30- Gli Horcrux

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Harry
Arrivato davanti l'ufficio di Silente, dopo aver detto la parola d'ordine -bignè al caramello-, Silente mi fa entrare.

"Harry!" mi accoglie Silente, sorpreso. "A che cosa devo questo assai tardo piacere?"

"Signore... ce l'ho. Ho il ricordo di Lumacorno!"

Prendo la boccetta e la mostro a Silente. Per qualche istante, il Preside la fissa, sbalordito. Poi il suo volto si distende in un gran sorriso.

"Harry, è una notizia straordinaria! Bravissimo, davvero! Sapevo che ce l'avresti fatta!"

"E adesso..." prosegue, posando il bacile di pietra sulla scrivania e vuotandovi dentro il contenuto della bottiglia, "Adesso, finalmente, vedremo. Harry, presto..."

Mi chino nel pensatoio e vengo portato per la seconda volta nel vecchio studio di Lumacorno.

Era sempre lui, più giovane, con i capelli color paglia fitti e lucidi e i baffoni biondo zenzero; era comodamente seduto in poltrona, i piedi appoggiati a un puf di velluto. Con una mano reggeva un bicchiere di vino, con l'altra frugava in una scatola di ananas candito. E tra gli studenti seduti attorno a lui c'era Tom Riddle, l'anello nero e oro di Orvoloson che gli scintillava al dito.

«Signore, è vero che la professoressa Gaiamens va in pensione?»

«Tom, Tom, anche se lo sapessi non potrei dirtelo» rispose Lumacorno, agitando il dito a mo' di rimprovero, e facendogli intanto l'occhiolino. «Ammetto che mi piacerebbe sapere da dove prendi le tue informazioni, ragazzo; ne sai di più di metà del corpo insegnanti, davvero! Con la tua inquietante capacità di scoprire le cose che non dovresti sapere, e la tua abile adulazione verso coloro che contano... grazie per l'ananas, fra parentesi, hai ragione, è il mio frutto preferito.»

Parecchi ragazzi ridacchiarono.

«... mi aspetto che tu diventi Ministro della Magia entro vent'anni. Quindici, se continui a mandarmi ananas, io ho ottimi contatti al Ministero!»

Tom Riddle si limitò a sorridere mentre gli altri ridevano. «Non vengo dall'ambiente giusto, innanzitutto»

«Sciocchezze» tagliò corto Lumacorno, «con capacità come le tue, è lampante che discendi da una rispettabile stirpe magica. No, andrai lontano, Tom, non mi sono mai sbagliato su uno studente»

L'orologino d'oro sulla sua scrivania batté le undici e lui si voltò a guardarlo. «Cielo, è già così tardi? È meglio che cominciate ad andare, ragazzi, o ci metteremo tutti nei guai. Lestrange, voglio la tua relazione per domani o finirai in punizione. Lo stesso vale per te, Avery.»

Uno dopo l'altro i ragazzi uscirono. Lumacorno si alzò dalla poltrona e mise il bicchiere vuoto sulla scrivania. Un movimento alle sue spalle lo fece voltare: Riddle era ancora lì.

«Attento, Tom» lo ammonì. «Non vorrai farti sorprendere fuori dal letto nelle ore proibite, sei anche un prefetto...»

«Signore, volevo chiederle una cosa...»

«Chiedi, ragazzo mio, chiedi...»

«Signore, mi chiedevo che cosa sa degli... degli Horcrux».

Lumacorno lo fissò, mentre le grosse dita accarezzavano distrattamente lo stelo del bicchiere.

«È una ricerca per Difesa contro le Arti Oscure?»

«Non proprio, signore» rispose Riddle. «Mi sono imbattuto in questa parola leggendo e non l'ho capita bene»

«No... insomma... è molto difficile trovare a Hogwarts un libro che parli degli Horcrux, Tom. È roba molto Oscura, molto Oscura davvero» ribatté Lumacorno.

Il ritorno di Lily e James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora