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I due iniziarono a camminare.
La strada era abbastanza illuminata, anche se pressoché vuota.
Si vedevano le luci delle case e, osservando bene, si potevano scorgere le madri che lavavano i piatti dopo cena.

Jimin era nervoso, conosceva il suo obbiettivo, era sicuro di essersi preso una gran bella cotta per Taehyung, ma non riusciva proprio a esprimere i suoi sentimenti.
Jin gli aveva consigliato di essere gentile e ben educato col più piccolo, ma per quanto il ragazzo ci provasse, sembrava che l'altro non volesse dargli le proprie attenzioni.

Taehyung, al contrario di ciò che Jimin pensava, era affascinato dal comportamento del rosa.
Il suo modo di muoversi, il suo modo di vestirsi, il suo modo di parlare... lo facevano completamente impazzire. Jimin gli piaceva tanto, e Tae questo lo sapeva bene, ma aveva una gran paura di essere rifiutato, nonostante i modi gentili e dolci dell'altro.

《Siamo arrivati.》disse Jimin appena davanti a un piccolo ristorante.

Non era un posto galante, ma era molto carino. I tavoli erano rotondi e decorati con delle tovaglie in tessuto, mentre le pareti avevano qualche affresco di tanto in tanto.

Una volta dentro, si sedettero al tavolo prenotato da Jimin e un silenzio tombale calò tra i due, mettendoli in totale imbarazzo.

《Allora, come va?》
Fu Tae a rompere il ghiaccio, ma arrossì appena dopo aver formulato la frase.

《Bene, molto bene, insomma tu sei qui, quindi va benissimo.》
Tae sorrise a quelle parole, ma diventò più rosso di quanto già non fosse.

《Aww ma che cute, sei arrossito.》
Jimin sorrise al più piccolo e gli accarezzò una guancia rossa.
"Non mi laverò mai più la faccia." pensò Tae.

《Daaaaaai, non prendermi in giro!》
Jimin ridacchiò e rispose:
《Sei un pomodoro, fammi usare il ketchup, secondo te se ti appoggio una patatina sulla guancia poi è più buona?》

"Beh se la patatina è la tua potrei pensarci..." Tae stava cercando di non pensare alle sue fantasie su Jimin, ma era troppo difficile, solo a guardarlo cominciava a sbavare.

Al posto di esprimere i propri pensieri sulla patatina di Jimin, Tae gonfiò le guance in un tenero broncio.

《Dai dai, non ti offendere...》
Tae fece segno di no con la testa e incrociò le braccia.
Jimin sorrise e si avvicinò al più piccolo sussurrando.
《Come posso farmi perdonare?》
Lui allora prese la palla al balzo e sporse la guancia verso il viso di Jimin.
Il rosa non se lo face ripetere due volte e lasciò tanti piccoli baci sulla sua guancia facendolo sorridere come un bambino.

Finalmente ordinarono e vennero serviti.
Durante la cena parlarono specialmente di scuola, di amici, e delle loro vite.
Ci furono parecchi complimenti da parte di Jimin per il più piccolo, e lui sembrava apprezzare.

Dopo cena, Jimin pagò, e uscirono dal locale.

《Ti va di fare una passeggiata?》propose il rosa sperando in una risposta affermativa.

《Scusa Mochi, non posso, mia madre mi ucciderà... 》

《Tranquillo, allora ti riporto a casa.》
Jimin sorrise e gli prese la mano.
Tae la strinse sorridendo.

《Qualche volta staremo tutto il giorno fuori, te lo prometto.》disse Tae davanti alla porta di casa propria.

《Non preoccuparti, mi basta vederti.》
Entrambi sorrisero.

《Ci vediamo allora, buonanotte.》
《Buonanotte.》

Il più piccolo lasciò un bacio inaspettato sul naso di Jimin e rientrò in casa.

~Falling for You~ [vmin] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora