35- Visite non proprio gradite

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Sirius
Harry non è più lo stesso, ormai.
Finito il funerale di Silente, è scoppiato in lacrime e poi è svenuto.

Lo abbiamo dovuto portare di fretta e furia a Grimmauld Place, dove ha dormito per due giorni di seguito.

Ed ora, a distanza di un mese, ne risente ancora.

Sta tutto il giorno chiuso nella sua stanza a studiare, dice, non vuole mangiare e non incontra nessuno se non Ron ed Hermione.

Loro sanno cosa sta tramando Harry, ma non vogliono parlare.

Persino Ginny ha un diavolo per capello con lui, che si rifiuta di parlarle o di vederla.

Però, come penso ormai sappiate, è una ragazza tosta e oggi ha deciso di recarsi in volo fino alla finestra della camera di Harry, sfondandola per entrare, mentre lui dormiva.

Ginny
"Buongiorno, amore." Lo saluto, scendendo dalla scopa.

Strizza le palpebre.

"Ti ricordi di me, vero?" Domando avvicinandomi. "Sono Ginny Weasley, ho sedici anni..." mi avvicino ancora di più a lui. "E sono la tua fidanzata, razza di idiota!"
Gli mollo un calcio negli stinchi. "Si può sapere che cosa hai fatto nell'ultimo mese?! Ti sei dimenticato di me?! Sai quante volte sono venuta per parlarti? E quante volte i tuoi mi hanno detto che non volevi parlare con nessuno?! Che razza di comportamento è!?"

"Ginny..." sussurra.

"Ah, bravo. Quindi lo ricordi il mio nome!"

"Io..."

Prima che possa ribattere con una battuta, lui mi crolla addosso singhiozzando.
"Sono uno stupito, hai ragione... sono un fidanzato tremendo!" Singhiozza. "È solo che... che..." si asciuga il naso gocciolante. "Da quando lui non c'è più, cerco di completare il compito che mi ha lasciato... solo così potremo sconfiggere Voldemort."

"Harry..." mormoro, stringendolo a me. "So come ti senti. Mi sentivo così quando mi avevi lasciata, qualche mese fa." A dire questa frase mi si forma un nodo in gola. "Però, non ti chiudere in te stesso. Devi svagarti..."

Poi, mi viene un lampo di genio. Estraggo un bigliettino dalla tasca dei miei pantaloni. "Ecco qui, per esempio, un modo per svagarti!"

Lui lo afferra e legge ad alta voce:
"Matrimonio di Bill e Fleur. Venite tutti!" Poi mi guarda incredulo. "Hanno deciso di sposarsi... durante la guerra?"

"Proprio per questo hanno deciso di sposarsi ora." Sorrido. "Devi venire. Tu e la tua famiglia dovete venire! Da quant'è che non festeggi qualcosa come si deve, eh?"
Gli afferro la mano. "Andiamo!"

Lo tiro al piano di sotto, con me.
Tutti i suoi familiari ci guardano scioccati, facendo muovere la testa da me a lui, come se stessero seguendo una partita di Ping pong.

"Harry!" Esclama sua madre, abbracciandolo. "Sei... sei uscito dalla tua stanza!"

"Allora non sei morto!" Esclama Sirius.

"Ci stavamo un attimino preoccupando..." mormora Remus.

"Smettetela, voi due!" Li rimprovera suo padre. "Harry è tornato!"

***

Harry
Dopo essere uscito dal mio stato di 'depressione', soprannominato così dal mio dolcissimo padrino (grazie di esistere, Sir. Non saprei come fare senza di te...), ho imparato a cucinare, mi hanno regalato un telefono per poter chiamare i miei amici, ho fatto i compiti e ho riscoperto cos'è la famiglia.

Il ritorno di Lily e James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora