𝒄𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 22

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se una persona avesse potuto mostrare il livello di felicità attraverso la luce, tutti in quel momento avrebbero tranquillamente potuto scambiare jungkook per un sole

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se una persona avesse potuto mostrare il livello di felicità attraverso la luce, tutti in quel momento avrebbero tranquillamente potuto scambiare jungkook per un sole.

Era entrato addirittura dalla porta principale della sua azienda con un sorriso talmente grande, da contagiare anche i dipendenti che quindi vedendolo, non potevano fare altro se non sorridergli di ricambio.
Aveva salutato tutti con un dolce inchino e un gesto della mano, lasciando stupito chiunque l'avesse visto quella mattina

Yoongi, che come tutte le mattine se ne stava appoggiato alla macchinetta del caffè aspettando la sua dose giornaliera, non si lasciò scappare quella bolla di luce che ora saltellava come un bambino per i corridoi e, una volta preso il bicchierino, non perse tempo e lo seguii nel suo ufficio, dove addirittura stava ballando in modo infantile sulle note di una canzone da lui cantata

"Allora, quanti soldi hai vinto alla lotteria?" Disse, arrivandogli proprio dietro le spalle senza farsi sentire

"AH! HYUNG MA CHE DIAMINE DI MODI SONO?" Urlò il moro, arrossendo alla figura che aveva appena fatto davanti al suo prezioso mentore

"a cosa devo tutta questa felicità coniglio?"

Jungkook, a sentire quel nomignolo, si ricordò di come lo aveva chiamato la sera precedente il suo hyung e non poté fare altro che sorridere ancora di più

"Okok cambio tutto, non é la lotteria, direi che la causa della felicità sia un certo nano"

"Parli come se tu fossi tanto più alto hyung" ribadì in modo scherzoso

"Esilerante moccioso, allora che è successo con jimin?
e diamine piantala di sorridere in quel modo, sembri un'idiota e tra un po' mi serviranno gli occhiali da sole"

"Non posso hyung, anche solo sentire il suo nome mi fa sorridere, sono innamorato di ogni lettera che lo compone"

"disgustoso" affermò il menta, stravaccandosi sulla poltrona posta davanti alla scrivania del CEO.

Il moro non si arrabbiò ne ci rimase male, conosceva bene il suo hyung, e sapeva che aveva una certa repulsione per l'amore.
Non che in tutti questi anni non gli avesse dimostrato affetto, solo lo faceva in altri modi, diciamo che non era l'uomo più smielato sulla faccia della terra

" ieri é venuto a casa mia, e ci stavamo quasi baciando, ma poi lui si è alzato correndo e allora io preso dal panico gli ho scritto un messaggio di scuse, pensavo che non avrebbe mai risposto e invece mi ha perdonato, ha detto che non riesce ad essere arrabbiato con me, ma poi ho pensato al fatto che non si stava spostando quando volevo baciarlo, sembrava quasi che lo volesse anche lui, e per quanto dovrei essere triste del rifiuto non posso fare a meno di essere al settimo cielo hyung, forse ho una speranza capisci? forse non è tutto-"

"aish, fermo macchinetta non ci ho capito niente!"

"ci stavamo per baciare hyung, per baciare, ero a tanto così dal riprovare quelle labbra. Mi manca da morire, mi manca veramente da star male, più vado avanti più capisco che senza di lui non mi ci vedo, ho bisogno della sua presenza sempre nella mia vita.
Per quei minuti che è rimasto a casa mia, quella casa mi é sembrata, non so, completa, come se non mancasse più niente.
io ho bisogno di Jimin, ho bisogno che lui torni ad amarmi e non posso proprio pensare di arrendermi"
disse fiero, allargando per quanto possibile quel sorriso che avrebbe fatto invidia a chiunque

"non sarà semplice lo sai, ma sono davvero fiero dell'amore e la determinazione che ci metti, e se conosco bene quel nano vedrai che tornerà da te, abbi pazienza"
affermò il menta, guardando con orgoglio il minore.

Si rese conto in quel momento che del piccolo kookie sprovveduto e debole che aveva preso sotto la sua ala protettrice anni prima, non esistevano più tracce.
era estremamente felice di cosa il suo amico era diventato, sia a livello professionale che non, e non poté fare altro che ammirarlo dal basso, con gli stessi occhi di un padre che guarda fiero suo figlio

"ne avrò hyung, per lui ne avrò fino alla fine"

"ora che ci penso non vedo quella testa bionda da un bel po', ammetto che manca anche a me"

"non è più biondo, ora è grigio, e se vuoi puoi venire con me oggi pomeriggio, ci incontriamo al bar per un caffè, perché non ti unisci anche tu?"

"oh no, non vorrei mai intromettermi nella coppietta, vai tu, ci saranno altre occasioni coniglio"

"ma scherzi, lo sai che jiminie stravede per te, gli farà un sacco piacere rivederti ne sono sicuro, e a me non dai fastidio" rispose il minore, intenerito dal comportamento del suo amico.
ovviamente non era ne geloso ne arrabbiato, yoongi era suo fratello, si fidava di lui come di nessun altro, e poi sapeva quanto jimin tenesse a lui, quando stavano insieme e ne combinava una delle sue, yoongi era sempre pronto a sorreggere il grigio e dargli una strigliata

"offri tu?"

"a jiminie si, tu sei grande abbastanza per pagarti un caffè da solo"

"insolente"

il moro afferrò il telefono, ridendo sonoramente alla faccia imbronciata del menta che continuava a sbruffare

jungkook
ehi, ci vediamo per le 5 al bar, ti va bene?
ah, porterò una persona con me, spero non ti dia fastidio,

jiminie<3
si ok, e fa come vuoi, non mi importa

jungkook
oh, okay... a dopo allora jiminie hyung

"tutto bene gguk?" chiese il menta, vedendo lentamente sparire il sorriso del minore

"cosa? oh si, certo hyung"

e ora cosa c'era che non andava?







gio ha aggiornato in fretta,
preparate gli ombrelli che oggi diluvia lol.
spero la storia vi stia piacendo 💛

spero la storia vi stia piacendo 💛

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cute
(≧∀≦)

𝙤𝙪𝙧 𝙨𝙚𝙖𝙨𝙤𝙣   (𝑝𝑗𝑚.𝑗𝑗𝑘)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora