Delusione.

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16 Febbraio
Pov. Zayn

Giorgia stava seduta sul divano, al telefono con suo padre. «Si, papà. Va tutto bene. Helen?»

Harry drizzò le orecchie. Per qualche strano motivo, mia cognata non lo aveva più chiamato, nemmeno per il suo compleanno... Il che lo aveva reso ancora più triste.

«Mi mancate anche voi. A presto!» la mia ragazza terminò la telefonata, e guardò Harry. «Ehi, Haz...»

Lui abbassò nuovamente lo sguardo, scuotendo la testa. Stava così da circa un mese, da quando Helen se ne era andata.

«Sappiamo che ti manca, ma tu devi andare avanti.» dissi.

«Senza di lei? Non ce la faccio.» sussurrò.

La mia ragazza mi guardò con uno sguardo triste.

«Amore,» la chiamai. «puoi lasciarmi un momento solo con Harry?»

Lei strinse le labbra e mi accontentò, raggiungendo la cucina.

Mi alzai dalla sedia e mi sedetti accanto al mio amico sul divano. «Me lo dici?» chiesi.

Harry ed Helen avevano avuto un momento di privacy prima della partenza della ragazza, ma lui non mi aveva informato dei dettagli.

A quel punto ridacchiò, con gli occhi pieni di malinconia. «È stato bellissimo.»

«Te la sei fatta?» chiesi.

Mi diede una gomitata. «Zayn, io non mi faccio nessuna. E comunque no, non abbiamo fatto l'amore.»

«E cosa, allora?»

Sorrise. «Mi ha baciato e l'ho spogliata per guardarla. Era così bella... Lo eravamo entrambi in quel momento.»

Feci un sorriso. «Prova a pensare solo a questi ricordi belli.»

Tornò triste. «Non credo di riuscirci. Quando penso a quei momenti, ho voglia di averla accanto e realizzo che in realtà lei non c'è.»

Sospirai... Poi mi venne un'idea. «Ascoltami: stasera io, tu e Louis andiamo in discoteca e ci divertiamo un po', facciamo una serata di soli ragazzi.»

«E Liam e Niall?»

«Resteranno qui a tener d'occhio le ragazze.» spiegai. «Ci stai?»

«Io si!» esclamò Lou, sbucando dal corridoio.

Harry guardò prima il nostro amico e poi me. Sospirò. «D'accordo.»

-

«Non se ne parla nemmeno!»

«Amore, andiamo! È per Harry!» cercai di convincere la mia ragazza.

«Tu mi lasceresti andare in una discoteca piena di ragazzi che ci provano con me?» disse lei, incrociando le braccia al petto.

Effettivamente no. «No, ma...»

Mi interruppe. «Allora perché io dovrei lasciare andare te?»

Sbuffai. «Piccola, è per Harry!»

«Ci sono un sacco di ragazze in questi posti...» abbassò lo sguardo. «E l'idea non mi piace.» sussurrò.

Spontaneamente sorrisi e la raggiunsi sul letto.

«Piccola,» prendendola per il mento, la feci girare. «guardami negli occhi.»

Lei piano piano alzò le ciglia, rivolgendomi uno dei suoi meravigliosi sguardi.

The Bradford bad boy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora