3. ↫

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Il giorno dopo Hyunjin aveva raccontato agli amici la storia con Jeongin, e con loro decide di prenderlo per il culo ancora meglio. Lo avrebbe fatto innamorare di se e poi lo avrebbe distrutto, portandolo a sparire dal mondo. Alla ricreazione decide di scrivergli una messaggio.

-Sfigatello.

-Sì?

-Ti sei vestito
bene, bravo.

-Lo prendo come
un complimento?

-Forse lo è.

-Come mai questo
cambio?

-Ti sto sfottendo.

-Ah ecco mi
sembrava strano.
-Perché mi scrivi
a scuola?
Pensavo che non
volessi essere associato
a me..

-Ho cambiato idea.

-Sei bipolare?

-Vengo a prenderti
a schiaffi. Ti vedo.

-Dove sei..?

-Sul tetto. Girati.

-Ah, ti vedo..

-Sono bello vero?

-Come sempre..

-Ow che dolce.

-Smettila ti prego..

-Pregami meglio.

-Come?

-Non posso sempre
dirti tutto io.

-Scusa, ma io
non sono bravo..

-Lo vedo.
Vai in classe.
Sta per iniziare
la lezione.

-Va bene..

-Ciao.

-Ciao..

Finita l'ultima lezione Hyunjin era uscito dalla sua classe e dopo aver trovato Jeongin lo aveva raggiunto e lo aveva spinto appena con la spalla per poter passare, seguito dai suoi amici. Dopo averlo guardato gli aveva fatto l'occhiolino e poi era sparito tra la folla. 

Jeongin era rimasto un po' sorpreso da quel gesto. Perché lo aveva fatto? Doveva stare attento a non farsi fregare da lui.
Ok le prese in giro come quelle, ormai c'era abituato, ma non doveva farsi male, in nessun caso. In realtà nessuno conosceva la sua vera natura, non era certamente uno stupido, anzi..

-Mi hai fatto
male..

-Ti ho detto
di non scrivermi.

-Scusami è vero..

-Sei abbastanza delicato.

-Sono un bambino..

-Ah giusto.

-Mh sì..

-Domani passi la
ricreazione con me.

Sindrome di Stoccolma ↫ Al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora