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Jimin non riusciva a studiare.
Si era ripromesso che entro quella sera sarebbe riuscito a finire di ripetere storia così da poter andare interrogato il giorno dopo, ma pensare di aver scritto quelle cose a Tae gli faceva perdere completamente la concentrazione.
Decise di chiamare il suo amico SeokJin, lui sarebbe riuscito sicuramente ad aiutarlo, era più grande e aveva fatto più esperienze di lui.
Il ragazzo digitò il numero sperando di non disturbare il maggiore.

《Jiminie, ciao.》
Jin aveva il suo solito tono affettuoso e riguardoso nei confronti di Jimin, lo considerava un fratello più piccolo.

《Scusa il disturbo hyung... ho bisogno del tuo aiuto...》

《Tu non disturbi mai Jiminie.》
Jimin potè sentire, attraverso il tono dell'altro, che questo stesse sorridendo.

Rassicurato annuì e continuò a parlare.
《Hai presente Tae, quel ragazzo di cui ti ho parlato?》

Jin ridacchiò e rispose dall'altro capo del telefono.
《Quello che ti piace?》

Il più piccolo si sentì andare a fuoco. "Vedrai come riderai dopo ciò che sto per dirti.", pensò tra sè e sè.
《Sì lui... insomma ho fatto una cosa...》

《Mh?》

Jimin iniziò a raccontare l'accaduto, dal primo messaggio fino all'ultimo.
Il più grande ascoltò con attenzione le sue parole.

《Jiminie...》disse sospirando.
《Dimmi...》
Il tono di Jimin era preoccupato, pensava di aver sbagliato qualcosa, di aver scritto male qualche parola... in pratica era terrorizzato.

《Sei bravo.》
Jimin fece una faccia stranita.

《Non vorrai dire che ti ho fatto...》

《Sì, mi si è alzato, ma ora non importa, mi farò una sega dopo, pensando al mio bel coinquilino Namjoon che mi sfonda.》

Il più piccolo era schifato.
《Va bene, va bene, ora dimmi che cazzo devo fare.》

Jin ridacchiò.
《Bello de mamma, che vuoi fare? Vai dal tuo amichetto e fai tutte quelle cosacce che gli hai scritto.》

Jimin era diventato un pomodoro.
《M-ma... se lui n-non v-volesse..?》

Il maggiore scoppiò a ridere.
《Jiminie, Jiminie, caro il mio Jiminie... ma ti droghi? Cioè sei un cazzo di pezzo de fregno, a lui piaci, fidati. Non capisco che problemi ti fai.》

《Ma magari non vuole farlo subito...》

《Ma è normale che non lo voglia fare subito. Deve passare un po', cerca di conquistarlo... non lo so corteggialo, invitalo fuori, portalo in giro, fagli complimenti...》

Jimin annuì.
《Va bene hyung, grazie mille, farò come dici.》
《Di niente Jiminie. Ora devo andare a farmi aprire come un libro da Namjoon. Ci sentiamo, fammi sapere, va bene?》

Jimin era completamente scandalizzato.
《Fai veramente schifo Jin, davvero. Ci sentiamo, ciao.》
Ridacchiò e chiuse la chiamata.

Decise di scrivere un messaggio a Tae.

"TaeTae, che ne dici di uscire sabato?"

Bloccò il telefono e lo posò sul tavolo, cominciando a guardarlo ansioso, finché non iniziò a vibrare.

Lo sbloccò alla velocità della luce e lesse il messaggio.

"ma certo, va bene per le 19:00?"

Gli si formò un largo sorriso sul volto.

"benissimo, passo a prenderti io, dammi il tuo indirizzo."

Gli arrivò un messaggio poco dopo, con una posizione, probabilmente l'indirizzo di Tae.

Decise di rispondergli con un cuore, sperando non fosse troppo.

La risposta del più piccolo non tardò ad arrivare.

"♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡"

Jimin sorrise largamente e tornò a studiare.

~Falling for You~ [vmin] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora