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-Ma a che ora sei rientrato stamattina? Hai fatto un casino con quella pianola- espresse tutto il suo disappunto Seokjin stropicciandosi gli occhi a causa del leggero sonno mandato in fumo.

Il castano si tolse il pigiama piumato e iniziò ad abbottonare l'uniforme, immancabilmente stirata e immacolata, diede visione all'altro delle sue ampie spalle.

Non erano ancora così in confidenza per mostrare i pettorali, aleggiava ancora un certo profumo di imbarazzo.

Yoongi non era interessato a guardarlo infilarsi la camicia e tanto meno a parlare azionando le corde vocali, perciò in risposta si voltò nella direzione opposta inabissandosi sempre più tra le coperte.

-Non hai lezione alla prima ora?- i denti del pettine presero a masticargli le ciocche -Yoongi?- fissò quel paguro di lenzuola e piumone -Non vorrai mica subire dei richiami per mancare alle lezioni, vero? È successo qualcosa?-

-Seokjin...- sgusciò fuori dalle coperte -...uno...- contò con le dita -...la prima ora non ho lezione, due...stamattina ho fatto meno baccano possibile, non sono io la causa della tua insonnia, tre...mi stai disturbando se non si vede- ritirò le prime tre falangi in un pugno e attese la reazione dell'altro.

Il maggiore ghignò scuotendo la testa -Ti sei perso e adesso vuoi riposare...- il corvino lo guardò sorpreso -...ti capisco, anche io mi sono smarrito la prima settimana, uscendo da palestra però- guarnì l'imperfetta figura con la giacca ed afferrò lo zaino.

-Io vado al corso di matematica- si avvicinò alla porta.

-Ehi...- lo richiamò il taciturno -...sai per caso di una qualche stanza nei sotterranei? Una piccola area per le esibizioni-

-Fammi pensare...uhm no, non che io sappia, ma questo istituto è tanto grande, ci sarà sicuramente, perché?-

-Nulla-

-Ah ho capito, non ti bastano più le aule comuni, adesso vuoi addirittura scappare dagli esseri umani nelle segrete- si mise a ridere.

Yoongi al fine di non destare sospetti annuì sorridendo falsamente, con lo stesso sguardo e le labbra che mimavano la parola "Coglione".

-Mi stavo dimenticando che domani è domenica e possiamo andare a trovare i nostri genitori, ti andrebbe di venire con me?- strinse il laccio di cuoio sulla spalla con la speranza di un "Accetto".

-No, mi dispiace non ci posso essere-

-Beh capisco, anche tu vorrai vedere i tuoi, salutarli, abbracciarli e...-

-No, i miei sono morti- confessò freddo e senza una punta di vergogna per quell'orribile pensiero.

-Oh cielo, non lo sapevo scusami...- si ricompose -...quindi che farai?-

-Mi eserciterò e mi farò i cazzi miei- sorrise tornando a stendersi.

Seokjin abbassò il capo ed uscì, comprendendo veramente alla fine di essere stato un peso per tutto quel dialogo temporale.

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La giornata tramontò tra gli impegni e le ore scolastiche.

Al calar del sole la maggior parte dell'università era vuota, chi per legami di parentela e chi per luoghi nostalgici aveva abbandonato le proprie residenze settimanali.

ßℓαcк Yσυηg Cђαηg  ||  YσσηmιηDove le storie prendono vita. Scoprilo ora