Axel Blaze

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(T/N): tuo nome.
(T/C): tuo cognome.
(C/O): colore occhi.
AVVISO: IN QUESTA ONE SHOT, SEI UNA NATA BABBANA.

"Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte"
-Albus Percival Wulfric Brian Silente

Era da circa una settimana che (T/N), tornata ad Hogwarts con i suoi due migliori amici grifoni, si sentiva costantemente osservata.
Il quarto anno era appena cominciato, e fin da subito, il solito gruppetto delle serpi, aveva iniziato a darle fastidio chiamandola con epiteti poco carini.
Il problema principale della ragazza, era un certo ragazzino dalla cresta bionda, alto e carismatico; sicuramente considerato il più bello dell'intera scuola, tuttavia, era il primo a prenderla sempre in giro.
Smistato in serpeverde, il giovane si era subito guadagnato il rispetto di tutti i suoi compagni, diventando cercatore della squadra di quidditch: egli proveniva da una famiglia purosangue molto ricca.
Lei invece, smistata in grifondoro, si era subito distinta per la sua spiccata intelligenza, ed il suo coraggio: ella, aveva una famiglia babbana.
I due non sono mai andati molto d'accordo, dal secondo anno in poi gli scherzi sono aumentati, così come i continui scontri: il loro gruppo contro l'altro.
La piccola 'mezzosangue' -come la definiva il biondino- sapeva difendersi con le unghie e con i denti, da tutti gli insulti che le venivano rivolti.
Non si abbatteva mai, e proprio per questo, Axel cercava sempre un modo diverso con cui colpirla.
La verità è che, con i suoi occhi (C/O), lo aveva attratto fin dal primo momento; crescendo, questo sentimento si era trasformato in vero e proprio desiderio, tuttavia, lei sembrava non accorgersene. Questo faceva rabbia al cercatore, che nel frattempo, continuava con i suoi stupidi modi di fare.
'Ma guarda chi cammina da sola per i corridoi senza i suoi soliti amichetti. Cosa c'è mezzosangue, hanno finalmente capito che non vali niente?' Disse Blaze schernendola come tutti i giorni.
'A differenza tua, non ho bisogno dei miei amici per difendermi stupida serpe' rispose passandogli di fianco.
'Non ti conviene rispondermi così (T/C)' le bloccò il polso, girandola per poter osservare il dolce viso.
'Ormai sei banale e scontato idiota, aggiorna un po' le tue battute' e con un incantesimo non verbale, se lo scrollò di dosso, facendolo finire a terra.
'Me la pagherai sangue sporco!' Urlò da lontano, mentre la ragazzina gli alzava un pollice.

Passarono alcuni giorni, e il ragazzo stava organizzando la vendetta perfetta: chiuderla con forza all'interno dell'aula più fredda del castello, senza la sua bacchetta, e lasciarla lì tutta la notte.
I suoi due amici, Caleb e Austin, avevano subito acconsentito a partecipare allo scherzo; così quella sera, uscirono dai sotterranei per andare alla ricerca del prefetto.
Non ci misero molto a trovarla, camminava aggraziata, con il mantello di lana pesante sulle spalle per coprirsi dal freddo.
Entrarono subito in azione, nel giro di un minuto Axel, la colpì a sorpresa con un 'expelliarmus', facendo volare la bacchetta della grifona nelle sue mani.
'Cosa ci fai tu qui? Ridammi subito la bacchetta se non vuoi che ti tolga dei punti!' Provò ad avvicinarsi al ragazzo, ma quest'ultimo la bloccò con un 'petrificus totalus'.
'Te lo avevo detto che mi sarei vendicato sporca mezzosangue, ed ora passerai la notte più brutta della tua vita' le disse ghignando, per poi prenderla in braccio grazie all'aiuto dei suoi amici, e spostarla all'interno della stanza vuota.
'Oh credo proprio che questo non ti servirà' con forza, le strappò anche il mantello da dosso, lasciandola solo con la divisa in tessuto leggero.
'Spera che domani qualcuno ti trovi... ah dimenticavo, di a qualcuno che siamo stati noi e la pagherai molto cara' la minacciò accarezzandole una guancia, per poi uscire, e chiudere a chiave la porta.
Appena uscirono lasciandola sola, le scese una lacrima sulla guancia: non ne poteva più di tutte quelle cattiverie.
Non riusciva ancora a muoversi, i suoi muscoli erano bloccati dall'incantesimo, tuttavia, percepiva il freddo trapassarla ovunque.

Nei sotterranei, il gruppo di amici, si diede la buonanotte, non prima di aver preso in giro ancora una volta la 'grifondiota'.
Axel si sentiva leggermente in colpa per quanto aveva fatto, appoggiò sulla sedia il mantello che le aveva strappato, nauseato dal forte odore di cannella che emanava quest'ultimo.
Non si curò nemmeno di indossare il pigiama, e poco dopo, sprofondò negli incubi della notte.

La mattina seguente, (T/N) ormai sbloccata dall'incantesimo, provò a chiedere aiuto ma nessuno pareva sentirla. Si arrese all'idea di essere trovata, accasciandosi in un'angolo della stanza completamente infreddolita. Non aveva chiuso occhio, il suo corpo stava andando man mano in ipotermia, e non aveva con se la sua bacchetta, né tanto meno un capo più caldo con la quale coprirsi.
Il biondo invece, si svegliò più tardi del solito, scese in sala a fare colazione con dieci minuti di ritardo; osservò compiaciuto il tavolo decorato in rosso e oro, notando che sia Sharp, che Froste mancavano all'appello.
Uscì di corsa per cercarli e prenderli un po' in giro, e dopo poco, li vide che urlavano il nome dell'amica preoccupati.
Pensò di avvicinarsi, tuttavia il suo corpo, si mosse nella direzione opposta.

Scese velocemente le scale, che portavano all'aula sotterranea dove avevano rinchiuso la ragazza e le disse: 'mezzosangue, i tuoi amici ti stanno cercando preoccupati, sono due stupidi

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Scese velocemente le scale, che portavano all'aula sotterranea dove avevano rinchiuso la ragazza e le disse: 'mezzosangue, i tuoi amici ti stanno cercando preoccupati, sono due stupidi. L'affetto dei grifondoro potrebbe farmi vomitare' parlò ad alta voce, ma non ricevette nessuna risposta.
Provò ad attirare la sua attenzione con altre battutine sarcastiche, ma dall'altra parte, non si sentiva nulla.
Aprì la porta con un 'alohomora', e la vide priva di sensi accasciata sul pavimento sporco di polvere.
Si sentì un verme per aver fatto questo a colei che gli piaceva, aveva agito d'impulso, senza pensare alle conseguenze.
Si abbassò vicino a lei, trasfigurando un libro in una coperta calda: la avvolse tutta, e con un incantesimo riscaldante, fece rialzare pian piano la sua temperatura corporea.
Accarezzò i suoi capelli, e promise a se stesso di lasciarla stare... non poteva continuare a nascondere il suo amore con questo finto odio. Si distese al suo fianco, e tirò un sospiro di sollievo quando la sentì muovere le mani.
La tenne stretta a se per tutta la mattinata, e pensò che a causa dell'incantesimo di pietrificazione, non aveva chiuso occhio.
'Mi dispiace piccolina, scusami tanto' le baciò la fronte bollente, sentendo ancora quel dolce profumo alla cannella, che tanto lo faceva impazzire.
'Ti perdono' udì la sua voce leggera, e poi, la strinse a se ancora una volta.
'Non dovresti, sono un'idiota, perché per tutti questi anni invece di rivelarti i miei sentimenti, ti ho solo procurato dolore e sofferenza' confessò le sue colpe alla piccoletta, che nel frattempo, appoggiava la testa al suo petto.
'Da oggi puoi dimostrarmi il contrario, una seconda possibilità non va tolta a nessuno, tuttavia, devo togliere molti punti alla vostra casata' rispose, e alzò la testa per guardarlo negli occhi.

E questi, non stavano mentendo.

'Me lo merito. Grifona posso baciarti?' Le domandò un po' titubante della risposta.
'Mi meraviglio che una serpe come te lo chieda, non sai che i baci vanno dati e basta?' Rispose di rimando, avvicinando il suo viso a quello del biondo.
'Ti faccio vedere come si fa' lo baciò a stampo allontanandosi subito dopo, ma non arrivò nemmeno a farlo, che il ragazzo si tuffò sulle sue labbra per approfondire il contatto.

"Passarono quell'intera giornata a baciarsi, dovevano recuperare tutto il tempo perso"

Spazio Autrice
Ecco a voi questa One Shot sul nostro bellissimo Axel!
Mi sono davvero divertita a scriverla e ad immaginarli al posto di Draco e Hermione.
Spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere nei commenti!
La prossima sarà su Victor!
A presto.

One Shots - Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora