"Sbagliare così tanto che mi sono dato fuoco per scaldare te"
Per (T/N) quella giornata significava prendersi un riscatto dal passato, significava dimostrare a tutti che nonostante fosse una ragazza, poteva benissimo essere allo stesso livello dei calciatori convocati insieme a lei. Dopo la sconfitta degli alieni e la partita contro i suoi stessi compagni di squadra, ella si era rivista con il suo migliore amico Shawn per allenarsi insieme. A (T/N) piaceva l'inverno ed il freddo, così quando l'albino le aveva chiesto di raggiungerla, aveva subito acconsentito prendendo il pullman da Tokyo per andare all'Alpine Junior High. Il suo obiettivo era anche dimenticare il ragazzo della quale si era innamorata. Xavier Foster le aveva fatto credere di essere buono, un semplice ragazzo amante del calcio; quando dopo aver condiviso con lui i suoi sogni e i suoi segreti -se lo era ritrovato nella squadra di punta della Alius Academy- (T/N) non poteva credere ai suoi occhi. Era delusa e amareggiata, né tantomeno cercò di parlargli alla fine della gara per avere spiegazioni, con lei aveva chiuso. Shawn sapeva tutta la storia, per questo cercava di distrarre l'amica meglio che poteva. Ed ora, si trovava davanti alla porta della struttura e doveva solo farsi coraggio ad aprirla e sperare, che tra i convocati, non ci sia anche il suo primo amore. 'Ci sono io con te' disse Shawn al suo orecchio prima di spingerla -con un braccio dietro la schiena- ad entrare nell'edificio. 'Non so come farei senza di te' gli sorrise ed entrò subito dopo. C'erano tutti i suoi ex compagni di squadra e qualche altro ragazzo, proveniente da altre scuole del paese. 'Ma guarda chi si rivede!' Li salutò Jude il centrocampista della Raimon. 'Ciao moscone, è bello vedere che stai bene' lo abbracciò. 'Ma ci siete tutti' disse l'albino. 'C'è anche qualcuno di inaspettato' rispose Sharp facendo un cenno alla sua destra. 'Xavier...' sussurrò la ragazza e lo guardò con occhi leggermente lucidi. '(T/N), possiamo parlare?' Le chiese il rosso che notò subito il cambiamento d'umore per colpa sua. 'Va bene andiamo fuori' e si diressero insieme sul retro dell'edificio. 'Cosa volevi dirmi?' Era ansiosa di sapere, in fondo, non lo sentiva da mesi. 'Mi dispiace, per come mi sono comportato. Per aver mentito su chi fossi veramente e averti trattata male' abbassa gli occhi verdi imbarazzato.
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Le sembrava sincero, per questo rispose senza arrabbiarsi ulteriormente. 'Ci sono rimasta male, questo non posso negarlo. È passato, lasciamo stare questa faccenda... continua la tua vita come io sto facendo con la mia' si girò per andarsene, quando il ragazzo, le prese il polso e la portò in un veloce movimento con le spalle al muro. 'Xavier cosa stai facendo...?' Chiese lei impaurita ed anche molto imbarazzata per la forte vicinanza. 'Io non volevo mentirti, se l'ho fatto è solo perché non volevo mi odiassi per essere stato un tuo nemico' cercò lo sguardo dolce della ragazzina di cui si era innamorato. 'Abbiamo condiviso tanto, e mentirei se ti dicessi che il tempo vissuto con te, non sia stato il periodo più bello della mia vita' iniziò un discorso per poi continuare amareggiata. 'Non ti avrei mai potuto odiare, eri un mio nemico questo è vero, ma lo eri solo in campo' disse sconfortata del fatto che quest'ultimo avesse immaginato una tale reazione da parte sua. 'Potrai mai perdonarmi?' Le accarezzò le guance paffute con le dita mostrando il suo solito sorriso sghembo. 'Questo tuo sorrisetto provocatorio mi era mancato lo sai?' E con queste parole, il rosso capì che la sua (C/C) preferita lo aveva già fatto. 'Ah si, quindi ti piacevo anche da alieno?' La provocò ancora avvicinando il suo volto a quello, ormai paonazzo della ragazza. Xavier amava imbarazzarla fino a tal punto, la rendeva ancora più innocente ai suoi occhi. E forse, è proprio perché era completamente diversa da se stesso, che gli piaceva così tanto. 'Non posso dire mi sia dispiaciuto vederti in quel modo' ammise amareggiata mentre si ritraeva al meglio dalle sue grinfie, spingendosi quanto meglio poteva contro il muro. 'Non mi scappi, è inutile che indietreggi' le fece notare. 'Ora sembri così scialbo, mi ricordi tantissimo Shawn solo rosso sai?' Questa volta si mise a ridere prendendolo in giro e forse, anche per salvarsi da una "spiacevole" situazione. 'Vuoi che diventi di nuovo cattivo solo con te?' Ed il suo respiro si fuse con l'altro. Pochi erano i centimetri a separare i due corpi, Xavier percepiva i brividi sulla pelle di (T/N) e se ne compiaceva. 'Perché potrei sai? Sappi che poi il lupo che c'è in me, divorerà il dolce agnellino che è in te...' le sussurrò questa frase in un orecchio mentre le sue mani, scivolarono sui fianchi della giovane per non farla scappare via. 'Non parli più? Guarda che poi lo prendo come un consenso, chi tace acconsente piccolina' il respiro dei due era accelerato, il più grande voleva baciarla, e finalmente farle capire quello che provava. Non resistette e con un piccolo movimento iniziò a baciare il collo. 'Tu mi piaci (T/N)" si staccò poco solo per guardarla negli occhi ormai lucidi dall'emozione. 'Mi piaci anche tu" disse a bassa voce e poi, prendendo l'iniziativa, si lanciò sulle labbra rosee del ragazzo. Nessuno dei due voleva più staccarsi, entrambi stavano aspettando questo momento da mesi ed ora, finalmente si erano ritrovati. Si assaggiarono prima dolcemente, poi sempre con più foga. Xavier la spinse contro il muro e le morse il labbro inferiore succhiandolo tra i denti per rubarne tutto il sapore; (T/N) gli stringeva i capelli mossi per avvicinarlo, se possibile, ancora di più. Si staccarono solo per riprendere fiato ed abbracciarsi forte. 'Ora sei solo mia e non ti lascerò più' le sfiorò il naso. 'Vale lo stesso per te lupo cattivo' gli puntò l'indice contro per poi, scoppiare a ridere. Avevano commesso degli sbagli, alcuni più gravi di altri ma per loro contava solo quello.
"Eravamo insieme. Tutto il resto del mondo l'ho scordato"
