.
《Non lo posso sapere... Non posso fidarmi di te su questo conto. Non posso perché non sei mai stato affidabile con nessuna, e di certo non posso essere io l'eccezione.》risposi calma io, e questo non fece altro che irritarlo di più:《Se la pensi così vuol dire che non mi conosci realmente.》
Si fermò e attese che io negassi o che ribattessi in qualche modo, ma non lo feci. Quello che volevo dire l'avevo detto, e lo pensavo sul serio, seppur a malincuore.
Capendo che non avrei risposto, abbassò il tono di voce, e con impassibile calma disse《Bene. Se è questo ciò che pensi di me, te ne puoi anche andare.》.
Nonostante avesse detto quelle parole, non abbassò il braccio, forse perché sperava ancora che facessi qualcosa. Quando presi la mia borsa e mi allontanai da lui, rimase di ghiaccio, lo sguardo fisso sul muro dove precedentemente mi teneva incastrata.
Raggiunsi la porta e mi sentii di dire solo:《Non avrei mai pensato che la nostra amicizia sarebbe finita. O almeno non credevo che sarebbe successo in questo modo. Ma è inutile credere che dopo quello che ci siamo appena detti possa tornare tutto come prima. Mi dispiace Tooru. Ci vediamo.》
Lui non si girò nemmeno. Così aprii la porta e uscii dell'appartamento dirigendomi verso casa in un pianto silenzioso. Quello che non sapevo era che dall'altra parte della porta anche Tooru piangeva, dopo essersi lasciato scivolare contro il muro.

Iniziai a vedere offuscato. Senza rendermene conto avevo iniziato a piangere.
Di nuovo.
Mi ero rotta.
Era da quel giorno che non facevo altro. Non avevo per niente una bella cera. I miei occhi erano perennemente gonfi e rossi. La notte non riuscivo a dormire e il mio volto era solcato da profonde occhiaie. Ero più pallida del solito, ed ero anche dimagrita. A scuola nessuno l'aveva notato, tranne la mia migliore amica, Chiri. Lei mi aveva trovato strana, e mi aveva chiesto subito cosa fosse successo. Io non le avevo risposto. Non avevo voglia di parlare con nessuno di quello che era accaduto. Volevo tenermi tutto dentro, come sempre, ma stavo iniziando a far preoccupare anche i miei genitori.
Mi ero stufata di soffrire in silenzio, così decisi di chiamare Chiri, per sfogarmi raccontandole tutto.

Composi il numero.
《Ehi, T/n-chan》
Cercai di rendere la voce il più normale possibile:《Ehi, senti, sono a casa da sola, i miei non ci saranno fino a domani, perciò ti va di venire da me a dormire? Ho bisogno di parlare con qualcuno.》
Lei rispose subito《Certo, preparo la borsa e arrivo.》
《Okay, a dopo》
《A dopo》.

Dopo 15 minuti sentii suonare il campanello.
Appena entrata mi vide con gli occhi rossi, e io non riuscii a trattenere le lacrime. Mi buttai tra le sue braccia, avevo bisogno di sostegno. Lei, fece cadere la borsa a terra. Non disse nulla e mi lasciò sfogare nel suo abbraccio, mentre mi accarezzava dolcemente la testa.
Dopo circa 5 minuti buoni di pianto, mi allontanò dolcemente e mi disse: 《T/n stai tranquilla, ci sono io ora. Che ne dici di farci una cioccolata calda, così mi racconti tutto con calma?》
Annuii e mi diressi in salotto, mentre lei preparava la cioccolata.
Una volta pronta si avvicinò al divano con due tazze calde e un dolce sorriso in viso.
Si sedette e disse:《Allora, cos'è successo?》
Iniziai a raccontarle l'accaduto mentre lei seguiva attentamente.
Una volta finito, si sporse per asciugarmi le ultime lacrime presenti sul mio viso.
Dopodiché disse:《Quindi... provi qualcosa per lui?》
《Si.》
《Ma allora perché gli hai risposto così?》
《Ero spaventata, e lo sono tutt'ora. I-io... n-non riesco a fidarmi di lui.》
《T/n non è normale. È il tuo migliore amico, dovresti fidarti ciecamente, come lo fai con me.》
《Io mi fido di lui, ma non quando si tratta di... amore. Capisci che stiamo parlando di Oikawa? Lui cambia ragazza appena ne ha l'occasione, perché con me dovrebbe essere diverso?》
《E tu credi che non ti abbia parlato per un mese solo per una cotta? Andiamo, cosa c'è sotto?》
La fissai per diversi secondi.
Era impossibile nasconderle qualcosa, riusciva a leggermi perfettamente.
Presi finalmente coraggio e risposi《Ecco... h-ho paura Chiri.》
《Di cosa?》
《Ho paura che possa stancarsi di me. Ho paura che si renda conto che non è come pensa ora.》
Una lacrima.
《Ho paura che si possa essere sbagliato.》
Due lacrime.
《Che abbia solo confuso il fatto di volermi bene come amica con qualcosa che in realtà non prova.》
Tre lacrime.
《Ho paura che una volta resosi conto di ciò, voglia tornare ad essere solo un amico. Ho paura di tutto ciò perché io ci tengo veramente. E vorrei prendermi a schiaffi perché l'ho capito solo ora...》 un'altra lacrima percorse il mio viso, facendomi sentire il suo sapore salato.

|HAIKYUU!!|  ||ONE SHOTS X READER||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora