capitolo 21

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Gaia povs

La giornata è passata molto in fretta,e la sera non ha ritardato.
È così bello vedere la natura essere più puntuale di un essere umano, è una caratteristica che mi ha sempre affascinata.
Così immensa d'innanzi a noi creature infinitamente più piccole rispetto ad essa.
Cerco all'interno del cielo qualche stella luminosa,speranzosa di trovare in loro il sorriso di mio nonno che è andato via troppo presto a causa di una malattia invisibile che l'ha risucchiato velocemente.
La passione per la musica l'ho ereditata da lui,sapeva suonare molti strumenti,tra questi l'ukulele,il piano,il basso e la chitarra.
Ne ha di tutti i tipi nella sua parte di casa "la mansarda".
Non ci entro più perché i ricordi riaffiorerebbero quei sentimenti tanto belli ma divenuti brutti perché mi lasciano un vuoto al petto incolmabile.
Matteo,l'unico ragazzo che riusciva a trasformare la mia preoccupazione in felicità era la persona a cui tenevo di piu,anch'esso mi ha abbandonata.
Mi chiedo cosa io abbia fatto di male per ricevere tutti questi abbandoni.
Per questo ora sono diffidente con tutti,la gente ti colpisce alle spalle quanto meno te lo aspetti,mai abbassare la guardia,mai credere alle parole"dolci",mai credere e ai gesti finti fatti per discolparsi,mai credere a qualcuno che ti dice di essere cambiato.
Chi sbaglia una volta potrà farlo altre cento,ma la seconda volta non è più un errore ma una scelta.

Sono le 22:59,sto scendendo le scale che portano al mio garage per incontrare Jacopo,ha bisogno di parlarmi.
Le sto dando un altra occasione per spiegarsi,ma so che qualunque cosa uscirà dalla sua bocca sarà come aria fritta per le mie orecchie.

Intravedo da uno spiraglio della serranda la luce di una macchina.
<<Dev'essere lui>> dico tra me e me.
Alzo tramite un tasto il meccanismo rugginoso della serranda e lo vedo scendere dall'auto in tutta la sua bellezza.
E vi assicuro che ne ha tanta.
Ha un viso preoccupato,quasi assente.

G: cosa dovevi dirmi

J: buonasera gozzi.

G: vai al sodo

Sto cercando di fare la finta stronza,ma non mi riesce bene, quando tengo molto a qualcuno mi addolcisco in fretta.

J: d'accordo,possiamo entrare dentro che fra freddo?

G: ok

Le faccio strada e lo invito a sedersi ad una delle poltrone.

J: è figo e grande per essere un normale garage

G: già.

Ha ragione,infatti questo non è un semplice garage,ma un posto secondario dove mi piace dare voce ai miei pensieri in forma scritta,tramite canzoni, poesie,testi o qualunque altra cosa.
E poi ho tante chitarre appese al muro,per creare una melodia veloce da accompagnare a quei pensieri.
Si alza dalla poltrona e scorre lento vicino al muro che regge i miei strumenti,li accarezza delicatamente con i polpastrelli delle dita lasciando loro un segno.
Si focalizza su l'ukulele di mio nonno,quello che mi aveva regalato per il mio 18 esimo compleanno.
È pieno di polvere,non l'ho mai usato,se non con lui.

J: wow è bellissimo.

Fa per prenderlo ma mi alzo di scatto e glielo impedisco.

G: no fermo!

J: scusami *risata ironica* sei gelosa di uno strumento?

G: anche gli strumenti hanno una storia proprio come le persone,e dietro ad ogni storia c'è un sentimento.

Rimane un momento gelato dalle mie parole,poi riprende fiato e continua

J: e lui che storia avrebbe?

G: non ho voglia di aprirmi su queste questioni delicate con te. Ora dimmi perché sei qui cosi te ne vai e anche in fretta.

J: te l'ha regalato Matteo? O Daniele?

G: no!

J: e allora chi?

G: ti ho detto che non voglio parlarne! Sai rispettare una decisione? Vai al sodo grazie, è sera non ho voglia di arrabbiarmi

Dico prepotente e seria.

J: voglio sapere la storia di quell'ukulele ,mi hai incuriosito.

G: perché devi sempre essere così invadente?

J: non è invadenza è curiosità tutto qui.scusami se ti ho infastidito

G: da quand'è che chiedi scusa?

J: senti gaia,io sono quella persona che hai conosciuto all'interno della scuola.
Ho sempre avuto le stesse percezioni e lo stesso modo di vivere una relazione,che sia in amicizia o in amore.
Sai che in amore do tutto me stesso,ma non riesco a fidarmi più di nessuno a causa delle delusioni ricevute.

G: è inerente a ciò che dovevi dirmi con urgenza?

J: si

G: ok continua.

J: io sono sempre la stessa persona che hai conosciuto li dentro,posso assicurartelo! Non sono cambiato di una virgola. Se ho detto,fatto qualcosa che ti ha infastidito o meglio ferito, non era mia intenzione e te lo posso assicurare.
Ti chiedo scusa,spero tu possa accettarle,ma soprattutto spero tu possa un giorno ascoltarmi di nuovo e capire tutto.
Ora posso solo dirti questo.
Ci tenevo a farlo.
Ed inoltre

Lo azzittisco mettendole un dito sulle labbra.
Posso sentire il suo cuore accelerare e raggiungere il mio,stanno correndo insieme alla stessa velocità.

Mi guarda intensamente ed io ricambio.
Le sorrido in modo accennato per poi tuffarmi nel suo petto.

All'inizio si gela a quel contatto,ma poi non esita a mettere le sue braccia intorno alla mia vita.

Non sono l'unica a provare dei sentimenti per lui,lo leggo dai suoi occhi e lo percepisco dai suoi tocchi.

rimaniamo così per interminabili minuti,senza dire una parola ma sono sicura che questo gesto racchiude in sé milioni di gesti che a parole non si potrebbero esprimere.
Nel silenzio di un abbraccio percepisco urla,rammarico,delusione,amore, felicità e tristezza....

Jacopo povs

Adoro non dover dire niente a qualcuno con l'intento di farle capire ciò che avrei dovuto dirle.
Lei capisce senza che io debba spiegare,lei mi capisce,lei c'è.
Lei è piccola,ma grande.
Lei ha vissuto troppe cose per i pochi anni che ha,lei ha una maturità che nemmeno una donna di 40 anni possiede.
Lei mi sorprende sempre.
Lei è gaia.

Spazio autrice. IMPORTANTE

Ciao ragazzi,eccomi con un nuovo capitolo spero possiate capire ogni singola parola e renderla vostra a modo vostro.
Io non scrivo solo per la ship, scrivo i sentimenti della persona nella situazione che si trova, scrivo per dare emozioni,scrivo per far capire ciò che si può provare quando si è dentro ad un meccanismo vizioso più grandi di noi stessi.
Non sono nessuno ma voglio lasciarvi qualcosa di mio,non vi chiedo nulla solo di leggere e capire bene.
La scrittura,la lettura possono salvarci seppure scritte da esterni, seppure non le avete vissute. È bello ritrovarci in un percorso tutti insieme uniti da questo filo trasparente!un enorme bacio G.❤️

тυ ηση мι вαsтι мαι (∂σ yσυ lσνє мє?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora