Ricominciare da zero?

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Pov. Giorgia
20 Novembre

Vi starete chiedendo perché sto iniziando a raccontarvi il 20 Novembre, anziché il 5 Ottobre. Beh, che dirvi? Quello non è stato proprio un bel periodo. Dopo la cena, il giorno dopo, io e Zayn abbiamo litigato. Non perdo tempo ma inizio a spiegarvi com'è andata.
Mi svegliai ma non aprii subito gli occhi, non lo faccio mai. Mi piace assaporare il gusto della mattina ad occhi chiusi prima di aprirli e capire che in realtà non c'è niente di tanto bello. Stranamente sentivo freddo, ma io solitamente mi copro sempre con un piumino. Aprii gli occhi e rimasi a fissare ciò che avevo davanti: Zayn era in boxer, steso sopra di me. Io ero in mutande e reggiseno. Non poteva essere successo veramente. Non potevo aver fatto l'amore con Zayn. Iniziai a piangere.
Poco dopo anche lui si svegliò. Lasciò una striscia di baci sul seno, prima di guardarmi.
«Piccola, che succede? Perché piangimi chiese alzandosi leggermente.
Continuai a piangere. Poi mi alzai, spingendolo indietro con forza. «Come hai potuto
Mi guardò come se non capisse. «Cosa ho fatto
«Sei un idiota, Zayn! Non fare finta di niente! Guardaci! Siamo nudi, in un letto che non conosco nemmeno! Non siamo tornati a casa! Cosa diranno gli altri? E poi, come hai potuto farlo sapendo che io non volevo?!» gridai con tutto il fiato che avevo in gola, tra le lacrime.
«Piccola, io non ho fatto proprio nientetentava di giustificarsi.
«Numero 1: non chiamarmi piccola! Numero 2: credi che sia un' idiota? Credi davvero che non abbia capito che ieri sera mi hai fatto ubriacare di proposito per poi portarmi a lettogridavo.
«Non sono stato io ad incitarti a bere! Anzi, te lo proibivo! Ma tu non mi hai ascoltato! Hai bevuto circa 5 bicchieri ieri sera! Volevo portarti a casa ma tu non hai voluto! Sai cosa mi hai detto? "Voglio stare ancora con te." ti ho portato qui, a casa mia, e ti sei intrufolata nella mia stanza. Ti sei seduta sopra di me e hai iniziato a spogliarmi e a toccarmi! Mi hai baciato e hai anche cercato di farmi togliere i boxer ma io te l'ho impedito! »
Ebbi una risata isterica. «Tu che mi impedisci di spogliarti? Zayn, mi ferisce che tu pensi che sia così imbecille
«Ma è la verità, cazzo! Ti ripetevo che non potevamo perché eravamo amici e tu mi hai risposto "E se il nostro fosse amore?". »
«Tu sei pazzo, Zayn! Pazzo e coglione! Non mi berrò questa storia! Come hai potuto pensare che ti avrei credutogridai più che potevo.
«Smettila di sgridarmiurlò lui.
«No, Zayn! Non posso accettare tutto questourlai più forte.
Si fondò su di me, sbattendomi al muro. Iniziò a baciarmi molto vogliosamente. Cercai di dimenarmi ma lui mi teneva stretta e immobile. Mi toccava tutto il corpo con le sue grandi mani e mi faceva venire voglia di picchiarlo. Violentemente mi gettò sul letto, mettendosi a cavalcioni su di me.
«Adesso si, è colpa miadisse iniziando a baciarmi il collo, scendendo fino al petto.
Con tutta la forza che avevo, lo spinsi all' indietro riuscendo a scostarlo. Mi alzai, afferrai i vestiti e mi diressi verso l'ascensore. Entrai e premetti il bottone per il piano terra. Iniziai a vestirmi ma si bloccò. Rimasi chiusa dentro, il mio peggiore incubo. Iniziai a urlare, avevo paura. Battevo le braccia sulle porte con tutta la forza che avevo. Non cambiò niente.
15 minuti dopo , quando già stavo per cedere, sentii dei passi venire verso l'ascensore. Mi alzai in piedi e continuai a battere. Le porte si aprirono e vidi Zayn. Cercai di superarlo ma lui mi spinse dentro e lo fece richiudere. Mi ritrovai con le spalle al muro e lui di fronte a me.
«Zayn, apri l'ascensore. » lo supplicai sussurrando.
Con lo stesso tono disse: «No.»
«Ti prego.»  lo supplicai facendo cadere una lacrima sulla guancia.
Me l'asciugò. «Ti supplico di credermidisse lui, appoggiando la fronte sulla mia.
«Scusami, non ci riesco
Appoggiò un'altra volta le labbra sulle mie.
«Zayn, no
Lui insistette e iniziò a togliermi il vestitino della sera prima. Io non reagivo nemmeno più, non ne avevo la forza.
Si scostò per guardarmi negli occhi. I suoi erano grandi e scuri ma tristi. Mi rivestì.
«Ho capito. Scusa. Scusa per questo. Ma non mi scuseró mai per quello che è successo ieri sera, perché non è stata colpa mia. Tu mi hai detto "Ti voglio." e io ti ho risposto che non potevamo farlo, non se tu eri ubriaca. Perché non lo volevi veramente e non lo avresti ricordatodetto questo si girò e se ne andò, ma prima disse. «Ciao, piccola

The Bradford bad boy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora