Legend

15: La riunione

Quello che sto per fare è una pazzia, ma al momento è l'unico modo per parlare con Egan.

Percorro in fretta le strade buie e deserte di Dublino, spingo il piede sull'acceleratore.

Voglio arrivare in fretta alla radura di proprietà di Egan.

La pioggia batte incessante sul parabrezza e la strada poco illuminata rende il viaggio un inferno.

In questo posto dimenticato da Dio non riuscirebbe a trovarmi neanche la migliore delle squadre di soccorso. 

Accendo la radio che gracchia come una rana nello stagno alla ricerca di uno straccio di stazione con della musica, ma dopo qualche minuto passato a girare la povera manopola avanti ed indietro decido di spegnerla.

Tanto ho capito che è tempo perso.

Ripenso al viaggio di andata con Egan alla guida, a quanto ero rilassata e tranquilla mentre osservavo il cielo stellato e la luna. 

Arrivo alla radura in cui Sean ed Egan avevano parcheggiato le loro vetture, fermo il motore della macchina e prendo dal sedile del passeggero la mega torcia che mi sono portata dietro.

Non ho la loro vista quindi per me è buio pesto e non mi orizzonto neanche un poco, per fortuna ho la memoria fotografica e ricordo alcuni dettagli.

Mi addentro nel bosco vestita in modo più adatto rispetto alla volta precedente.

Indosso gli stivali per evitare di graffiarmi le caviglie perché non ho Egan al mio fianco pronto a proteggermi come un eroico cavaliere con la sua adorata principessa. 

Mantengo la calma e cerco di non agitarmi per ogni sinistro rumore che la foresta produce.

In lontananza vedo un fuoco acceso che illumina il bosco, mi dirigo nella direzione dell'unica fonte di luce.

Quello è di sicuro l'accampamento del branco.  

La prima persona a stagliarsi davanti a me con una grinta degna di un pugile è Malia.

Nel suo sguardo colgo una rabbia assurda nei miei confronti, sembra una pantera pronta a saltarmi addosso da un momento all'altro.

Non mi faccio intimidire, sarò anche l'unica umana in un branco di lupi, ma l'adrenalina che ho in corpo ora, non mi fa arretrare di un solo centimetro.

<Vattene, non sei la benvenuta> mi ringhia contro con ferocia inaudita.

Raccolgo tutto il mio coraggio o, forse stupidità e, con passo lento, ma deciso mi avvicino a Malia rigida come una statua di marmo.

<Non azzardarti mai più. Mi devi rispetto, sono la tua Luna> scandisco lentamente le frasi per farle arrivare al suo orecchio ipersensibile.

Vorrebbe uccidermi, glielo leggo negli occhi, ma non può opporsi alla compagna del suo alpha.

Spero di aver recepito bene le informazioni di Sean altrimenti sono morta!

Si sposta e si mette di lato abbassando la testa e questo suo atteggiamento mi fa male al cuore, ma ora non ho tempo di chiederle scusa, devo prima parlare con un lupo testardo. 

Credo di essere entrata nella casa di Egan con uno sguardo omicida visto che Sean mi si para davanti.

Il sangue mi ribolle nella testa, ci mancava solo lui all'appello!

<Spostati> gli dico senza alcun riguardo.

Prova a farmi desistere ma il ringhio del suo alpha lo rimette in riga.