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KATRINE'S POV
Misi il braccio davanti alla faccia perché un raggio di sole andò dritto nel mio occhio. Mi abituai quasi subito alla luce e vidi una delle cose più belle al mondo. Ondreaz ha fatto centro. Siamo su un lago, ma no uno di quelli piccoli con l'acqua putrida. Era tutto il contrario: è enorme e l'acqua è limpida...riesco a vedere il mio riflesso. Tutto intorno ci sono solo alberi e vegetazione. Siamo solo io, Ondreaz e la natura. -Wow- riesco a dire. -Ti piace?- dice lui e io continuando a vedere il panorama risposi -Tantissimo-. Mi girai verso Ondreaz e notai dove eravamo. Siamo in un piccolo gazebo in legno decorato con tantissime rose rosse. Lui mi guardava mentre sorridevo e ammiravo il posto. -E questo? Non penso sia opera della natura!- dico riferendomi alle rose. Lui imbarazzato risponde -In realtà l'ho preparato qualche giorno fa. Grazie a Dio il vento non ha causato danni!-. Lo guardai e risi per il suo rossore. -Che c'è?- dice lui e io dico -Grazie-. Lui ride -Di già? Abbiamo appena iniziato!- rido insieme a lui. Mi prende per mano e mi invita a fare una passeggiata sul lago.

ONDREAZ'S POV
È il panorama più bello che abbia mai visto. Così come sulla ruota panoramica, non mi stancherò mai di guardarla. Metto il cesto nascosto così da non poterlo notare. La invito a fare una passeggiata sul lago e le tendo la mano. Lei si mette nella stessa posizione di quando era bendata. Arrossisco un poco, ma potrei abituarmici a questa posizione! La guardo e ridacchio -Da oggi ti chiamerò Koala!-. Lei ride. -I koala sono carini!-. Ridiamo entrambi e continuiamo a camminare mentre chiacchieriamo. Mentre tornavamo al gazebo, si fecero le 18:46. -Fame?- chiesi e lei rispose un pò. -Per fortuna c'è ancora molta luce. Mangiamo e poi ritorniamo alla macchina- dico. Lei mi guarda con aria interrogativa ma non chiede niente. Arriviamo al gazebo e prendo il cesto. -E quello da dove sbuca?- dice e io faccio una faccio buffa dicendo -Sorpresa!-. Lei si mette a ridere. Prendo la tovaglia e la stendo sulle assi di legno. Le porgo un cuscino che avevo portato appositamente per farla sedere e mi ringrazia. Intanto, da dentro il cesto, cacciai i tramezzini che avevo preparato quando Katrine era andata a farsi la doccia, le fragole ricoperte di cioccolato e due piccole bibite ghiacciate che avevo messo in una sacca a parte con del ghiaccio dentro. Lei intanto mi guarda e io andai leggermente nel panico iniziando a balbettare -Ecco, non volevo esagerare al primo appuntamento e..ehm..ecco..se non ti piace andiamo a mangiare qualcos'altro e.. -. Lei inizia a ridere. -Dreaz- inizia. -È tutto perfetto- mi dice sorridendo. Io ricambio il sorriso. Mangiamo mentre ridiamo e scherziamo e finiamo verso le 19:30. Stava iniziando a fare buio quindi decidemmo di avviarci alla macchina. C'era traffico quindi ci mettemmo più del previsto, ma non fu un problema. Continuavamo a cantare, ridere, scherzare, chiacchierare e conoscerci. Sono le 21:40. -Sai cosa ci vorrebbe adesso?- dissi all'improvviso. - Cosa?- mi rispose. -Cioccolata calda- risposi a mia volta. I suoi occhi si illuminarono come quella giornata in camera sua. -Ma ti piace proprio la cioccolata eh!- dissi e lei iniziò a ridere. Dopo una ventina di minuti arrivammo in un piccolo bar: entrammo, ci sedemmo a un tavolo in fondo alla sala e ordinammo. Arrivò la cioccolata calda con dei piccoli biscotti e Katrine assomigliava sempre di più a una bambina quando guarda il suo cartone animato preferito. Decido di farle una foto mentre guardava la cioccolata. Lei non se ne accorse e iniziò a bere. Impostai la fotocamera sbagliata: scattai tante foto in successione. L'errore più bello della mia vita.

KATRINE'S POV
-Dreaz!- dissi quando mi accorsi della fotocamera. -Certo che ti piace proprio fotografarmi!- continuai. Lui ridacchiò e mise un dito sul mio naso. Notai del marrone e capii che mi ero sporcata con la cioccolata. Arrossii mentre lui si leccava il dito e rideva. -Queste foto sono bellissime! Poi te le mando!- disse lui. Io con una faccia imbronciata acconsento.
Sono le 22:37 e uscimmo dal bar. Stava piovendo.
-Oh no- disse Ondreaz. Lo presi per mano e lo trascinai sotto la pioggia. Lui rimase sbalordito e divertito dal gesto e inziammo a correre mano nella mano per arrivare alla macchina. Mi fermo un secondo per riprendere fiato e lui si avvicina...
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Ciao a tutti! Come state? Ecco il nuovo capitolo! Volevo ringraziarvi per tutti i bellissimi commenti e messaggi che mi state inviando! Mi fa davvero piacere che vi stia piacendo la storia! Ci vediamo al prossimo capitolo!

Sembra quasi un sogno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora