Il ritorno di Lily e James Potter

22- Inizio col botto

Sirius

"'Giorno." Mormoro, entrando in cucina.

"Buongiorno Pad!" mi saluta James. Poi mi squadra e non sembra molto convinto. "Non hai una buona faccia..."

"No, decisamente no." Concordo, annuendo.

"Piccolo, cosa è successo?" Mi chiede Remus, accarezzandomi i boccoli corvini.

Prima di rispondergli, la mia attenzione viene catturata dalla copia ora-non-proprio in miniatura di James che sta scendendo le scale.

"Buongiorno!" Dice raggiante.

Nel momento in cui apre la bocca -probabilmente per chiedermi il perché della mia faccia- io esco dalla mia tasca il giornale tutto spiegazzato e lo butto sul tavolo.

"Leggete." Ordino, sospirando.

Lily recita ad alta voce: "Notizie dell'ultima ora: Nuove aggressioni. Quartiere di Mezzosangue ridotto al suolo. Dieci vittime e tre gravemente feriti."

"Ora capisco perché sei così di cattivo umore..." annuisce Remus, storcendo la bocca.

Annuisco. "È così. Le aggressioni aumentano quotidianamente e noi siamo qui, fermi. Mi sento un poco inutile, voi no?"

Lily inarca un sopracciglio. "Devo ricordarti che io e James lo siamo a tutti gli effetti, Sirius?"

James fa sì con la testa. "Siamo bloccati qui, in questa casa. Non è bello."

Sospiro e solo in quel momento do un'occhiata all'orologio. "Harry! Devi essere al binario tra quindici minuti!" Ghigno. Tocca a me accompagnarlo.

"No!" Esclama Remus, leggendo la mia espressione. "Conosco quella faccia, Sirius! Tu non andrai al binario da solo, io ti accompagnerò!"

"Ehi! Ma cosa potrei mai fare di male, scusa?" Protesto, anche se sto mentendo.
So cosa potrei fare.

"Tipo attaccare Draco Malfoy?"

James ridacchia, mentre Lily si sbatte una mano sul volto. "Remus, andrai con Sirius ed Harry."

"A piedi non arriveremo mai in tempo," ragiona Harry. "E non posso smaterializzarci. Come faremo?"

"Io un'idea l'avrei..." dico, ghignando.

Remus spalanca gli occhi. Ha evidentemente capito.

***

"QUESTA MOTO È UNA FORZAAAA!" Esclama Harry, stretto al mio busto sopra la mia moto volante.

"Non mi sentivo così giovane da troppo tempo!" Urlo, sentendo il vento scompigliarmi i capelli.

"Sir, non dovresti indossare un casco?" Dice Remus, provando a non vomitare.

"Nah! Mi piace sentire il vento scompigliarmi i capelli!"

"Che vanno diritti in faccia a me!" Esclama Harry ridendo.

"Ehi Rem, come va lá dietro?" Chiedo, ghignando.

"Magnifique!" Esclama sarcastico.

"Remus! Da quando parli francese?" Chiede Harry, stupito.

"Parlane con il tuo padrino..." sorrido. "Quando eravamo giovani passavamo i pomeriggi a studiare francese!"

"Sirius, perché parli francese?" Mi chiede il mio figlioccio.

"I miei ritenevano che fosse una lingua elegante e degna di un vero Black. Francamente mi piaceva, una delle poche cose giuste che abbiano fatto... seconda solo a fare me."