capitolo 9

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|•stiamoci addosso che poi non si sa•|

Jacopo pov's

Vederla così mi lacerava dentro,lei è una persona speciale non merita di soffrire così tanto e se ciò corrisponde a darle dei consigli ruvidi ma giusti sarò pronto a frenare il suo dolore.

Le ore volano,come sempre quando siamo insieme e in meno tempo possibile arriva la sera,la cena sarà a base di sushi ordinato da Just eat.
Abbiamo deciso che per stasera rimarremo a casa anche perché è stanca dopo il viaggio, domani le farò da guida turista in quel di Savona, è una cittadina piccola ma da non tenere in secondo piano ha il suo perché.

G: cosa mangiamo per cena?

J:ho ordinato da Just eat del sushi

G: E ME LO DICI COSI

Mi salta praticamente addosso e come due salami cadiamo a peso morto sul divano,le faccio il solletico e ride come una matta.

G: guarda che mi vendico.

A cavalcioni su di me capovolge la situazione ed ora è lei a torturarmi.
Cerco di bloccarla dai polsi però suona il citofono e vado ad aprire.
mi ritrovo davanti una Giorgia (mia sorella) euforica.

Gio: cavolo fra non puoi capire sono scappata da casa,tua madre è pazza, però almeno potremo passare un po' di tempo in più insieme

Cavolo,non le avevo detto di Gaia.

Gio:oh ma sei scemo? Mi fai entrare?

Scruta oltre la porta e si accorge di lei

Gio:GAIAAAAAAAA GOZZI

Inizia ad urlare il suo nome,le metto una mano sulla bocca indicandole il vicinato.

Gio:ops scusami ma sai che la amo cioè insomma tu sei qui con lei e non mi dici niente?sei proprio un tacchino

Avanza verso di Gaia e si presentano.
Beh mia sorella ha il tempismo di Borja Valero....nullo.

Perché mi preoccupo tanto di rimanere solo con Gaia? Ma non è che penso ad altro quando sono con lei? d'altronde se non lo so io chi dovrebbe saperlo.?
"dovresti prenderla in considerazione, è bella, intelligente e talentuosa"
Coscienza del ca chi ti ha dato il permesso di parlare?
"Sei tu che stai parlando, io sono te scemo"
Oh madre starò impazzendo.

Mi dirigo da quelle due fuoriuscite di cervello,le vedo ridere probabilmente di me,anzi sicuro.

J: perché ridete bisbetiche?

G: calibra le parole jacopi

Gio: ma lasciamo perdere lui è solo un tacchino

Ridono complici,si conoscono da poco più di mezz'ora è già sono affiatate.
Giorgia non mi ha nemmeno posto domande al riguardo della sua presenza.
Come non detto,mi ha appena tirato per un braccio verso un angolo cupo della casa.

Gio:fratellino senti un po',so che tu e gg siete amici,ma non è che ti stai prendendo una cotta?

J: ma cosa ti salta in mente

Gio: senti puoi mentire agli altri o a te stesso,a me no. Ma hai visto come la guardi? ai tuoi occhi sembra un apparizione

J:cosa cavolo vuoi saperne te

Gio: ti conosco e so come sei, soprattutto se reagisci così ,sei mio fratello deficiente.

J: basta giorgia

тυ ηση мι вαsтι мαι (∂σ yσυ lσνє мє?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora