Capitolo 15: Mi Ritroverai

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***** PUNTO DI VISTA DI LIAM *****

---------- ORE 20:00

La giornata è quasi trascorsa. Sono stato tutto il giorno in casa a pensare al nulla.

Gli avvenimenti degli ultimi giorni mi hanno abbastanza scosso, non pensavo di poter stare così male per un amico.

Sicuramente non sono solo il mattatore che tutti mi credono, anch'io ho una forte emotività, che tengo ben celata, ma comunque sono sorpreso dal fatto che io abbia subìto così il colpo.

E così il pomeriggio è passato tra musica, TV, ed un po' di buona tequila.

È adesso, ad ora di cena, che la mia vita viene sconvolta di nuovo.

---------- ORE 20:10

La porta di casa si apre, e vedo Zayn entrare, con in mano una valigia.

"Zayn. . . Come stai?.." domando timidamente.

"Non voglio parlare Liam. Sono venuto solo a prendere la mia roba."

"Zay, io voglio parlare, voglio chiarire. Non ha senso che tu ti trasferisca! non è vero che non ti sopporto, io voglio che tu stia qui!"

"io io io, non capisci che forse per una volta non si tratta di te ma si tratta di me?! Tu vuoi che io stia qui, beh io no! Voglio andarmene!"

"Ma perché?"

"Liam non lo vedi che sono arrabbiato?! non voglio discutere, non mettermi in condizione di dire cose che non vorrei dire."

In effetti Zayn non è il tipo che ama litigare. Le litigate in questi giorni in realtà sono anche le prime vere litigate di questi quattro anni. Perché quando c'è da discutere Zayn non parla, ma è il tipo che esce fuori casa e sparisce per un'oretta o due finché non sbollisce.

Ed io, pur conoscendo il suo carattere, come un coglione proseguo nella discussione:

"Sai che ti dico Zayn? Quello che ti ho detto l'altra sera: devi crescere! Le persone adulte parlano dei problemi, e li risolvono! Tu invece sei buono solo ad andartene!"

Maledetta la mia lingua.

Zayn si volta verso di me e con uno sguardo iracondo mi si fionda contro, e con le braccia tese in avanti mi sbatte contro il muro.

"Stammi bene a sentire pezzo di stronzo, il giorno che vorrò sapere la tua opinione verrò a chiedertela io. Fino ad allora faresti bene a tacere Chiaro?!"

Non era mai successo, Zayn non mi aveva mai messo le mani addosso, né l'avevo mai visto metterle addosso a qualcuno, essendo sempre stato un non violento. Ma a questo punto la situazione degenera, perché per quanto gli voglia bene sono pur sempre una persona orgogliosa, e non permetto a nessun altro uomo di mettermi le mani addosso.

Così con una spinta ben assestata mi libero da lui e lo butto contro la spalliera del divano.

"Tieni a freno la lingua Malik! Non pensare che solo perché siamo amici io non possa picchiarti!"

"Amici?! Ma quali amici! Liam sei una merda!"

Ora Zayn ha esagerato. Sono veramente incazzato!

"Stai zitto! Frocio!!" gli rispondo.

Ma al pronunciare di questa mia ultima, schifosa, parola, lo sguardo di Zayn cambia, improvvisamente l'ira sparisce, ed uno sguardo malinconico comincia a pervadere il suo viso.

Mi accorgo subito di aver fatto una cazzata, di aver fatto il passo più lungo della gamba, di aver detto qualcosa che forse sarà impossibile da cancellare.

Dopo una decina di secondi di silenzio Zayn rialza lo sguardo e mi si scaglia di nuovo contro.

Mi riempie di pugni, una raffica di pugni,

mi fa male, ma io resto inerme, colpito dal suo sguardo: non è più rabbioso come all'inizio, ma i suoi occhi sono lucidi, sono botte di sfogo quelle che mi sta dando.

Così io non reagisco, ed incasso tutti i pugni che mi sono meritato.

Avevo ferito l'affetto più importante che avevo, gli avevo fatto del male, non potevo fargliene ulteriormente.

In pochi istanti Zayn scoppia a piangere, ed i suoi pugni diventano sempre più lievi.

"Tu Liam sei un uomo?! Se sei uomo riversa contro di me la tua forza! Fai di me l'oggetto del tuo sfogo! Fammi sentire che sei uomo! Ti..prego..." mi dice con una voce rotta dal pianto.

Al termine della sua invocazione, ormai esausto, si lascia cadere per terra,

ma io lo prendo,

e lo trattengo tra le mie braccia.

Restiamo per un po' così, stretti nel nostro abbraccio, che poi un abbraccio non è.

Sento le lacrime di Zayn scendere copiose sul mio petto, ormai la mia t-shirt è bagnata, ed è quindi come se sentissi Zayn direttamente sulla mia pelle.

Sento le sue lacrime e le sue emozioni riversarsi sul mio corpo, attraversarmi, ed entrare dentro di me, nella mia testa, e nella mia anima.

Anche i miei occhi diventano lucidi. Ed ora ripenso a quando ho sognato di perderlo...

In silenzio rimaniamo stretti, e condividiamo soli, tra noi due, questo momento di sfogo.

Perché in questi quattro anni siamo stati sempre solo noi due.

Nonostante ci fossero Harry, Louis, Niall, Sophia, Perrie eccetera, siamo sempre stati solo noi due.

Zayn è la mia vita. Ed io in questo momento sento di essere la sua.

Quando lo sento calmarsi, tra le mie braccia, lo vedo mettersi in ginocchio, nel tentativo di alzarsi in piedi.

In questa posizione lo anticipo, e mi metto in ginocchio anch'io.

Ora siamo faccia a faccia.

Finalmente i nostri occhi si guardano senza la rabbia e la volontà di attaccarsi.

È qui che succede qualcosa che non mi sarei aspettato.

Zayn si avvicina al mio viso, e poggia le sue labbra sulle mie.

Io inizialmente resto attonito da questo gesto, ma al suo secondo tentativo mi lascio andare, concedendogli di entrare nella mia bocca con la sua lingua.

Stranamente non mi importa che sto baciando un ragazzo, mentre io sono eterosessuale, sarà forse il forte carico emotivo sostenuto in questi giorni, sarà il vero e sincero affetto che provo per il mio amico Zayn... Non lo so...

Ma questo bacio è la cosa migliore che mi sia capitata ultimamente.

Chiudo gli occhi e provo una sensazione di pace, di tranquillità, di serenità, come quando arriva la quiete dopo una lunga tempesta.

Le sue labbra sono vellutate, e la sua lingua è delicata e gentile nell'incontrarsi con la mia. Il sapore che ha Zayn è buonissimo, ed io ricordo solo un bacio nella mia vita essere stato così bello.

Ci concediamo questo momento intimo finché le nostre labbra si separano.

Continua...

Ziam: The Hidden Story ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora