capitolo 17

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Destinazioni fatali:
Due mesi dopo....

Non c'è più niente attorno,
Soltanto macchine,
Ognuno fa quello che può o resta immobile.
E riparto dal mio sudore dai miei calcoli fatti male,dalla stanza 309 e riparto da...
Mi ritrovi nel frigo vuoto nella mia metà dell'armadio è deserto quello che è stato
Quello che odio sa di te,forse è normale
Come quei film di serie b non meriti......

Mi risveglio con le note di "mi ricordo un po' di me" in sottofondo.
L'orologio segna le 9:00 e devo sbrigarmi o non farò in tempo a raggiungere Martina in stazione.

Prendo una maglia over size dall'armadio assieme a dei pantaloni a quadri Rossi e bianchi,i  miei anfibi imponenti e la giacca di pelle primaverile.
Spruzzo qualche goccia di profumo sul mio corpo e mi dirigo in macchina dove raggiungerò my sister,mi manca è da tanto che non ci vediamo.
Questa volta saremo sole e potremo parlare tra di noi di discorsi lasciati in sospeso a causa della presenza del resto del gruppo.

M: bb come staiiii?

Non ho il tempo di replicare perché Martina mi avvolge o meglio travolge in un abbraccio dispensato che racconta tanto e anche troppo.

G: amo mi stai schiacciando e a breve ci ritroveremo spiaccicate a terra

M: fa niente come te la butti amica?

G: bene dai tu?

M: abbastanza bene,il mio stomaco sta facendo dei suoni armonici,meglio se ci dirigiamo a fare colazione?

G: nemmeno il tempo di arrivare che già hai fame *risata*

M: dai guarda che davvero sto dicendo,non ho avuto il tempo di mangiare a casa perché stavo facendo le valigie sai come sono sbadata

G: lo so perfettamente e quindi per questa volta ti perdono ed andiamo ad un bar qui vicino ok?

M: oh yes bb, comunque che si fa in questi giorni?

G: domani o stasera decidi tu, ti porto al lago di Como non dista molto da Milano ed è stupendo...

M: daje tutta bb ,stasera sarebbe perfetto perché domani avrei intenzione di dormire tutto il tempo se non ti dispiace

G: ahaha quando saremo a casa fai come fosse anche tua....

M: beh certo,ciò che è tuo è mio ,ciò che mio è mio

G: cretina

M: così funziona bitchy

G: va bene dai entriamo a fare la fila altrimenti sarà un casino

M: che ne dici se la fai tu? Io ti aspetto qui fuori

G: scordatelo siamo per te qui non per me,quindi entri anche tu

La strattono per un braccio per portarla al mio fianco, non può pensare di farmi fare la fila da sola per cose che servono a lei.
Martina è così, è un'amica speciale ma altrettanto complicata,ha un carattere quasi impossibile,ed è vero non sto esagerando.
Però se sai capirla riuscirai ad entrare nelle stanze della sua vita che sono una più bella dell'altra,Ve lo assicuro,ha un mondo incredibile da visitare e che per una ragazza di 20 anni è tanto,ha molti pregi ma medesimi difetti.

Dopo aver fatto mezz'ora circa di fila per due cornetti e due cappuccini ci dirigiamo al mizuki che a mio parere (e anche quello del resto della gente che conosco) fa il sushi migliore dell'intera città di Milano,e forse,azzarderei, d'Italia.
Ovviamente Martina ordina tutto il menù, compresi i pasti extra.....

Con la bocca piena di cibo:

M: oh bb assaggi questo?

Mi porge dalle bacchette,che non sa mantenere ma si ostina a farlo, un pezzo di sashimi bagnato a salse a caso dato il colore violaceo che ha acquisito.

G: no grazie, quante cavolo di salse ci hai messo?

M: tutte quelle che ci hanno portato

G: sei proprio una rozza

M: già grazie,fammi una lezione di sushi

G: va bene

M: nooo stavo scherzando,ritiro la proposta

G: non vale ormai l'hai fatta

Tra una risata e l'altra finiamo il nostro pranzo e ci dividiamo la somma da pagare in base a ciò che abbiamo mangiato.

Mentre esco dal locale le chiavi della macchina mi cascano per terra,o meglio su una scarpa a me famigliare.

Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhioni verdi,che strabuzzano non appena incontrano i miei.
Martina rientra subito dentro e lo abbraccia da dietro.

M: jacopoooooooooooooo

J: e- *colpo di tosse* ehi marti

Evita qualsiasi tipo di contatto visivo con me...
Mi rialzo e esco direttamente da quel posto,l'aria mi mancava e avevo bisogno di recuperarla.
Mi sento male,ho un nodo in gola che non riuscirebbe a sciogliere nessuno in questo momento.

Martina insieme al biondino vengono verso di me

M: gaia tutto ok? Non ti senti bene?

G: no no sto bene,andiamo?

M: ma non vi salutate voi due?

Cazzo, è sempre invadente nelle sue stupide domande, logicamente no.
Dovrei salutare un ragazzo alla quale sono scappata più volte per paura potesse succedere di nuovo ciò che era già successo?
Neanche lui risponde si limita ad abbassare la testa ma poi una voce stoppa tutta l'atmosfera.

Greta; Jacopo eccomi amore scusami se ti ho fatto....ah voi ciao.

"Ah voi ciao" ma chi si crede di essere questa? Di certo non è né la madonna ne un qualsiasi prototipo di santa.
Avrei voluto dire qualcosa in più ma non ho detto nulla come al solito,anzi non è mio solito rimanere in silenzio ma è l'unica cosa che ho potuto fare.
Insomma la giornata era iniziata con il piede giusto ed ora sta proseguendo malissimo,solo il pensiero che lui sia nella mia stessa città non so per quale ragione,mi turba.

Ah dimenticavo, dopo il "ah voi ciao" ha preso il braccio di Jacopo e l'ha trascinato con maniere non carine dentro al locale.

Martina sa ben poco se non niente di quello che è accaduto a Savona,e direi meglio così.
Sarà pure brava ma i segreti non li sa mantenere,se li fa sfuggire e non lo fa apposta di certo.

Per tutto il tragitto del rientro a casa non ho proferito parola se non gettare tutta la mia rabbia sull'acceleratore

M: bb santo....vai piano o a breve ci troviamo contro un albero

Non le rispondo non perché non volessi ma semplicemente perché ero immersa nei miei pensieri e la sua voce era solo un contorno che non risuonava nei miei timpani.

M: oh mi senti? Frena o se non riesci a guidare scendi e fallo fare a me

G: scusami,sono in grado di guidare ora rallento

M: grazie a Dio ti degni di rispondere..ma è successo qualcosa con Jacopo

Frenai all'improvviso...

M: Menomale che ho la cintura altrimenti mi sarei già ritrovata sul parabrezza

G: lascia stare per favore

M: non avevate chiarito tu e lui? Sei anche andata a Savona



Ciao ragazzi,dovete scusarmi per l'assenza ma dovevo metabolizzare il tutto per poter portare un capitolo degno di essere chiamato tale.
A breve arriveranno sorprese restate connessi e mi raccomando votatemi 🤍un bacio g.

тυ ηση мι вαsтι мαι (∂σ yσυ lσνє мє?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora