"Draco, tesoro, finalmente sei arrivato!"
Strillò Pansy, resa euforica dall'alcol, quando vide Draco entrare a I Tre Manici di Scopa.
Si alzò dallo sgabello e gli andò incontro, cingendogli le braccia intorno al collo e ignorando completamente la presenza di Potter accanto a lui.
"Dove sei stato? Ti stavamo tutti aspettando"
Brontolò, mettendo un finto broncio e spingendosi ancora di più contro Draco che la prese per i fianchi per non farla cadere.
"Avevo una cosa da.. sbrigare."
Disse, sicuro di avere gli occhi di Harry puntati addosso in quel momento.
"Hai sempre cose da sbrigare ultimamente.. non ti vediamo mai, non è giusto!"
"Dai Pansy.. andiamo a prendere qualcosa da bere. Anzi accompagnami e basta, tu sei già troppo ubriaca."
Fece per togliere le braccia della ragazza da attorno al suo collo ma Pansy non sembrò voler mollare la presa ne tantomeno smuoversi da lì.
"Perché invece non andiamo via? Andiamo da qualche parte..io e te. Che ne dici?" e nel mentre prese ad accarezzargli i capelli.
Di tutta risposta Draco chiuse gli occhi, irrigidendosi sotto il tocco di Pansy.. non che gli dispiacesse quel tipo di proposta, anzi era sempre lieto di ricevere questo genere di inviti e non era nemmeno la prima volta che Pansy lo stuzzicava in quel modo.
Tuttavia la presenza di Potter al suo fianco stava contribuendo a farlo rimanere coi piedi per terra e a non cedere agli istinti.
Gli ricordava che erano andati lì insieme e che, se se ne fosse andato via per scopare con Pansy in quel momento, avrebbe rovinato tutto. Soprattutto dopo che Harry si era aperto in quel modo con lui poco prima.
Si sarebbe giocato quel poco di fiducia conquistata con fatica.
"Pansy smettila. Non voglio andare via, sono appena arrivato e sono qui con Harry."
A quel punto Pansy allentò lentamente la presa dal collo di Draco, sentendosi respinta e umiliata. Lo guardò per qualche istante fisso negli occhi, cercando di cogliere dell'ironia ma Draco non solo era serio più che mai, ma iniziava anche a innervosirsi.
"Sei qui con Potter? Seriamente?"
Draco rimase zitto, non sapendole dare una spiegazione.
Sentendosi ancor di più presa in giro si allontanò ulteriormente, regalando uno sguardo torvo a entrambi prima di andarsi a sedere nel tavolo in cui Zabini, Nott e Goyle si stavano intrattenendo in uno stupido gioco alcolico.Harry, che era rimasto zitto fino a quel momento, indicò a Malfoy un tavolo più appartato infondo al pub.
"Dove sono tutti i tuoi amici Grifondoro?"
Gli chiese Draco mandando giù la burrobirra che era stata appena servita a entrambi.
Harry fece spallucce, guardandosi attorno nel locale e scorgendo solo pochi visi familiari.
"Probabilmente è un po' tardi.." Ammise.
"Non si può dire che la pensiamo allo stesso modo a Serpeverde" Gli rispose Draco con tono scherzoso, accennando col capo al tavolo in cui erano seduti i suoi compagni.
"Non vuoi andare a sederti con loro?"
"No, mi va bene così"
"Ma ti chiederanno perché sei qui.."
"E io gli risponderò di farsi i cazzi loro, Potter. Davvero, non è un problema."
Un sorriso comparve sul viso di Harry, nascosto dietro la sua tazza di burrobirra."Dunque, sei ancora disposto ad aiutarmi con Aritmanzia?" Chiese Harry, cercando un argomento su cui conversare per non far calare il silenzio tra lui e Malfoy.
"Si, perché?"
"Così.. pensavo che potremmo iniziare da Lunedì. Dopo il turno in biblioteca.. se ti va."
Grandioso, mi sono appena guadagnato tempo extra con Potter oltre la punizione. Pensò Draco.
"Si, va bene." Rispose, poco interessato a parlare di compiti e Harry lo notò, iniziando a tingersi di rosso in viso come ogni volta che s'imbarazzava.
Mi sto davvero mettendo problemi di non annoiare Malfoy con le mie conversazioni? Pensò, fissando attentamente la burrobirra finita e decidendo di ordinarne un altro giro.Quattro o cinque giri più tardi la conversazione si era spostata sul Quidditch, con Draco che si dilettava a imitare la voce di Lee Jordan mentre presentava la partita e la cosa fece divertire molto Harry.
Addirittura ammisero che non era stato poi così male volare insieme qualche ora prima e che avrebbero potuto farlo ancora, di tanto in tanto.
Harry non sapeva dove lo avrebbe portato questa specie di calma piatta, temeva che da un momento all'altro sarebbe arrivata l'ennesima tempesta.
Decise che non era quello il momento di interrogarsi sul perché delle cose, e che per una volta avrebbe anche potuto correre il rischio di abbassare la guardia.
"Scusi, puoi portarcene altre due?" Chiese Malfoy, perdendo il conto di quante ne avessero già bevuto.
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Almost (by Sbrinzi)
Fanfiction"Sono un mostro che ha imparato ad amarsi e ad amare solo perché un bambino con una strana cicatrice a forma di saetta gli ha dato una seconda possibilità."