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Tae era il tipico ragazzo sfigato, preso per il culo da tutti e trattato di merda da mezza scuola.
Anche lui si chiedeva cosa avesse di sbagliato, ma non trovava una soluzione, così ogni notte, mentre i suoi dormivano andava in cucina prendendo quel suo amato coltello che la madre usava per tagliare i salumi, e si faceva del male. Centinaia, se non migliaia di incisioni popolavano le sue braccia.
Non avrebbe voluto far altro che sbarazzarsene, ma non riusciva a smettere.

Jimin era, invece, un ragazzo che aveva sofferto anni prima, cercava di continuare la sua vita nel migliore dei modi, ma dopo la morte di una persona così cara come il proprio padre, era normale essere tristi di tanto in tanto.
Ormai lui viveva per conto suo, aveva anche trovato un lavoretto per riuscire a mantenersi la casa e riuscire a far fronte alle spese a cui andava incontro ogni giorno, da quando la madre lo aveva abbandonato.
Non era un granché vivere in certe condizioni, ma ci si doveva arrangiare. Almeno aveva i suoi amati antidepressivi.

Una sera, mentre mangiava una scatoletta di tonno, gli arrivò un messaggio su instagram.
Era da parte di un certo "_shut_up_", diceva semplicemente "ehy".
Lui cliccò sul profilo dello sconosciuto. Non c'erano post, né storie, ma decise comunque di rispondere.

"ehy."

Lo sconosciuto rispose appena dopo e Jimin trasalì.

"piacere, io sono Tae"

Jimin mandò giù un boccone del suo tonno e rispose.

"io sono Jimin, piacere mio."

E così continuarono la conversazione e impararono a conoscersi.

Jimin sorrideva a ogni messaggio, Tae aspettava con ansia ogni risposta dell'altro.

"vediamoci."

Jimin non credeva nemmeno di essere riuscito a scrivere una cosa del genere.

"certo, perché no?"

La risposta di Tae lo fece completamente andare fuori di testa, tanto da affogarsi col tonno.

I due si sarebbero visti.

~Falling for You~ [vmin] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora