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ONDREAZ'S POV
Sono in camera e sono quasi pronto per uscire. Ho indossato una camicia bianca e dei jeans strappati neri. Prendo le chiavi della macchina, il portafoglio e il cellulare per poi uscire dalla stanza. Nello stesso momento esce Katrine dalla sua. Resto a fissarla per qualche secondo. Indossa il vestito bordeaux che le ho comprato al centro commerciale. Decido di avvicinarmi a lei. -Sei bellissima- le dico. Lei arrossisce e mi ringrazia. Scendiamo le scale mentre ci sono i fischi e gli applausi dei nostri amici. -Ecco gli sposi!- urla Addison e io la guardo in cagnesco e un pò imbarazzato. Katrine nel frattempo era diventata più rossa del vestito. -Te la rubo un attimo!- mi dice Addison facendomi l'occhiolino e prende Katrine per la mano per poi andare in cucina insieme a Charli.
Io vado a prendere una cosa che avevo preparato e la porto in macchina, per poi ritornare in casa.

KATRINE'S POV
-Dovevi proprio dirlo?!- dissi ad Addison e lei ridendo mi chiese scusa.
-Come stai?- mi chiese. -Agitata, emozionata...nervosa!- risposi. -Andrà tutto bene, ok? Siete fatti l'uno per l'altro!- disse Charli. Ci abbracciammo tutte e tre e riuscii a calmarmi. -Vado- dissi alle due che mi risposero -Divertiti!-.
Mi avvicinai ad Ondreaz e lui mi tese la mano dicendo -Andiamo?-. Lo guardai dritto negli occhi e, sorridendogli, tesi anche io la mano e gliela strinsi. -Andiamo- risposi.
Uscimmo di casa e ci avvicinammo alla macchina ancora mano nella mano. Lui mi aprì la portiera da vero gentiluomo e mi fece salire. Salì in macchina e mise in moto. Mentre eravamo per strada accese la radio e, come una delle prime serate, ci mettemmo a cantare a squarciagola. -Ma la mia voce è orribile!- dissi ridendo, dopo aver cantato qualche canzone. -Ma dai, canti come un usignolo!-. Continuammo a ridere e a cantare per tantissimo tempo. Guardai l'orario. Erano le 17:45. -Comunque dove stiamo andando? È più di un'ora che siamo in macchina!- dissi io. -Me lo chiedi perché non ti stai divertendo?- disse lui con una faccia mista tra il divertito e il dispiaciuto. Mi misi a ridere e lo fece anche lui. -Non intendevo quello!- risposi. -Lo so, ma è una sorpresa..siamo quasi arrivati!- disse lui. Restammo altri 20 minuti in macchina a cantare e a divertirci. -Siamo arrivati!- disse. Non riuscivo a capire che posto fosse. Non era buio ma vedevo solo alberi. Lui uscii dalla macchina e venne ad aprirmi di nuovo la portiera. Mi porse la mano e mi fece scendere. Mi passò una benda. Lo guardai con fare interrogativo e lui rise. -Ti fidi di me?- disse. Io lo guardai per qualche secondo. Mi piace tantissimo guardarlo negli occhi. -Mi fido- risposi. Mi mise la benda e mi disse di stare ferma. Sentii il rumore del portabagagli aprirsi per poi richiudersi. Chissà cosa aveva preso, pensai. Mi sentii toccare la mano. Intrecciai le mie dita con le sue e mi avvicinai con l'altro braccio al suo per stargli il più vicino possibile. Non pensate male, ma è tutto buio e sto camminando per i boschi...in qualche modo devo reggermi in piedi! Camminammo per una decina di minuti. Per un secondo lui perse l'equilibro e io mi misi a ridere. -Sembra che hai tu la benda...non riesci nemmeno a reggerti in piedi vedendo!- dissi io. Continuammo a ridere e a chiacchierare. Dopo 5 minuti disse -Ora siamo arrivati. Mi slegò la benda. Misi il braccio davanti alla faccia perché un raggio di sole andrò dritto nell'occhio. Mi abituai quasi subito alla luce e...
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