KATRINE'S POV
Corsi in cucina con il pc mentre continuavo a dire parolacce in italiano. Tutti i presenti mi seguirono. Il mio viso iniziò a rigarsi di lacrime. Loro mi guardavano confusi. Accesi Skype. In Italia stava quasi per scoccare la mezzanotte. Tra poco lì sarebbe stato il primo maggio...il mio compleanno. Presi un fazzoletto e mi asciugai le lacrime prima di avviare la videochiamata. Feci un lungo respiro e avviai la chiamata sotto gli occhi di tutti. Squillò per 3, 4, 5 volte. Dopo il sesto squillo risposero. Rimanemmo a fissarci per qualche secondo senza dire niente. Poi iniziarono a urlare in chiamata. Erano arrabbiati. Come non esserlo...sono scappata di casa lasciando un misero bigliettino. Erano le 15:58. Gli sorrisi mentre le loro grida diventarono singhiozzi. -Non sapete proprio farmi la ramanzina- dissi io mentre una lacrima rigò il mio viso. -Mamma, papà...mi dispiace. Ma dovete far sparire le notizie. Ritirate la denuncia.- dissi. -Katrine. Dove sei?- chiese mio padre e io risposi -Non tornerò in Italia. Almeno per il momento. Sto bene qui. Ho i miei amici che si stanno prendendo cura di me. Sto anche studiando. Non mi sto arretrando con lo studio. Non partecipo alle videolezioni, però ogni assegno lo mando entro la scadenza. C'è anche un ragazzo che mi sta aiutando a studiare. In queste poche settimane sono riuscita a costruire la vita che volevo. Sono felice. Non voglio lasciare tutto-. Feci una pausa e guardai l'orario. Poi conclusi dicendo -Dopotutto sono maggiorenne-. Rimanemmo in silenzio per un pò di tempo. Erano visibilmente incazzati, ma felici nel vedermi. -A scuola quest'anno è andata com'è andata. Ma dovrai prendere il diploma qui in Italia visto che la scuola riaprirà a settembre e dovrai fare l'esame- disse mia madre. Io aprii la bocca per replicare ma acconsentii. Non potevo fare niente. Dopotutto ero scappata. -Dopo il diploma tornerò a vivere qui- dissi abbassando la testa. -Poi ne parliamo- disse mio padre ma io risposi alzando un pò troppo la voce -No! Ne parliamo ora. O non mi vedrete più. E non tornerò nemmeno per il diploma!-. Loro restarono in silenzio. Presi una sedia e mi ci sedetti. -Ho tutta la giornata- dissi incrociando le braccia. Iniziammo a discutere. Alla fine riuscii a convincerli. A settembre dovrò ritornare in Italia e dopo il diploma mi trasferirò qui. Però in questo periodo dovevo entrare nelle videochiamate con i prof. Inoltre andranno a parlare con la polizia per rimediare al "danno" fatto in tv. Era passata un'ora da quando li ho chiamati. Ci stavamo salutando e i due, insieme, con un mezzo sorriso, mi dissero -Buon compleanno...-. Li ringraziai e spensi la videochiamata. Mi misi le mani in faccia, poi iniziai a massaggiarmi le tempie per il mal di testa. Mi accasciai sul tavolo e urlai per liberarmi. Alzai la testa. Mi ero dimenticata di una cosa fondamentale: i ragazzi sono stati lì ad osservare la scena. Li guardai senza dire niente. Anche loro restarono impalati. Guardai Nick. Penso che aveva capito la situazione visto che era l'unico a parlare e capire un pò l'italiano. Guardai tutti gli altri. -Scusate vado a prendere un pò d'aria- dissi e feci per uscire ma qualcuno si avvicinò velocemente a me e una mano mi prese il polso...
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Ciao a tutti! Come reagiranno i ragazzi? Tornate domani per scoprirlo! Ricordatevi di lasciare una stellina!!
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Sembra quasi un sogno
Teen FictionQuesta è la storia di una ragazza italiana: il suo nome è Katrine, ha 17 anni e vive con la sua famiglia in una piccola casa. Da qualche mese la scuola che frequenta ha dei problemi e le lezioni iniziano a svolgersi online. Durante questo periodo, f...