Bryce Whitingale (Gazelle)

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(T/N): tuo nome.
(C/C): colore capelli.
In questa One Shot, indossate i panni di Wonder Woman.
AVVISO: CONTIENE SCENE LEMON.

"I love your soul"

Era da mesi che 'l'anima ghiacciata' non si vedeva in giro. Ovunque andasse, il Dio del Caos provocava dolore e atroci sofferenze, come una lama che si conficca all'interno del petto, dividendolo in due parti.
Il problema era che nessun umano riusciva a fermare quella potenza dirompente, egli amava giocare con le sue vittime, portarle alla pazzia, per poi farsi pregare e mettere fine alla loro vita.
In realtà il ragazzo, aveva solo bisogno di una persona su cui fare affidamento, che lo accettasse e lo amasse per quello che era.

Arrivato da poco in una città Francese, Gazelle decise, che sarebbe stata quella la prossima a crollare ai suoi piedi.
Si prese del tempo per integrarsi all'interno del nuovo paese, e trovò un lavoro di copertura su cui appoggiarsi: era il nuovo capo della polizia, così in questo modo, sarebbe stato subito informato di eventuali complicazioni.
Per complicazioni, si intende coloro che da anni si lasciano chiamare "eroi", donne e uomini in calzamaglia che combattono per difendere la popolazione mondiale.
Li trovava ridicoli e nessuno di loro, fino a quel momento era riuscito ad eguagliarlo in abilità e potenza, o comunque qualcuno, che valesse la pena salvare.
Questo fino al giorno in cui la vide, portava lunghi capelli (C/C) ed un completino che lasciava non poco spazio all'immaginazione.
Sguardo fiero, muscolosità magra ma prorompente, forza fuori dal comune e nessuna maschera a coprirle il viso.
Non aveva mai visto nulla di simile, ella sembrava una Dea o forse, lo era.
Quella mattina stava andando a lavoro, doveva dare il benvenuto ad un nuovo detective, e per quanto farlo lo annoiasse a morte, era necessario per mantenere segreta la sua vera identità senza destare inutili sospetti.
'Buongiorno Signor Whitingale!' Esclamarono in coro i suoi impiegati.
'Signore, è arrivato. La sta attendendo nel suo ufficio' il segretario, lo avvisò velocemente prima di sparire dalla sua vista.
Si diresse a passo sicuro verso la porta, e quando aprì quest'ultima, rimase fermo per fissare quella chioma di capelli lunghi.
'Tutto mi aspettavo, tranne che questo' il suo tono di voce glaciale, fece girare la diretta interessata che lo guardava negli occhi, senza avere un minimo briciolo di timore.
'Mi dispiace averla delusa... Bryce' si prese un attimo, per leggere il nome umano sulla targhetta.
Il giovane Dio fremette nel vedere che la persona davanti a se, non era altro che l'eroina di Parigi.

'Mi creda, sono tutt'altro che deluso' assunse un tono decisamente più sereno, dopo aver visto chi si trovava dinanzi a lui

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'Mi creda, sono tutt'altro che deluso' assunse un tono decisamente più sereno, dopo aver visto chi si trovava dinanzi a lui.
'Bene, perché allora inizierei subito a lavorare' si tolse il lungo cappotto grigio, e mostrò il vestito nero sottostante.
'Abbiamo un nuovo caso di omicidio, è avvenuto ieri sera. Il suo ufficio, lo trova sulla destra appena esce, buon primo giorno' la allontanò subito a causa degli ormoni che fremevano.
Era incantato da tanta bellezza divina, oggi indossava un abito molto più coprente rispetto il solito, ma era comunque bellissima.
Dall'altra parte, (T/N) cercava di calmare il suo cuore, che batteva forte sulla gabbia toracica; quell'uomo dai capelli bianchi e gli occhi di ghiaccio, le ricordava qualcuno di poco gentile, ma allo stesso tempo, pensava fosse davvero affascinante.
La sera arrivò troppo presto, indossò la sua armatura, e salita sul tetto di casa, partì alla ricerca sfrenata dell'anima ghiacciata.
La Justice League aveva occhi ovunque, il loro compito, era quello di scacciare minacce impossibili da combattere per gli umani.
Una di queste era il Dio del Caos, e quale miglior supereroe di lei, mezza Dea, per sconfiggerlo?
'Ti stavo aspettando' disse una voce leggermente acuta alle sue spalle.
'Che coincidenza, anche io' si girò e rimase ferma ad osservare la statuaria figura che aveva davanti.
'Me lo sarei dovuto aspettare' sorrise sghembo prima di scomparire, e apparirle alle spalle.
Poggiò con forza una mano fredda sul suo fianco sinistro, mentre con l'altra le puntava un pugnale alla gola. Stringeva la presa sempre di più, ma ella non sembrava provare alcun dolore; percepiva sul palmo il fianco nudo e dovette mantenere tutto l'auto controllo possibile, per non farla sua in quel preciso istante.
'Con me ti toccherà usare le maniere forti, questo non serve' con una gomitata lo fece volare via dal suo corpo, sfregò i suoi bracciali per catturare energia elettrica e scagliò una saetta che lo colpì al fianco.
'Peccato, non volevo farti male, ma non mi hai dato altra scelta' rispose il giovane, prima di lanciarle contro grosse sfere di ghiaccio.
Riuscì a schivarne alcune, ma altre la colpirono in zone strategiche, facendola scivolare sul pavimento.
Sentiva quest'ultimo espandersi sempre di più dove l'aveva colpita, non riusciva più a muoversi.
In un attimo, il suo nemico, si avvicinò accovacciandosi di fianco a lei.
'È un vero peccato doverti uccidere' accarezzò la guancia fredda, tuttavia, la (C/C) si liberò da quello strano incantesimo con i suoi stessi poteri, auto-colpendosi con dei fulmini.
In un attimo, salì su Gazelle, bloccando le sue mani con il lazo della verità.
'E adesso dimmi, perché fai tutto questo?' Gli urlò contro, mentre l'uomo spalancava gli occhi per la sorpresa.
'Chiamala noia, vendetta o se vuoi, perversione' l'osservò sotto una luce diversa, prima di invertire i ruoli portandola sotto di se.
'È da quando ti ho vista per la prima volta, che tutti questi motivi, mi sono parsi inutili' si liberò del laccio con facilità grazie all'utilizzo della magia.
'Sei una degna rivale, ma questa notte sarò io a vincere' concluse il discorso, prima di bloccarla con il suo stesso strumento al pavimento.
Sorrise sadico da dietro la maschera che gli copriva il viso e poi, sfiorò con le dita le sue muscolose gambe.
(T/N), si contorse dal piacere grazie a quella pelle così fredda sulla sua, così calda.
'Ti piace vero?' Chiese, e seppur non volesse affatto rispondere, era costretta, dalla corda legata con forza attorno i suoi polsi.
'Io...' provò a resistere ma invano, e dalle sue carnose labbra uscì un sussurrato "si".
'Così mi piaci, innocua e sincera' saliva sempre di più, oltrepassò la sua armatura poco casta e mentre con una mano le accarezzava il tessuto delle mutandine ormai umido, con l'altra le slacciava il corpetto, lasciandola completamente nuda davanti ai suoi occhi famelici. Si tolse la maschera rivelandole la sua vera identità e subito dopo, si tuffò vorace sulle sue labbra.
Non era un bacio dolce, la assaggiava con forza e violenza, quasi a volerle rubare l'anima.
Bryce non si accontentò di questo, voleva vederla supplicare di renderla sua e questo strano gioco, gli piaceva più di tutto quello che aveva fatto fino ad allora.
Le baciava il collo, lasciandole qualche segno violaceo, e quando vide di averla completamente a sua disposizione, scostò la stoffa e inserì tra le sue labbra inferiori, l'indice e il dito medio.
La sentì gemere forte per quel contatto a sorpresa e il Dio, se ne compiacque. Muoveva le sue dita con la stessa velocità con la quale le baciava il seno facendole perdere la lucidità, perdendo egli stesso la ragione.
'Vuoi arrivare piccola Dea?' le sussurrò in un orecchio mentre continuava quello che aveva iniziato.
'Basta che mi dici quello che vuoi, ed esaudirò le tue richieste' disse baciandole il lobo.
'Bryce, ti prego' al suono del suo nome, percepì il costume stringersi, la desiderava sempre di più.
La sentì stringere le pareti interne, e quando vide che mancava poco per farla arrivare al culmine, si abbassò in mezzo alle sue gambe, baciando e succhiandole la cima del monte di venere.
La ragazza a sentire quell'ulteriore contatto, si lasciò andare completamente tra le mani di quello sconosciuto.
Dopo la tempesta c'è sempre la quiete, pian piano ella riprese a respirare normalmente e a mente più lucida, si rese conto di quello che era appena successo.
Il ragazzo si trovava ancora sopra il suo corpo, la osservava rapito, come se non avesse mai visto niente di più bello; slegò i suoi polsi leggermente arrossati e prima di andare via per ritornare nel suo appartamento, la baciò ancora, consapevole, che aveva finalmente trovato una persona che riusciva a placare la sua rabbia.
'Sei colei che è riuscita a calmare ciò che di sbagliato ho dentro, buonanotte mia dolce Dea' le donò un bacio sulla fronte prima di sparire nel leggero venticello.
'Buonanotte, mio dolce assalitore' rispose a se stessa, prima di toccarsi le guance arrossate totalmente incredula.

"E quella fu solo una delle tante notti che passarono insieme"

Spazio Autrice
Non so nemmeno io cosa ho scritto, ma spero vi piaccia perché ci ho messo tutto il mio impegno.
Se per voi è troppo spinto, scrivetelo nei commenti e per la prossima, eviterò di farlo.
Se vi è piaciuto e avete idee o scenari da proporre, sarò disposta ad accontentarvi!
Basta che scrivete nei commenti quello che desiderate!
Prossima One Shots: Jordan, Riccardo e Axel!
Buona domenica!❤️

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