37- Il matrimonio

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Harry
Alle tre del pomeriggio seguente io, Ron, Fred e George andiamo nell'orto fuori dall'enorme padiglione bianco, in attesa degli invitati.

Ho trangugiato una bella dose di Pozione Polisucco e adesso sono la fotocopia di un giovane Babbano coi capelli rossi del villaggio vicino, Ottery St Catchpole, al quale Fred ha sottratto dei capelli con un Incantesimo di Appello.

Il piano è presentarmi come 'il cugino Barny' e sperare che mi confondessi nella moltitudine dei parenti Weasley.

I miei genitori sarebbero stati, invece, sotto il mantello dell'invisibilità.

Una schiera di camerieri in bianco sono arrivata un'ora fa, insieme a una banda in divisa dorata, e si sono seduti tutti quanti sotto un albero poco lontano.
Dietro di me, il tendone si apre su file e file di fragili sedie dorate ai due lati di un lungo tappeto color porpora.

Ai pali di sostegno sono intrecciati fiori bianchi e oro.

Fred e George hanno fissato un enorme grappolo di palloncini anch'essi dorati sopra il punto preciso in cui Bill e Fleur diventeranno marito e moglie.

Fuori, farfalle e api volano pigre sull'erba e sulle siepi.

Mi sento a disagio: il ragazzo Babbano di cui ho preso le sembianze è un po' più grasso di me e l'abito da cerimonia è stretto e caldissimo nel fulgore della giornata estiva.

"Quando mi sposo io." dichiara Fred, strattonandosi il colletto del vestito, "non voglio nessuna di queste assurdità. Potrete mettervi quello che volete, e infliggerò alla mamma un bell'Incantesimo Petrificus finché non sarà tutto finito."

"Non è andata così male stamattina, tutto sommato" osserva George. "Ha pianto un po' per l'assenza di Percy, ma chi lo voleva? Oh, cielo, preparatevi... ecco che arrivano."

Dal nulla, una alla volta, figure dai colori vivaci cominciano ad apparire al limitare del cortile. Nel giro di pochi minuti, una processione prende a serpeggiare attraverso il giardino diretta al padiglione.

Fiori esotici e uccelli incantati fluttuano sui cappelli delle streghe, sulle cravatte dei maghi brillavano gemme preziose; il chiacchiericcio eccitato diventa sempre più forte, soffocando il ronzio delle api man mano che la folla si avvicina alla tenda.

"Ottimo, mi è sembrato di vedere qualche cugina Veela." Ghigna George, allungando il collo per guardare meglio. "Avranno bisogno che qualcuno gli spieghi le usanze inglesi, ci penso io..."

"Non così in fretta, Lobo Solitario." Interviene Fred.

Sfreccia oltre il branco di streghe di mezza età che guidano la sfilata e: "Ecco... permettez-moi di assister vous." cinguetta a una coppia di graziose fanciulle francesi, che con una risatina si fanno scortare dentro.

A George rimangono le streghe di mezza età, Ron si incarica di accompagnare Perkins, l'anziano collega di suo padre al Ministero, mentre a me tocca una vecchia coppia sorda.

La solita fortuna.

Vedo Ron faccia a faccia con il mago più eccentrico che abbia mai visto.
Leggermente strabico, i capelli bianchi di zucchero filato lunghi fino alle spalle, indossa un berretto con una nappina che gli dondolava davanti al naso e una veste di una sfumatura giallo uovo che faceva male agli occhi. Uno strano simbolo, simile a un occhio triangolare, gli scintilla da una catena d'oro appesa al collo.

"Xenophilius Lovegood." si presenta, porgendogli la mano. "Io e mia figlia viviamo dall'altra parte della collina, i Weasley sono stati molto gentili a invitarci. Ma credo che lei conosca la mia Luna." aggiunge, rivolto a Ron.

Il ritorno di Lily e James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora