6: Ricerche

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E' sabato, il mio giorno prediletto. Non vado in studio, mi sveglio tardi, faccio un bagno rilassante e trascorro il pomeriggio uscendo con le amiche. Oggi farò una piccola eccezione al solito programma del weekend. Ho chiamato Lucy e le ho detto che ho un po' di nausea e preferisco restare e casa. Mi dispiace averle mentito, ma ho bisogno di trovare risposte alle mie domande. Sa che mangio schifezze e, a volte, salto anche i pasti perciò mi ha creduto. Voleva venire per farmi compagnia. Le ho detto che domani starò sicuramente meglio e ci organizzeremo per andare in qualche centro commerciale o pub. 

Ho mille dubbi e strane idee mi frullano in testa. Ognuna ha un comune denominatore: Egan Connor. Ho deciso di indagare in rete. Internet offre tante notizie e spesso permette di conoscere vita, morte e miracoli di una persona.

Digito il suo nome sulla tastiera e trovo le solite informazione sull'eccentrico miliardario. Ha trentacinque anni, non è sposato, ha uno stuolo di ammiratrici che farebbero pazzie per lui, adora l'arte e la musica classica e spesso finanzia giovani emergenti artisti. 

Continuo la mia ricerca. Ho inquadrato il soggetto, anzi diciamo che mi sono fatta gli affari suoi, ma a me interessa altro. Quello che mi colpisce è che in nessun articolo appare al fianco di genitori, fratelli o sorelle. E' un alieno piombato in terra sotto spoglie mortali?

Ci rifletto su. E' un miliardario, sarà sempre assediato da giornalisti e di certo vorrà tenere al riparo la sua famiglia. Non darla in pasto ai rotocalchi. E' quasi sempre fotografato accanto ad attrici o modelle durante le serate mondane a cui partecipa, ma non si parla di una fidanzata ufficiale. 

Sorrido come una scema. Non so perché il saperlo single mi faccia tanto piacere. Egan è un gentiluomo ed ha aiutato una ragazza in difficoltà, cioè la sottoscritta. Non ricorderà neanche il colore dei miei occhi. 

Avrà pensato che sono una casinista cosmica, una che porta scatoloni che si sfasciano, scorda gli ombrelli mentre viene giù il diluvio universale ed arreda da sola l'ufficio invece di chiamare personale adatto. Un disastro in poche parole!

Sbuffo e continuo a navigare. Nulla di utile per me. Io voglio sapere perché la sua mano ustionava come lava incandescente, perché quando ha incontrato la mia ho avvertito una sorta di scarica, perché quando ha pronunciato il mio nome mi è sembrato di sentirlo tuonare nelle mie orecchie. 

Apro la pagina di rivista scientifica e comincio a leggere. L'ipertermia o aumento elevato della temperatura corporea può essere causato anche dall'attività fisica. E' uno dei sistemi attraverso i quali si brucia più in fretta l'anidride carbonica inspirata durante l'allenamento. 

Questa spiegazione potrebbe fare al caso mio, magari mister Connor aveva fatto ginnastica nel suo, presumo, super attrezzato attico e la temperatura corporea era ancora squilibrata. Spunto la voce calore considerevole che ho annotato sul block notes sulla mia sinistra e scrivo ok.

Ora devo trovare la spiegazione scientifica per la scarica. Navigo ancora per un'altra ora fino a quando mi imbatto nel sito di un eminente meteorologo, il quale spiega come freddo ed umidità appesantiscano le particelle elettrostatiche nell'aria provocando, dopo uno strofinio o contatto, un scossa simile ad una scarica a basso voltaggio.

Due su due mi dico mentalmente. Ho fatto di nuovo centro. Metto ok anche sul secondo punto.

Continuo a visitare siti su siti. Mi bruciano gli occhi, guardo l'orologio e mi accorgo che è tardissimo. E' sera inoltrata. Ho letto diversi articoli ma non nulla spiega quel rimbombo della sua voce nel cervello. 

Ho fatto diecimila supposizioni. Un tuono? Impossibile. Pioveva a dirotto, ma non c'erano temporali in zona. Una macchina? Lo escludo. Al parcheggio c'eravamo solo noi due. 

L'unica cosa che mi viene in mente è di fare una visita dall'otorino, magari mi si è infiammato il timpano e non lo so. So che è una spiegazione che non regge in piedi, non ho mica sentito un sibilo o un fischio, ma la sua voce nella mia testa ed era roca e sensuale.  

Spengo il computer e vado in cucina. Apro il frigo e mangio quello che trovo. Domani devo fare la spesa altrimenti per pranzo mi dovrò arrangiare con pane ed acqua.

Mi lavo i denti indosso il pigiama e vado al letto. Sono stanca senza aver fatto nulla!

Speravo di riposare, invece è stata la notte più agitata della mia vita. 

Ho dormito pochissimo ed ho avuto anche gli incubi.  Incredibile.

Ho sognato di trovarmi in una strada isolata e buia. Sono sola ed ho paura. So che nel vicolo c'è qualcuno, ma i miei occhi non distinguono niente in mezzo a tutto quel nero. Grido.

Comincio a correre fino a sentire i polmoni bruciarmi nel petto. Una mano affusolata e diafana afferra la mia spalla. Provo dolore ed il terrore assale ogni fibra del mio corpo. 

Per fortuna mi sveglio da questo film dell'orrore visto al rallentatore! 

Sono sudata ed agitata. Mi alzo per andare in cucina. Sorseggio un bicchiere d'acqua fresca sperando che il mio cuore riprenda a pulsare regolarmente. 

Non capisco cosa mi stia accadendo. Ultimamente mi succedono cose strane.

Non credo nei sogni ovviamente.

I sogni non sono altro che manifestazioni oniriche delle nostre paure. 

Eppure questo non sembrava un incubo.

Era tutto così reale!


Le leggi della scienza mal si applicano su una persona del calibro di Egan Connor...e la nostra Sam se ne sta rendendo conto 😏 






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