19- Addobbi e anatroccoli

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Harry

Il sogno di un qualsiasi adolescente è avere dei genitori simpatici, visto che a quell'etá ci sentiamo contro anche la coperta che puntualmente ci avvolge facendoci rotolare in malo modo dal divano.

Bene, io Harry James Potter, ragazzo di quindici anni, bambino sopravvissuto (se preferite) potrei lamentarmi di tante cose, ma di sicuro non potrò mai e poi mai lamentarmi di vivere con i Malandrini e mia madre.

O almeno pensavo questo fino ad oggi.

Ventitré Dicembre, sono appena le sette del mattino e sono stato svegliato da una voce.

"Jingle bells, Jingle bells, Jingle... aspetta! James, com'è che faceva?"

"Jingle all the way!" Suggerisce mio padre, ridacchiando.

Svegliarsi e trovare un esemplare di Sirius Black con tanto di cappellino natalizio che saltella sopra una panca per arrivare all'albero di Natale cantando canzoni natalizie non è una cosa augurabile per la salute di un adolescente.

Specialmente se quel Sirius Black è in mutande.

"Pad, copriti che è entrato mio figlio!" Gli urla mio padre.

"Aiuto!" Esclama lui prima di trasformarsi in cane.

Ora al posto del Sirius saltellante, c'è una cane con il cappellino -mentre saltella- sopra la scala cantando (nella sua lingua) quella che solo dopo capisco essere Jingle Bells.

"Sirius, gentilmente, potresti andare di lá evitando di bloccare la crescita a mio figlio?"

"Già successo, papà, tranquillo. Ma che stavate facendo?"

"Stavamo andando a comprare la roba natalizia, la mamma di Sirius non era il tipo di donna che addobbava per Natale."

A quell'affermazione di mio padre, Sirius si ritrasforma in umano e dice: "Mio zio, l'unico simpatico e con un briciolo di umanità, quando gli raccontavo che mia madre non addobbava la casa e mi picchiava mi diceva sempre «Tranquillo, Sirius, si chiude una porta e si apre un portone». Il punto è che forse ho frainteso e mia mamma il portone lo ha preso in faccia quando sono scappato! Boom!" Urla, per poi buttarsi a peso morto sul divano.

"Bene, Sirius," mio padre si massaggia la tempie, disperato. "Ora noi andiamo al negozio di alberi di Natale e lo compriamo."

"Ah... non andiamo nella foresta?"

"Cosa? No!"

"Peccato... dovevo fare pipì."

"Sirius! Abbiamo il water!"

"Sì, ma fare pipì come un cane è meglio!"

"Smettila!"

"Ehi, James..."

"Mmh?"

"I cervi come fanno la pipì?"

"Sirius sono le sett- oh aspetta. Hai ragione!"

"Papá, non ti ci mettere anche tu, per favore!"

"Harry, noi andiamo!" Esclama mio padre, mentre passa a Sirius un paio di pantaloni.

"Dove andate?"

"Nella foresta! Dobbiamo controllare... un paio di cose. Sveglia Remus e vai con lui al negozio d'alberi. Non lasciate la mamma al negozio di accessori, l'ultima volta lo ha saccheggiato."

"Papà, ma..."

"Ssh! Vai a svegliarli!"

"Va bene..."

Il ritorno di Lily e James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora