Mi trovo nel locale che ospita il ricevimento tenuto dal mio cliente.
Non devo far nulla se non fingere di essere la sua ragazza. Certo andarci a letto aumenterebbe molto di più la paga, ma essendo vergine, preferisco avere la mia prima volta con qualcuno di importante per me e non un tizio a caso. Ho espresso di persona questa richiesta al mio capo, che ha consentito con piacere.
Satori Tendou è un amico di infanzia e si è dimostrato molto disponibile quando gli ho chiesto aiuto per il disperato bisogno di soldi. Certo per "aiuto" intendevo raccomandarmi a qualcuno dei suoi tanti conoscenti, visto che con questo lavoro ha le mani ovunque. Invece il risultato è stato lui che mi proponeva il lavoro di escort e io con una penna in mano che firmavo il contratto.
《Le escort non devono per forza andare a letto con i propri clienti, questi spesso hanno solo bisogno di una ragazza da usare a loro piacimento: una fidanzata, una modella, una musa... perciò non ti preoccupare T/n, ti raccomanderò a clienti che non comprano sesso, e non ti toccheranno nemmeno con un dito se non lo vorrai.》 Così aveva detto il rosso, preoccupandosi di soddisfare le richieste di quella che era sua amica dalle elementari.Questo è il mio terzo cliente. I due che ho avuto precedentemente non mi hanno toccata con un dito proprio come diceva Tendou, e nemmeno quello attuale sembra interessato a me. Ogni tanto mi si avvicina circondandomi la vita per attirarmi a sé giusto per far capire ai presenti la sua "relazione" ed evitare che altre donne gli si avvicinino e interferiscano con il suo lavoro. Lui è fondamentalmente un uomo d'affari, molto concentrato sui suoi progetti, tanto da non aver nè tempo nè voglia da dedicare a nessuna donna. Il lavoro è la sua vita.
Sta parlando con un uomo quando la sua mano scende troppo in basso fino a strizzarmi una natica. Lo guardo allibita per poi rendermi conto della sua ex che lo guarda avidamente. Così gli metto una mano sul petto e mi avvicino a lui. "Questo piccolo sgarro ti costerà caro".Anche questo mese è finito. Torno in ufficio per sapere a chi verrò affidata per il prossimo turno. Busso alla porta e dopo un "avanti" entro in quello che costituisce l'ufficio del mio capo. È una stanza abbastanza grande, una parete completamente vetrata permette l'illuminazione. Davanti si trova una grande scrivania in mogano accompagnata da una poltrona e due piccole sedie in pelle color bordeaux. Prima della scrivania una piccola area conversazione costituita da due divanetti bianchi posti uno davanti all'altro divisi solo da un tavolino di vetro su cui sono poggiate delle riviste. Alle pareti sono invece presenti dei lunghi scaffali in legno scuro, che fungono da librerie e da archivio.
Il giovane uomo davanti a me indossa una maglia larga, dei pantaloncini e scarpe da ginnastica.
Si riconosce per i capelli rossi Magenta che gli ricadono sul viso e i suoi occhi affilati dello stesso colore, ma ciò che lo caratterizza è la sua bocca: un ghigno, solitamente amichevole, sempre stampato in volto.
Non si direbbe sia il mio capo, non dal suo abbigliamento almeno.Mi dirigo verso i divanetti per accomodarmi e pian piano che mi avvicino noto una strana espressione sul viso di Satori, seduto alla scrivania.
《T/n, non mi avevi detto che non volevi fare sesso con i miei clienti?》 Afferma preoccupato quanto irritato, mentre io di stravacco sul divano. Sono una ragazza che sa adattarsi alle situazioni, ma la mia indole è quella di un maschiaccio. In questo momento infatti indosso dei jeans aderenti, una maglia larga e delle scarpe da tennis. È anche grazie a questo che posso evitare di stare impettita come sarei costretta a fare con quei vestiti aderenti che lasciano vedere tutto anche al minimo movimento.
Dopo aver trovato una posizione comoda rispondo.
《Esatto, perché?》dico tranquilla.
《Perché? Beh l'ultimo cliente ha pagato una quota in più. Hai delle spiegazioni?》
A quelle parole ho un illuminazione.《Ah sarà per la strizzata...》
Tendou alza un sopracciglio, curioso di sapere, così gli riassumo l'accaduto.
《Stai tranquillo non ha toccato altro, e poi se dovesse ricapitare so cosa fare.》
《Oh tranquilla non accadrà.》
《Come fai ad esserne così sicuro?》
《Perché non ti affiderò più nessun cliente.》
Afferma tranquillamente mentre si stiracchia portando i piedi sopra il tavolo.
Scatto in piedi e mi dirigo verso la scrivania battendo i palmi sulla sua superficie.
《COSA? COME SAREBBE A DIRE! SAI CHE HO BISOGNO DI SOLDI!》
《Certo che lo so.》 Il braccio sinistro dietro la testa mentre si osserva accuratamente una mano.《Per questo continuerò a pagarti, ma non vedrai più nessun uomo.》
《Continuo a non capire. Credo di essere stata chiara quando ti ho detto che non avrei accettato le tue elemosina.》
《Non sono elemosina se sono io a darteli di mia iniziativa. E comunque non ti pagherei a vuoto, ma per il lavoro che farai per me.》distoglie lo sguardo dalla sua mano e mi guarda.
《E quale sarebbe?》 Chiedo accigliata.
《O mia cara, niente di diverso di quello che hai fatto fin'ora. Farai la escort, ma il tuo cliente per i prossimi mesi sarò io.》ed ecco il ghigno che ricompare.
Rimango allibita per un po' poi finalmente ritorno in me 《Come sarebbe a dire?! Non ho intenzione di fare la escort per qualcuno che conosco da quando ero bambina. E poi a cosa ti servo?》
《Tesoro, anche io sono un uomo d'affari e, per quanto possa sembrarti strano, anche io ho le solite galline intorno. Ho bisogno di mostrare di essere impegnato, e chi meglio di una ragazza come te?》poggia i piedi a terra e si sporge leggermente verso la scrivania.
《M-ma è strano. Mi fa strano fingere di stare con te... e poi...》
《Tranquilla T/n ho promesso che nessuno ti avrebbe toccata senza il tuo consenso e io sono il primo che rispetterà questa tua richiesta. Tuttavia non ti garantisco che non ci sia l'occasione per dover dimostrare questa "farsa". Probabilmente dovremmo spesso baciarci in pubblico.》
Inizio a sentire caldo al viso e dal suo sorrisetto posso comprendere di essere arrossita.
《Non preoccuparti. Ci farai l'abitudine.》dice tranquillamente ritornando a stravaccarsi sulla poltrona, girandosi il temperino tra le mani, senza incrociare il mio sguardo.
Decido di provocarlo per vedere la sua reazione.《E se io non volessi accettare?》
Molla tutto e alza il viso fissando i suoi occhi nei miei. Con tono tranquillo risponde《Troverei un altro modo per farti guadagnare abbastanza.》
Non pensavo che avrebbe risposto così. Credevo che mi avrebbe ricattata non aiutandomi. Invece non mi ha mai costretto a fare nulla che non volessi. Ha sempre tenuto conto di ciò che volevo e non si è mai tirato indietro. Si è dimostrato un vero amico.
《D'accordo. Accetto.》dico seria, incrociando le braccia al petto.
《Sicura?》appoggia i palmi alla scrivania e si protende verso di me.
《Certo, sarà un po' strano ma in fondo non dovrò fare niente di diverso da ciò che facevo prima.》
《Bene, allora passerai con me i prossimi 3 mesi. Giusto il necessario per guadagnare quello che ti serve.》 Sul suo viso compare di nuovo un sorrisetto provocante 《Iniziamo domani. Dovrò andare a Los Angeles per incontrare alcuni nuovi potenziali clienti. Vieni alle 8.00 qui in ufficio.》Si stacca dalla scrivania e si risiede sulla poltrona tornando ai suoi affari.
《D'accordo a domani.》 Esco dall'ufficio e mi dirigo verso casa pronta a fare le valigie.
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|HAIKYUU!!| ||ONE SHOTS X READER||
RomanceSaranno delle one shots con i personaggi di Haikyuu, perciò non c'è molto da dire. Cercherò di renderle il più interessante possibile. Detto questo, buona lettura. :)