Harry
"Noi non dovremmo essere qui!" esclama subito mio padre. "Ragazzi, andiamo a nasconderci."Lui e tutta l'Allegra combriccola salgono in soffitta mentre la signora Weasley è sconvolta.
"Il Ministro... ma perché...? Non capisco..."
Ma non c'è il tempo di discuterne; un attimo dopo, il signor Weasley compare al cancello, accompagnato da Rufus Scrimgeour, con la sua inconfondibile criniera brizzolata.
I nuovi arrivati attraversano il cortile diretti al giardino e alla tavola illuminata, dove tutti sediamo in silenzio, guardandoli. Quando Scrimgeour è a tiro di lanterna, noto che è molto invecchiato, dimagrito e cupo.
"Mi spiace di interferire." esordisce il Ministro, zoppicando fino al tavolo. "Soprattutto perché sto rovinando una festa".
Il suo sguardo indugia sull'enorme torta a forma di Boccino. "Cento di questi giorni!"
"Grazie." rispondo.
"Ho bisogno di parlarti in privato." continua. "Anche col signor Ronald Weasley e con la signorina Hermione Granger."
"Noi?" domanda Ron, sorpreso. "Perché noi?"
"Te lo dirò quando saremo in un posto più intimo." ribatte Scrimgeour. "Esiste un posto del genere?" chiede al signor Weasley.
"Sì, certo." risponde il signor Weasley nervosamente. "Il... ehm... il salotto, perché non andate là?"
"Fammi strada." dice Scrimgeour a Ron. "Non c'è bisogno che ci accompagni, Arthur."
Io, Ron e Hermione ci alziamo e ci avviamo verso la casa in silenzio.
So che i miei amici stanno pensando la stessa cosa: Scrimgeour deve aver saputo che non torneremo a Hogwarts. Il Ministro non parla mentre attraversiamo la cucina in disordine e raggiungiamo il salotto.
Il giardino è ancora immerso in una morbida, dorata luce serale, ma in casa è già buio.
Accendo con la bacchetta le lampade a olio, che illuminano la stanza sciupata ma accogliente. Scrimgeour prende posto nella poltrona sfondata del signor Weasley, lasciando Ron ed Hermione a strizzarsi fianco a fianco sul divano. Poi parla.
"Ho alcune domande da fare a ognuno di voi, e credo sia meglio procedere con ordine. Voi due." e indica me ed Hermione "Potere aspettare di sopra; comincerò con Ronald."
"Noi non andiamo da nessuna parte" ribatto, e Hermione annuisce con forza. "O parla con tutti e tre, oppure non se ne fa niente".
Scrimgeour mi squadra con uno sguardo gelido.
Probabilmente starà scegliendo quale morte affibbiarmi. Ghigliottina o lapidazione?
"Molto bene, allora starete insieme." sbuffa, scrollando le spalle. Si schiarisce la gola. "Sono qui, come certo sapete, a causa del testamento di Albus Silente."
Io, Ron e Hermione ci guardiamo con gli occhi spalancati.
"A quanto pare è una sorpresa!" Deduce. "Dunque non sapevate che Silente vi ha lasciato qualcosa?"
"A... a tutti?" chiede Ron. "Anche a me e Hermione?"
"Sì, a tutti e..."
Ma io lo interrompo. "Silente è morto più di un mese fa. Perché avete aspettato tanto per darci quello che ci ha lasciato?"
"Non è ovvio?" interviene Hermione, prima che Scrimgeour possa rispondere. "Volevano esaminare l'eredità. Non ne aveva il diritto!" protesta, con voce rotta.
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Il ritorno di Lily e James Potter
FanfictionE se per una magia sconosciuta al mondo magico Lily e James Potter dovessero tornare in vita mentre Harry è al suo quarto anno? Cambierebbe qualcosa? Harry parteciperebbe al torneo tre maghi? E come proseguirebbe la storia? [Dal capitolo 39] "Non è...