ONE SHOT

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"Non voglio finire a Tassorosso!" Brontolò il biondino incrociando le braccia al petto. Draco camuffò una risata sotto lo sguardo truce di Harry, che inchinandosi prese le manine piccole del bambino tra le sue con fare amorevole.
"Scorpius Severus, Tassorosso è una Casa valorosa come tutte le altre." Disse, guardandolo fisso fisso negli occhi che erano i suoi.
"Ma papà dice che.."
In quel momento Draco lo interruppe con un colpo di tosse forzato e rumoroso, facendo roteare gli occhi al cielo a Harry.
"In qualsiasi Casa verrai smistato, sono certo che ti farai riconoscere per i tuoi valori. Ognuna delle quattro è speciale per le sue caratteristiche e per tutto il tempo che sarai ad Hogwarts diventerà la tua famiglia." Disse Harry, sorridendo alla versione in miniatura di Malfoy.
Draco gli porse una mela verde e gli ripiegò con cura le maniche della camicetta bianca. "Metterai in difficoltà il Capello Parlante" Disse poi.
Harry si tirò su, scompigliando i capelli di suo figlio e prendendo la giacca.
"Ora pensiamo a comprare tutte le cose che ti serviranno, sei pronto?"
Il bambino annuì entusiasta, recuperando la lista dell'occorrente necessario che aveva trovato insieme alla sua lettera di ammissione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Non molto tempo dopo si ritrovò col naso per aria ad osservare incantato i mille negozi di Diagon Alley, il polo economico del regno magico, domandandosi come mai i suoi genitori non lo avessero portato prima in un posto tanto meraviglioso.
A dirla tutta da quando Draco Malfoy aveva voltato le spalle a Lord Voldemort per schierarsi dalla parte di Harry le cose erano cambiate parecchio, se persino il figlio del braccio destro del Signore Oscuro era stato capace di un tale gesto significava che realmente il Bambino Sopravvissuto aveva un grosso potere.
Ma non uno qualunque, oh no, niente che avesse a che fare con la magia, neanche quella più oscura e potente.
Qualcosa che Voldemort non aveva mai conosciuto ne tantomeno potuto avere: l'amore.
E chiunque nel mondo magico andava vociferando che questo avrebbe fatto di tutto pur di strappare a Harry Potter l'unica cosa che lo rendeva così forte.

D'altronde, cosa sarebbe stato senza Hermione che in gran segreto aveva replicato su se stessa lo stesso Incantesimo, e che lo aveva trovato grazie al legame profondo e sincero d'amicizia che li legava.
Cosa sarebbe stato senza Hogwarts e tutti i suoi studenti quella notte, complici della magia più rivoluzionaria, uniti a combattere a discapito di ogni pregiudizio tra le varie Case, ognuno nel suo piccolo.
Ed infine, cosa ne sarebbe stato di Harry Potter senza Draco Malfoy?
Questa era la domanda da milioni di galeoni, e la risposta era così semplice, bastava guardare il bambino biondo che se ne stava col naso attaccato alla vetrina di Ghirigoro, frutto del male che incontrava il bene.
E per questo, da quando era venuto al mondo, i suoi genitori si erano fatti una sola promessa: proteggerlo.
Perché com'era vero che la luce aveva trionfato sulle tenebre, in un angolo remoto e oscuro del mondo Lord Voldemort era ancora lì, a spiare con un occhio da una fessura il loro piccolo cosmo.

Così Scorpius Severus, figlio di un Grifondoro e un Serpeverde, era cresciuto nelle campagne al Sud dell'Inghilterra, lontano e al sicuro da una storia che al momento più opportuno gli sarebbe stata raccontata.
E quel giorno era arrivato, forse un po' troppo in fretta per due genitori che non erano pronti ad affidare al mondo la cosa più cara che avessero.
Il collante del loro amore.
"Allora, ti servirà una divisa e il negozio di Madama McClan fa proprio al caso nostro" Affermò Harry, trascinando per mano il biondino dall'ennesima vetrina.
"Ricordo quel negozio.." Mormorò Draco sorridendo, seguendo quei due.

Ad accoglierli ci fu la stessa strega tarchiata, che dovette trattenere un grido di gioia nel vedere entrare dalla porta del suo negozio gli stessi bambini che quasi una vita prima si erano incontrati per la prima volta lì, solo che ora erano diventati due adulti e nascosto dietro le gambe di Draco vi era una sua versione in miniatura.
"Per la barba di Merlino!" Esclamò la strega, tanto incredula quanto emozionata.
Harry sorrise imbarazzato, mentre Draco incoraggiò Scorpius a sedersi su uno sgabello per farsi prendere le misure.
Madama McClan si affrettò ad infilargli dalla testa una lunga veste e ad appuntarla per farla della giusta lunghezza.
"Ho sentito molto parlare di te, sai?" Disse poi al bambino.
"Davvero?" Le domandò questo stupito, cercando lo sguardo dei suoi genitori.
"Eh sì, non si parla d'altro da giorni. Tutti sanno che il figlio di Harry Potter e Draco Malfoy sta per andare ad Hogwarts.. sei speciale."
A quel punto il bambino sgranò gli occhi, e a Harry non poté che tornare in mente il giorno in cui Hagrid gli aveva confessato: "Tu sei un mago, Harry. Anzi, un mago coi fiocchi direi, una volta che avrai studiato un pochetto." e la sua vita era cambiata per sempre.
"E perché sarei speciale?" Chiese Scorpius stupito.
"Beh, ti basta sapere chi sono i tuoi genitori, ma sono sicura che la loro storia già la conosci, non è vero?" Sorrise la strega, finendo di confezionargli su misura la divisa.
"Ora dobbiamo proprio andare, ci sono mille altri acquisti che ci aspettano." Tagliò corto Harry, ringraziando Madama McClan.

Almost (by Sbrinzi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora