|Carpe diem| |Akaashi Keiji|

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Era una splendida giornata di aprile. Il cielo azzurro contornato da nuvole bianche simili a morbido cotone. Il sole illuminava la miriade di negozietti che componevano il paesello battendo sulla terra acciottolata.
Nell'aria aleggiava il profumo dei ciliegi in fiore. L'odore della primavera.
Petali rosa incorniciavano le distese di verde, ed ogni tanto qualcuno cadeva, andando a poggiarsi sugli specchi d'acqua vicini o ad insinuarsi tra i capelli di qualche bambina.
Le persone percorrevano tranquille le stradine, chi a piedi e chi in bici, come me.

Mentre pedalavo una dolce brezza mi scompigliava i capelli, solleticandomi il viso e le braccia scoperte.
Percorrevo quel tragitto ogni venerdì mattina, il mio giorno libero, per raggiungere un luogo preciso.
I miei occhi percorrevano tranquilli ogni edificio in cerca dell'unico in legno con ampie vetrate che esponevano i migliori o i più ambiti libri.
In realtà sapevo perfettamente dove si trovasse, ma mi piaceva osservare le differenze tra le costruzioni in pietra e il legno scuro della libreria.

Arrivata legai la bici ed entrai.
Varcata la soglia, una dolce melodia mi avvolse.
Musica classica si disperdeva per il locale.
《Buongiorno.》 intonai spensierata.
《Buongiorno T/n-chan.》mi rispose un anziano signore.
Era il proprietario della libreria, un uomo alto e magro, con i capelli ingrigiti dal tempo. Le rughe imminenti sul suo viso, che sottolineavano i lunghi anni passati a sorridere, incorniciavano i suoi occhi gentili color ceruleo, che splendevano dietro le lenti di un paio di occhiali con la montatura a cerchio.
Spesso questi ultimi scivolavano sul suo naso sottile e appuntito, ma lui, pronto, li rispingeva indietro con il suo indice.
Il signor Nakano era un uomo molto colto, avrebbe saputo dirti molte cose sulla maggior parte dei libri presenti nel suo negozio, dai più vecchi ai nuovi arrivi. Non c'era libro che fosse passato in negozio senza che lui l'avesse letto.
Seppur riservato, era molto dolce e disponibile e con i suoi gilet color pastello ti regalava un senso di quiete e serenità, spesso spingendoti a parlargli e ascoltare le innumerevoli storie che sembrava potesse aver vissuto.
Lo conoscevo molto bene perché vendere libri con lui era stato il mio primo impiego all'età di 16 anni.
Adesso ho un nuovo lavoro, ma vengo ogni venerdì ad aiutarlo. Non che ne abbia bisogno, ma io sono affezionata a lui e al suo negozio, e lui a me.
È come una seconda casa.

Mi diressi nel retro, andando a poggiare la borsa.
Quando tornai vidi una pila di libri sul lungo bancone di quercia, e altri riposti in alcuni scatoloni lì vicino.
《Questi?》 chiesi.
《Andrebbero sistemati sugli scaffali. Tra poco vengo ad aiutarti.》 disse controllando alcuni ordini per la settimana.
《Non si preoccupi, faccio io. Ma...》 indicai i libri impilati con cura sul bancone 《Questi non deve leggerli?》
《No, già fatto.》
《COME? Ma sono arrivati solo ieri!》 eclamai meravigliata, sventolando la ricevuta. Mi mostrò un sorriso, per poi tornare a concentrarsi sul monitor.
《Va beh... ok...》
"In effetti c'era da aspettarselo..."
Presi il carrellino dal retro caricandoci gli scatoloni, per poi dirigermi nei diversi reparti a sistemarli.
Nonostante il negozio fosse già aperto, era ancora presto perciò non c'era nessuno.
Finito con i libri, mi sistemai dietro la cassa, su uno sgabello e, nell'attesa di qualche cliente, presi un libro ed iniziai a leggerlo:
Il Paradiso Perduto -John Milton.

Dopo qualche minuto sentii il tintinnio della campanella d'entrata.
Dalla porta vetrata entrò un ragazzo molto giovane, più o meno della mia stessa età.
Era piuttosto alto, aveva un corpo magro, ma tonico messo in evidenza dai suoi jeans e dalla sua camicia bianca che contrastava con i capelli neri un po' scompigliati. Il viso candido, dai tratti delicati, era leggermente rosato sulle gote per la brezza primaverile.
I suoi sottili occhi blu petrolio contornati da lunghe ciglia nere, scorrevano per tutto il locale, fermandosi nel momento in cui incontrarono i miei.
《Buongiorno Akaashi-san》affermai con un sorriso in volto.
《Buongiorno T/n-chan.》rispose con voce gentile.

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