Dall'altro lato Jimin non se la stava passando meglio.
Tornò a casa solo con il corpo, mentre la testa ormai era già andata da un po'.Quando entrò venne subito investito da un forte odore di lavanda, presente ormai in tutta la casa.
Aveva comprato quel piccolo profumino ancora prima che Wooyoung, il suo ragazzo,si trasferisse a casa sua, e non l'aveva mai cambiato. Era sempre stata la sua fragranza preferita, sin da bambino, e casualmente era anche la fragranza che si poteva sentire sui vestiti di jungkook.
Esso infatti inizialmente lo acquistò per avere qualcosa che gli ricordasse il ragazzo che aveva rubato il suo cuore e che ormai lo aveva lasciato solo, ma poi semplicemente ci fece l'abitudine e decise di non cambiarlo.Tolse le scarpe e lanciò svogliatamente la giacca da qualche parte sul divano, per poi dirigersi in camera da letto.
Non fece caso ad una figura che lo osservò per tutto il tempo, troppo impegnato a distruggersi la testa di pensieri, buttandosi di peso sul letto, con la testa nel cuscino.
Non fece neanche caso alla figura che lentamente si stese dietro di lui, accorgendosene solo quando il contatto della mano di wooyoung con il suo fianco lo fece sussultare dallo spavento.
Mano che poi andò ad avvolgerlo interamente.Di solito Jimin non negava mai a se stesso quel contatto che
per molto tempo lo aveva accompagnato tutte le sere, ma in quel momento gli diede quasi fastidio.
Non di lamentò ovviamente, anche perché nemmeno lui sapeva il motivo di quel fastidio."Minnie sei pensieroso. É successo qualcosa?"
"Tutto ok non preoccuparti woo. Sono solo pensieroso" rispose velocemente. Non voleva parlare di jungkook in quel momento, a dire la verità non voleva proprio parlare, ma il ragazzo non sembrava intenzionato a demordere.
"È successo qualcosa che non vuoi dirmi?
Sai che puoi dirmi tutto, io sono qui per te"La dolcezza delle sue parole fu qualcosa che spezzo in due il cuore del grigio.
Perché avrebbe dovuto mentire al suo fidanzato?
In fin de conti non era successo niente di che.
Ma allora perché non riusciva a nominarlo?
Una risposta se la meritava, lui che lo aveva preso sotto la sua ala protettrice e che con la sua estrema dolcezza e bontà aveva curato tutte le ferite che jungkook aveva creato.I due erano conosciuti per caso.
Erano già passati dei mesi dalla partenza di jungkook ma il maggiore ancora non riusciva a metabolizzare che la sua metà lo avesse abbandonato per un stupido lavoro.
quella sera stava davvero a pezzi, più del solito.
uscì con lo scopo di cambiare aria e si ritrovo in un bar, completamente ubriaco, mentre cercava,tra un bicchiere e l'altro, di sfogare tutto il dolore che possedeva.
Il barista, che in quel periodo aveva i capelli di un rosa molto chiaro, decise di tenerlo sempre vicino al bancone per evitare che facesse cavolate e poi, vedendo che faceva fatica perfino a reggersi sulle gambe, lo accompagnò a casa, in quanto non lo avrebbe mai lasciato andare a piedi da solo, nel bel mezzo della notte, in quello stato.
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𝙤𝙪𝙧 𝙨𝙚𝙖𝙨𝙤𝙣 (𝑝𝑗𝑚.𝑗𝑗𝑘)
Romance"hai costruito una vita senza di me, quindi ora non provare a rientrare nella mia e scombussolare tutto. Non ti azzardare, io non lo merito Jungkook" ↠ boyxboy ↠ smut/soft ↠ don't like? don't read!