La verità.

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16 Dicembre
Pov. Zayn

«Sei così bella.» sussurrai accarezzandole la pancia nuda. Appoggiai la testa su un braccio, mentre la guardavo distesa accanto a me.

«Tu sei bello.» mi sfiorò i tatuaggi.

«Starei qui a guardarti per ore, senza stancarmi mai.»

Fece un sorriso dolce, come lei d'altronde. Quanto era bella! Amavo i suoi sorrisi.

«Hai ancora il segno del mio rossetto sul collo.» rise.

«Colpa dei tuoi baci.» dissi accarezzandole il labbro.

Chiuse gli occhi e sospirò. «Perchè ci nascondiamo come se stessimo commettendo un reato? Noi ci amiamo, perché non possiamo dirlo a tutti? Voglio starti vicino, perché dovrebbero tenerci lontani?»

«Chiedilo a Liam, sul serio.» sussurrai.

Si alzò e iniziò a infilarsi le mutandine. «Non riuscirei a separarmi da te, Zayn. Liam dovrà accettarlo.»

«Sarà difficile per lui.» ammisi mettendomi seduto.

«E per noi? Zayn, per noi non sarà difficile?» si voltò a guardarmi, aveva le lacrime agli occhi. «Io non riesco a immaginare una vita senza di te.»

«Io non ho mai pensato ad una vita senza di te.» sospirai.

Prese una delle mie magliette e se la infilò, le stava larga ma era comunque adorabile.

Le feci segno di avvicinarsi a me e lei mi obbedì. Si sedette sul letto e l' attirai a me, tra le mie gambe, facendo coincidere perfettamente la sua schiena con il mio petto. Le spostai i capelli sull'altra spalla e le accarezzai il collo con le labbra. Le strinsi la pancia con le braccia.

La sentii sospirare. «Zayn, tu mi ami?»

Ma che domande faceva? La guardai. «Ovvio, piccola. Perché me lo chiedi?»

Sorrise, chiudendo gli occhi. «Adesso sono felice.»

«Cosa c'è?» chiesi, ero ancora molto confuso.

Intrecciò le dita delle nostre mani. «So di essere la ragazza più fortunata del mondo.»

«Perchè hai un ragazzo che ti ama?»

«Perchè ho te, Zayn.»

Sorrisi e scossi la testa. «Nah, non credo sia per questo. Sono solo a bad boy of Bradford, sono solo Zayn.»

Si voltò di scatto verso di me e mi guardò con gli occhi spalancati. «Tu? Solo Zayn? Mi prendi in giro? Lo dici come se fossi uno come tanti!»

«Ma lo sono!»

«No, Zayn! Tu sei speciale, sei particolare. Io ti amo perché... Beh, perché... Perché sei tu. Proprio perché sei Zayn. Non sottovalutarti.» fece una pausa. «E poi non dicevi tu stesso che tutte le ragazze ti cadono ai piedi?» chiese alzando un sopracciglio.

Risi. «A me interessa soltanto far cadere te ai miei piedi.» dissi toccandole la schiena. Rabbrividì.

«Mi dispiace dirlo, ma... Ci sei riuscito.» arrossì.

Le accarezzai la guancia. Mi sorprese e mi baciò, fiondandosi sulla mia bocca.

«Amo le tue labbra.» sussurrò, mordendomene uno. Mi fece male, a causa del pugno che avevo ricevuto il giorno prima.

«Ahi!» esclamai.

«Amore, che succede?» mi piaceva quando mi chiamava amore.

Scossi la testa. «Niente, mi brucia il labbro. Ma tu non mi fai sentire poi tanto dolore.»

The Bradford bad boy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora