𝙤𝙪𝙧 𝙨𝙚𝙖𝙨𝙤𝙣 (𝑝𝑗𝑚.𝑗𝑗𝑘)

𝒄𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 19

non riuscii a contarli, ma si spaventò per l'enorme quantità di tagli ormai cicatrizzati presenti su quel pezzo angelico di pelle. erano almeno una ventina orizzontali, ma quello che lo fece scoppiare a piangere fu l'unico taglio verticale, dritto e preciso, che si estendeva su tutta la superficie del braccio.

il grigio, che sembrava neanche ricordarsi di quei segni, prima che le lacrime cominciarono ad uscire dagli occhi del minore abbassò la testa, non accorgendosi di niente, tornando al suo meticoloso e preciso lavoro.

disinfettò le ultime parti mancanti con estrema delicatezza e avvolse una benda sulla mano sinistra, fasciandola, ma con la destra non fu così semplice, perchè essa prese a tremare troppo forte per riuscire a fissare una fascia sopra

"jungkook potresti stare fermo? non riesco a chiudere la-"

alzò gli occhi verso il nominato e quando li incrociarono, jimin boccheggiò a quel pianto disperato di cui non si era minimamente accorto.

il moro infatti, per non farsi notare, aveva fatto sprofondare il viso nella sua stessa giacca, silenziando i vari versi, ma trattenere i singhiozzi aveva provocato una serie di brividi in tutto il corpo

"ehi jungkookie respira" sussurrò jimin, non sapendo veramente come comportarsi.
Aveva avuto anche lui in passato decime di attacchi di panico, ma non ne era mai stato testimone di uno

Si buttò a terra con le ginocchia, posizionandosi tra le gambe del moro, e gli prese dolcemente il volto tra le mani.
Voleva guardarlo negli occhi, capire ancora una volta cosa ci fosse che non andava, ma gli specchi del moro erano troppo bagnati per poterli anche solo aprire

" jungkookie..."

con le poche forze che gli rimanevano il minore afferrò una mano del grigio, facendolo sussultare per il gesto meccanico improvviso, e portò il  polso sulle proprie labbra

" m-mi d-dispiace" continuava a ripetere "mi d-dispiace c-così tanto" sussurrò singhiozzando contro il polso dell'altro, continuando a baciarlo come a voler cancellare tutti quei segni indelebili da li

"c-che c-cosa ho f-fatto" jimin cominciò a preoccuparsi veramente quando il minore boccheggiò in cerca di aria.
Tolse di scatto il suo braccio dalla presa triste del moro, e afferrò di nuovo il suo volto, alzandogli la testa nella sua direzione

"jungkook ho bisogno che mi guardi ora" disse, incastrando insieme i loro occhi

"mi vedi kookie? La senti la mia voce? Io sono qui, sono vivo, ti prego respira con me. Sono qui accanto a te, sto bene, non è colpa tua. Abbiamo fatto entrambi degli sbagli ma io sono vivo, le senti le mie carezze? riesci a percepirmi?  devi respirare kookie, respira per me, per favore, mi stai spaventando"

il grigio fece scontrare le loro fronti, lasciando solo qualche centimetro a separarli, con una mano prese ad accarezzare la nuca del minore, mentre l'altra rimase sul suo viso, cercando di infondergli più calore possibile.

"Devi calmarti kookie, ti prego, ti stai facendo male" sussurrò, mentre alcune lacrime scivolarono silenziose.
Aveva paura, non sapeva che fare, non aveva mai visto jungkook in quello stato, lui non piangeva, e sapere di essere lui la causa di tutto quel dolore, lo stava distruggendo

Non gli importava più se si fosse tagliato per colpa sua, in quel momento voleva soltanto non averlo mai fatto

dal lato suo jungkook voleva calmarsi, non voleva far piangere il suo jimin, ma non riusciva a controllare il suo corpo:
non voleva  piangere, ma le lacrime uscivano da sole
Voleva calmarsi, ma il suo corpo non lo ascoltava
Voleva consolare il suo hyung, ma in quel momento non riusciva a consolare neanche se stesso

riuscii a malapena a fare tre respiri totalmente disordinati e incompleti, prima che la sua testa si appoggiò sfinita sulla spalla del maggiore

" respira, va tutto bene, io sto bene, respira piano" sussurrò il grigio al suo orecchio, accarezzandogli il collo.

Si strinsero entrambi come mai prima, avendo bisogno solamente dell'altro in quel momento, ringraziando il cielo che quello strazio fosse finito

rimasero in quella posizione per minuti, nel completo silenzio, jimin perchè voleva sentire se il respiro di jungkook stesse tornando regolare, il minore perchè era finalmente tra le braccia della persona che più amava al mondo, e aveva il terrore che se si fossero staccati, tutto sarebbe tornato come prima

il tempo si fermò in quel momento, jimin tra le gambe del moro che lo coccolava e jungkook accasciato sulla sua spalla, che lo stringeva a se con le sue forti e possenti braccia, con la sola grande città da testimone.
i cuori di entrambi presero a battere tropo velocemente, mentre nessuno dei due accennava a muoversi minimamente

"va meglio ora kookie?"

"s-si, grazie" rispose stanco, e alzò il suo viso , prendendo stavolta lui il volto del maggiore tra le mani e facendo scontrare le loro fronti

"p-promettimi di non farlo p-più, ne p-per me ne p-per nessun altro, nessuno m-merita il tuo dolore a-angelo"

"te lo prometto jungkook"

puntarono gli occhi gli uni negli altri,e i loro visi presero ad avvicinarsi lentamente. nessuno dei due ragionava più razionalmente. si fissarono entrambi le labbra e con una lentezza distruttiva  annullarono quel poco di distanza fra loro, lasciando che le loro labbra si sfiorassero delicatamente, ma prima che qualcosa potesse succedere jimin lentamente si allontanò da quel contatto, lasciando a jungkook solo un senso di vuoto e rifiuto

Ed in quel momento il moro realizzò quanto effettivamente lo aveva perso

"sarà meglio che vada ora" disse il grigio, alzandosi da terra e baciando dolcemente la guancia dell'altro, prima di afferrare le sue cose e correre fuori da quell'appartamento.

e jungkook non gli corse dietro,
lo lasciò andare via,
ancora,
un'altra volta,
forse per sempre.

Odiatemi, ne avete il diritto.
Come state?
Ieri alla stazione centrale di milano hanno pubblicato su due maxi schermo dei video di jungkook per il suo compleanno.
Qualcuno di voi é andato a vederli? Magari ci siamo incontrati.
Vi voglio bene🍒