13. ↫

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"Non avresti dovuto.
Lo faccio con piacere."

"L'ho fatto anche io
con piacere. Anche
per ringraziarti."

"Grazie allora.
Apprezzo."

Jeongin aveva abbozzato un piccolo sorriso, mentre dentro sorrideva davvero felice. Aveva apprezzato il gesto del ragazzo, davvero tanto, che fosse seriamente cambiato? Jeongin aveva preso un cioccolatino e lo aveva mangiato lentamente, per poi porgere al ragazzo  la scatola. Hyunjin ne aveva mangiato uno sorridendo.

"Buonissimo."

"Sì, sono divini.
Allora, dove mi
porti?"

"Al parco."

"Hyunjin, non
sono un bambino."

"Lo so, ma a me
va di andare lì.."

Jeongin aveva annuito più volte e lo aveva seguito al parco. Una volta arrivati Hyunjin lo aveva preso per mano, portandolo verso le altalene. Jeongin non aveva opposto resistenza e aveva stretto la sua mano, seguendolo. Hyunjin si era seduto sull'altalena e lo aveva fatto sedere sulle proprie gambe. Gli aveva preso le mani, facendogliele mettere intorno alle catene e poi gli aveva circondato il bacino con le braccia.

"Tieniti."

"Che vuoi fare?"

"Dondolare."

Hyunjin lo aveva stretto bene a se dal bacino e aveva spostato i piedi da terra, dopo essersi dato una leggera spinta, in modo da dondolasi. Jeongin aveva stretto le mani intorno alla catena e poi era rimasto a guardare avanti a se, sorridendo come un bimbo. Finalmente al parco, a divertirsi sulle altalene, come piaceva a lui.

"Mh, è bello così.
A te piace?"

"Sì, molto.
Sono sempre
un bambino in
fondo.."

I due erano rimasti a dondolarsi ancora un po'. Jeongin si teneva alle catene e Hyunjin lo stringeva a se, poggiando la guancia contro la schiena del ragazzo. Era felice, stava bene con lui, non lo avrebbe mai pensato prima. Non erano certamente comodi, ma a nessuno dei due importava, stando davvero bene. Diversi minuti dopo l'altalena aveva smesso di dondolare e Jeongin si era lentamente alzato dalle gambe di Hyunjin, che era rimasto a guardarlo.

"Vieni andiamo
sul dondolo.."

"Certo."

Hyunjin si era alzato e lo aveva seguito sino al dondolo. Aveva lasciato che Jeongin si sedesse per primo e poi si era seduto anche lui. Jeongin aveva poggiato le mani sul manico centrale e piano aveva aveva cominciato a dondolarsi. Hyunjin aveva poggiato le mani sulle sue e poi le aveva strette, guardandolo con un sorriso dolce stampato sulle labbra. Jeongin aveva stretto le sue mani e poco dopo aveva sorriso a sua volta, dondolandosi con lui.

"Essere te non
è male Jeongin."

"Ti piace stare
qui a giocare?"

"Sì, era da molto
tempo che non
lo facevo.."

"Hai una compagnia
sbagliata.
Ecco perché.."

"Avevo.."

Jeongin non aveva risposto e si era rilassato alle carezze che che Hyunjin aveva cominciato a lasciare sulle sue mani. Hyunjin infatti con i pollici aveva cominciato a lasciargli piccole carezze circolari, guardandolo sorridendo.

I due dopo alcuni minuti si erano alzati dal dondolo ed avevano deciso di tornare a casa. Uno accanto all'altro si erano avviati verso casa del ragazzo e la raggiunsero in poco tempo, nonostante Hyunjin cercava di camminare il più lentamente possibile.

"Siamo arrivati.
Grazie per la serata
e per il cioccolato."

"Figurati. Grazie
a te per essere
venuto. Mi sono
divertito.."

"Anche io.
Ci vediamo
domani allora.
Buonanotte."

"A domani,
buonanotte."

Hyunjin si era avvicinato velocemente a lui e lo aveva baciato sulla guancia velocemente, per poi andare via, mordendosi le labbra. Jeongin lo aveva guardato andare via e aveva sorriso al bacio.

Sindrome di Stoccolma ↫ Al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora