Capitolo 7(revisionato)

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La cena si svolge tra conoscenza e prese per il culo nei miei confronti.
Jungkook sembra essersi aperto anche con me.
Sono entusiasta per la loro conoscenza.
Volevo parlare con Yoongi a dire la verità, ho così tante cose da raccontargli eppure sembrava trovarsi bene con Jungkook, quindi perché dividerli?

Quando saluto il mio migliore amico e gli chiudo la porta dietro mi trovo solo con Jungkook.
Il silenzio cala di nuovo fra noi.
Forse sarà l'inizio? Non lo so.
Nei film e nei libri ho sempre letto di coinquilini super amici, abbracci, baci e coccole ma nella realtà non è propriamente così.
Insomma mi aspettavo una convivenza diversa.
Sono consapevole del fatto che è poco che viviamo insieme ma non posso fare a meno di sperare che lui si apra nei miei confronti.

-Jungkook io vado a dormire, buonanotte-
-A te- mi risponde non degnandomi neanche di uno sguardo.
Abbasso gli occhi e vado in camera per prepararmi per la notte, abbiamo fatto tardi e domani a scuola ci devo andare, ho lezioni importanti.

Spero di riuscire a dormire almeno un po'.

Mi sveglio pronto per un'altra, stancante, stressante e noiosissima giornata di scuola.
Mi alzo svogliatamente e apro le finestre alla ricerca di aria pulita da respirare.
Mi preparo e mentre mi sto infilando la camicia sento partire, di colpo, musica rock a tutto volume. Ancora.

-Beh...se il buongiorno si vede dal mattino...-

Scendo le scale e trovo Jungkook intento a mangiare.
-Buongiorno-
-a te-
-Sai Jungkook- prendo i biscotti dalla dispensa e il latte dal frigo -non sembri un tipo da rock-
- e tu non sembri un tipo da pregiudizi- mi risponde prontamente in tono neutro, dopodiché pulisce ciò che ha sporcato e, passandomi vicino, rimette a posto le cose.

-Capisci Yoongi! Mi sento così in imbarazzo- gli dico dopo avergli raccontato ciò che è successo questa mattina.
-Ho capito- lo sento ridacchiare -dovresti solo smetterla di fingerti stupido, hai capito che non funziona con lui, fagli vedere chi sei veramente no?-
-Non capisci, ci provo ma poi mi chiudo. È colpa sua che sta sempre sulle sue. Sai non è facile neanche per me.-
L'ultima frase la pronuncio con rabbia, gli occhi, il movimento delle labbra e la mia espressione mostrano completamente il mio disappunto per le parole superficiali di Yoongi.
-insomma non ce la faccio-
Sospiro, riprendendomi dal momento di rabbia di prima, ora diventato sconforto.

- è irraggiungibile-

Se io ho un difetto, è quello di buttarmi giù per ogni minima cosa, sul serio.
Yoongi è lì che ne passa di tutti i colori e ha vero motivi per cui stare male e poi ci sono io, che chiedo scusa quando calpesto un fiorellino.
-Forse dovresti smetterla di cercare di farci amicizia, vedi semplicemente come vanno le cose e lascia che sia il tempo a farvi avvicinare. Devi avere pazienza Taehyung-
-Potrei provarci... - gli sorrido riconoscente -vuoi venire con me?-
-no, a proposito- guarda l'orologio che ha al polso -è tardi, ho da studiare vado in bibliote. Ci si vede uragano- mi scompiglia i capelli e si dirige verso il luogo da lui precedentemente nominato.

Sospiro sconfitto, non posso farcela.

-Sono a casa!- urlo mentre mi levo le scarpe.
-Dio perché urli?- mi chiede Jungkook mentre è intento a cambiare il quadro sopra la Tv.
-Scusa- abbasso la testa mortificato.
Lo vedo alzare gli occhi al cielo.
-Cosa farai con quel quadro?- gli domando con un cenno verso l'oggetto.
-Non credo di aver intenzione né dovere di risponderti, non impicciarti delle cose che mi riguardano-
-È maleducazione sai?- gli dico un po' infastidito senza pensarci. Per ricevere una risposta aspetto qualche attimo.
-No Taehyung, non è maleducazione, sarebbe maleducato se ti rispondessi male, ho solo esposto i fatti-
Mi alzo dalla sedia davvero innervosito questa volta.
-Fa come ti pare, è inutile con te.-
-L'avrei fatto comunque- mi risponde continuando a non guardarmi.
Dio non lo sopporto quando fa così. Quell'aria saccente di superiorità che usa costantemente che nasconde dietro al disinteresse mi manda ai matti.
Sto per salire le scale quando sento il campanello suonare ma a rispondere è Jungkook.
-Taehyung è per te, sono i pacchi del trasloco-
Sorrido, finalmente posso mettere un po' del mio tocco in questa casa che di mio ha solo le caramelle nella dispensa e i vestiti nell'armadio.

Ho portato tutti gli scatoloni in camera e apro il primo, quello contenente tutte le foto, le lucine e qualche libro.
-Finalemente- mormoro.
Guardo le pareti della camera... e se...
-Jungkook!- urlo dalla mia camera per farmi sentire.
-Dimmi- mi risponde entrando in camera mia e io, in tutta risposta gli sorrido -ma se tipo ripitturassi la camera...a te darebbe fastidio?-
-Fa come vuoi, l'importante è che non tocchi le mie cose-
Ci sarà da divertirsi allora.
Chiudo tutto quello che avevo tirato fuori di nuovo nello scatolone e mi butto sul letto fissando il soffitto.
Non vedo l'ora di rendere questa camera veramente mia.

La notte che viene  (KookV)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora