Giovedì 3 dicembre.
"...Sai Harry, ho una guerra dentro. E a volte ho paura anche io, tanta."
Era trascorso un mese da quando Draco, con quella frase aveva cambiato le cose tra lui ed Harry, abbattendo un altra barriera e conquistandosi a poco a poco la sua fiducia.
E non riusciva più a capire se ogni cosa che faceva era per ordine del Signore Oscuro o se si stava lasciando andare davvero.
Una cosa era certa: c'era tanto di lui in quello che raccontava a Harry.
Tra pomeriggi in biblioteca, lezioni in cui fingevano di non conoscersi e allenamenti a due notturni di Quidditch, giorno dopo giorno veniva fuori un lato nuovo dell'altro.
Il che era strano, se si pensava da quanti anni in realtà si conoscessero.Draco aveva capito quali esatte parole pronunciare per far arrossire improvvisamente Harry, o meglio ancora che cosa fare, come sfiorargli le mani mentre parlavano o avvicinarsi un po' troppo quando erano in volo.
Metterlo spalle al muro quando si trovavano nel capanno di Quidditch e stare a guardare divertito l'espressione sorpresa nel suo viso.Harry d'altra parte aveva imparato a lasciare solo Draco quando improvvisamente spariva e si distaccava, a volte anche per giorni, per poi vederlo tornare e ascoltarlo mentre si lasciava andare in lunghi discorsi riguardanti la sua famiglia, il futuro imminente dopo la fine dell'anno, la pressione che sentiva ogni giorno di più.. e stava attento a non fare mai domande scomode, alle quali Draco più volte gli aveva ripetuto che non poteva rispondere.
Ed entrambi erano migliorati in Aritmanzia e Pozioni, grazie allo studio intenso a cui si dedicavano ogni sera insieme.
Draco si era rivelato un ottimo insegnante, anche se perdeva facilmente la pazienza, ma poi Harry lo prendeva per mano, proprio come stava facendo in quel momento nell'aula in cui si erano rifugiati per studiare."Non mi comprerai con così poco, lo sai?" Brontolò Draco, steso tra due sedie e appoggiato con la testa sulle gambe di Harry mentre questo giocava con le sue dita.
Si lasciò sfuggire il libro che stava leggendo e che teneva stretto nell'altra mano quando Harry portò le dita di Malfoy a contatto con le sue labbra. Erano morbide e affusolate.
Harry tentennò qualche istante per poi ripetere quel gesto, sfiorando con la bocca, e questa volta con più enfasi, la mano di Draco lasciandogli umidi baci sul palmo.
A quel punto Draco si tirò su, voltandosi per vedere meglio Harry.. spostò la mano dalle sue labbra e lentamente prese ad accarezzargli una guancia.Voleva avere di più, di più che quei semplici contatti che avevano avuto per quel lungo mese e che ogni volta finivano col farlo impazzire.
Ma ogni volta che uno dei due sembrava armarsi di coraggio per spingersi un po' più in là, qualcosa scattava dentro di loro e li teneva bloccati in un limbo di desiderio e paura.
Era frustrante, soprattutto per Draco, che ogni notte si trovava ad addormentarsi fantasticando con la mente. Bramando per avere qualcosa di più. Convinto che tutta quella tensione che si stava creando tra loro due non avrebbe reso le cose più semplici. Tanto valeva trarre qualcosa da quella vicinanza obbligatoria con Harry, se questo voleva dire dar retta ai propri istinti.Harry gli prese le mani tra le sue, bloccandole attorno al suo viso e perdendosi negli occhi di Draco oscuriti dal desiderio. Si avvicinò con una lentezza estenuante, per poi fermarsi a pochi centimetri dalla sua bocca.
"L'ultima volta ti è mancato il coraggio.." affermò Draco, nascondendo un filo di nervosismo.E a Harry bastò quella semplice provocazione per trovare la forza di cancellare quei centimetri di distanza che li separavano.
Sfiorò le sue labbra lentamente, per poi catturarle in un bacio che da subito divenne infuocato, come risultato del desiderio che si era accumulato dentro di loro in tutti quei giorni passati insieme.
"..l'ultima volta non lo volevo così tanto." Riuscì a dire Harry staccandosi solo per un istante e tornando poi a torturare la bocca di Malfoy.
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Almost (by Sbrinzi)
Fanfiction"Sono un mostro che ha imparato ad amarsi e ad amare solo perché un bambino con una strana cicatrice a forma di saetta gli ha dato una seconda possibilità."