Capitolo 29

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Inizierò di nuovo ad aggiornare il lunedì e il sabato regolarmente con aggiornamenti "a caso" o per recuperare il giovedì, buona lettura❤️

Apro gli occhi e faccio si che si abituino alla tenue luce che le tende lasciano passare.
Sono due notti che non vado sul balcone comunicante con la stanza di Jungkook e questo mi ha reso triste, ma lui si è comportato male e non mi ha cercato, non ci tiene a me quindi non devo struggermi.
Mi metto seduto e guardo la mia figura allo specchio e provo qualche sorriso, di prima mattina non sono il massimo certo.
Mi scompiglio i capelli e mi alzo per andare in bagno.
Sono piegato a prendere la biancheria quando sento la porta aprirsi. -Jungkook?- chiedo freddo, la porta nascosta dalle ante dell'armadio aperte.
-Ti piacerebbe- chiudo i cassetti e le ante. dopo aver preso i vestiti e sorrido -Yoongi!-
-che ci fai già sveglio? Volevo farti una sorpresa- mette il broncio.
-Yoongi averti attorno è già una gioia, non servono le sorprese-
Mi porge il vassoio -ti ho portato la colazione al letto...anche se ora sei in piedi-
Prendo il vassoio e lo guardo sorpreso, che dolce quando fa così. -Grazie- guardo il vassoio e scorgo pizza bianca con la nutella e bubble tea, il mio preferito, fragola e mirtilli. -Gatto rompicoglioni dormiglione sei da sposare lo sai?-
-Meglio Jungkook no?- poso la colazione sul comodino e gli do uno schiaffetto sul braccio. -Scemo-.
-Sai cosa mi ha detto? E non mi ha cercato per nulla in questi giorni- abbasso lo sguardo e mi sdraio di nuovo sul letto -non credo gli importi alcunché di me-
-in che senso non ti ha cercato? Abitate insieme!-
-Lo so ma...-
-Ma, ma nulla Taehyung, mangia la tua colazione e smettila di farti pare mentali-
Annuisco incerto. È vero, ha ragione, so che abitiamo insieme ma non riesco a fare a meno di volere di più, volere più contatto, più parole, più presenza più tutto e quando non c'è sto male.
Mangio la mia colazione preferita felice nel mentre che chiacchiero con Yoongi.
Poso nuovamente il vassoio sul comodino -vado a prepararmi-
-vestiti normale che andiamo al nostro posto mh?-
-Davvero?-
Annuisce. -forza vai vai-

Mi guardo intorno sorridendo, quel posto mi era mancato tanto.
Si è il giorno del mio compleanno e ogni persona vorrebbe fare qualcosa di divertente, da ricordare per tutta la vita ma quello che ricorderò io e per la quale vivrò da ancora più grande è proprio questo.
Questo posto meraviglioso, incontaminato e naturalmente.
Siamo sulle sponde di un lago, un lago talmente piccolo e insignificante da non essere nemmeno segnato sulle cartine geografiche della nostra città.
Qui ci venivamo sempre dopo la scuola, questo posto, in qualche modo, ci sta vedendo crescere.
Con gli impegni di entrambi non riusciamo a venirci spesso, ma sono felice, ora, qui e ora, di trovarmi in questo luogo.
Sorrido riconoscente a Yoongi, stendiamo un grande telo per terra e restiamo a guardare le nuvole per minuti, o forse ore non ne ho idea.
Ci divertiamo così, ai nostri 25 anni suonati, guardando le nuvole dalle forme singolarmente bizzarre.
-Non ho invitato gli altri solo perché ci vedremo domani è ok?-
Annuisco assorto ancora in quel cielo di panna -è perfetto così-

Chiudo la porta di casa distrutto, io e Yoongi in questa giornata ci siamo comportati come vedi bambini/adolescenti. Ci siamo rotolati giù per colline, siamo andati in centro a fare acquisti, abbiamo mangiato gelato e ci siamo fatti le foto con i pupazzi giganti in giro per il centro.
-Sono a casa- dico piano e sconfitto, Jungkook quando sono a casa non c'è mai, ormai mi sono rassegnato.
-Taehyung!- scende dalle scale di fretta Jungkook.
-che c'è?-
-come che c'è?-
-Eh- dico scontroso -che c'è- apro il frigo per prendere un po' di succo di frutta e vedo una torta con delle candeline viola sopra.
-Auguri- mi dice neutro.
-Grazie Jungkook- addolcisco subito il tono e vado ad abbracciarlo. -Scusa-
-Infatti mi spieghi perché ti comporti così?-
-Così come? Come te?- mormoro sulla pelle del suo collo.
È così bello stare tra le sue braccia, mi fa sentire apposto con me stesso, il suo buon profumo mi avvolge completamente e i piccoli nei sulla sua pelle ora riesco a visionarli per bene, è perfetto.
Mi da una schicchera sulla testa -Ouch- mi stacco piano dall'abbraccio. -è solo che ultimamente non ci sei mai-
-che c'è ti manco?- mi dice ridendo mentre tira fuori la torta dal frigo.
Vorrei rispondergli che si mi manca, che vorrei stare sempre con lui, che non vorrei mai lasciarlo andare al lavoro, che anche se so che non posso averlo meglio averlo intorno che per nulla.
-No ma che dici pff- rido.
Accende le candeline -Esprimi un desiderio- spegne le luci e dopo aver chiuso gli occhi e aver espresso il mio desiderio a cuore aperto, soffio con tutta l'aria che ho in petto.
Mi porge un coltello e taglio due fette -non so come sia venuta ma c'è la nutella quindi dovrebbe essere buona solo per quello- fa spallucce.
-L'hai fatta tu?-
-ti sconvolge tanto la cosa?- chiede chiaramente a disagio.
-no no- faccio finta di nulla e nascondo un sorriso dietro la torta al sapore di kinder pinguì.

La notte che viene  (KookV)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora