~Falling for You~ [vmin]

13

Il cellulare di Jungkook squillò. Erano appena le tre di pomeriggio quando Jimin aveva deciso di chiamarlo.

Il più giovane decise di rispondere, se doveva farselo amico avrebbe dovuto iniziare da qualche parte.

《Jimin.》

《Hey! Kook! Ti chiamavo per dirti che non posso proprio venire all'appuntamento sabato... vedi io ho un ragazzo.》

Jungkook era completamente sconcertato. Come avrebbe fatto con sua madre?

《Ehm... ma io non... cioè... neanche da amici..?》

Al ragazzo non restava che pregare per una risposta affermativa, ma Jimin sospirò affranto.

《No Kook, mi spiace.》

Jungkook cominciò a pensare a cosa poter fare per convincerlo.
Non gli venne in mente niente, Jimin era duro da smuovere, non avrebbe ceduto ad alcuna supplica.
Sospirò. Doveva dirgli per forza la verità.

《Ascolta Jimin, devo parlarti di una cosa, domani a scuola, ci vediamo durante l'intervallo.》

Jimin non ebbe il tempo di aggiungere altro perché il più giovane chiuse velocemente la chiamata.

Il giorno dopo incontrò Jungkook nel corridoio durante l'intervallo, come stabilito.

《Dimmi pure.》
Jungkook si avvicinò a lui tirandolo per un polso e iniziò a raccontargli perchè fosse così importante per lui che i due uscissero.

Presero a parlare.
Nel mentre Taehyung passava per il corridoio in cerca di Jimin.
Aveva in mano un frullato da condividere col suo amato.
Vide i due ragazzi. Erano così vicini, Jimin gli stava dando così tante attenzioni... Tae cominciò a vederci sfocato. Cadde per terra, lasciandosi cadere dalle mani anche il frullato.
Jimin corse verso di lui, dopo aver detto due veloci parole a Jungkook.
《Va bene, ci vediamo sabato.》

Lo portò in braccio fino all'infermeria della scuola, da dove poi venne cacciato e mandato in classe.

Per il resto della giornata non riusciva a pensare ad altro che Taehyung. Non riusciva a non sentirsi in colpa. Il suo Tae, stava male per colpa sua.

La campanella suonò e anche Tae venne mandato a casa.
Andò a riposarsi e dormì per parecchie ore.
Si alzò verso le tre di notte e si diresse in cucina.