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Sono in cortile a giocare un po' con Eros..

Stamattina quando mi sono alzata Dorian non c'era nel letto.
Poi sono uscita dalla stanza e non ho trovato nessuno.
nè Miranda, nè albert nè  Flory e nemmeno Alec..

Non capisco dove siano andati..

Certo che sono proprio dei geni..
Lasciare la struttura incustodita, con me che sono anche infortunata..
Mah non ho parole!

Menomale che c'è questo cagnolino a farmi compagnia..
Ma poi potevano lasciarmi anche un post-it.. qualcosa.. no niente.

Mi è venuta un'idea.

Mi alzo e con fatica arrivo al centralino, mi siedo e inizio ad aggeggiare al computer per controllare le telecamere di sicurezza..
Voglio vedere dove sono andati.

Inizio a toccare a caso.. tutto ciò che riguarda la tecnologia.. non fa per me.

Senza volerlo torno a qualche giorno fa.
Vedo me che sto giocando in cortile con Eros.
Ma non è quello che sto cercando.

Sto per cambiare giorno quando nel monitor vedo arrivare Miranda con in mano qualcosa di strano.

Mi avvicino di più al computer per cercare di capire..
La vedo cospargere i gradini con un tubetto di materiale viscido.
Non ci credo!
È stata lei!!!
È proprio un mostro!
Era tutto premeditato!!

All'improvviso sento suonare un allarme.
Che succede?!?
Inizio a toccare il computer per cercare di fermarlo.

In poco tempo vedo un agente della polizia entrare nella struttura.

<< signorina che sta facendo?! >> strilla scorbutico il poliziotto.
<< non sto facendo niente.>> rispondo a tono.
Chi si crede di essere per parlarmi in questo modo.

<< ah no?! E perché è suonato l'allarme dell'impianto delle telecamere? >> quasi mi urla addosso.

<< forse perché lo stavo usando? >> dico ironica guardandolo.

Lui sembra stanco di me.. ma anche io di lui.
Stavo facendo una cosa più produttiva prima che arrivasse.

<< signorina.. carta d'identità.>> ordina guardandomi.

E adesso sono cavoli amari..
Mi sa che ce l'ha Dorian.. ma non so dove.

Maledetto documento!

<< allora? >> mi riprende battendo una mano sulla scrivania.

<< ehm.. ce l'ha il mio capo >> rispondo con estrema sincerità facendo spallucce.

<< mi ha stancato! adesso venga con me in centrale >> decide prendendomi da un braccio.

Ma perché?!
Cosa ho fatto?!

<< ma non ho fatto nulla! E poi devo restare qui a controllare la clinica! >> dico cercando di divincolarmi dalla sua stretta ferrea.
Non mi considera e continua a tirarmi.

<< ma non vede che non posso camminare se lei mi tiene il braccio?!? >> dico puntandogli un dito contro.

<< faccia silenzio. >> ringhia prendendomi in braccio.

Ma cosa fa?!?

<< posso camminare anche con le stampelle! E poi il cane non può restare da solo. >> urlo cercando di chiamare Eros.

In due secondi ci troviamo entrambi sul furgone della polizia come se fossimo due delinquenti.
Questo tizio mi ha persino messo le manette!
Ma dove posso andare con un piede ingessato?!

Finalmente arriviamo.
Mi riprende un'altra volta in braccio.
Mentre Eros ci segue.

<< lei lo sa chi è mio padre?! Appena saprà che ha arrestato sua figlia.. finirà in un mare di guai>> sentenzio per incutergli paura.
Ma lui sembra fregarsene.
<< dicono tutti così. >> è questa la sua unica risposta.

Entriamo dentro la centrale.

TempestatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora